In una società globale, dominata dalla figura dell’uomo come centro di potere decisionale, esiste in Cina un piccolo gruppo etnico i Mosuo, che fa da contoaltare alla società dominata dal sesso maschile.
I Mosuo vivono nelle provincie dello Yunnan e del Sichuan confinante col Tibet, si contano all incirca 53.000 persone che possiedono una cultura matriarcale. La loro è una storia millenaria, le tracce dei loro primi insediamenti risalgono a 2.000 anni fa da sempre situati in queste zone.
La donna ricopre un ruolo centrale è il perno di questa società, le loro decisioni sono insidicabili, l’uomo ha il dovere di rispettarle e di non criticarle.
Le ragazze al compimento del tredicesimo anno di età, durante la cerimonia in onore alla dea Gan Mu svolgono un rito di iniziazione spogliandosi dal ruolo di ragazze diventando giovani donne. Durante questa cerimonia per la prima volta hanno la possibilità di scegliere il loro partner fra gli uomini del loro villaggio. Colui che è stato preferito ha il diritto di recarsi di notte nella camera da letto della donna, ma al sorgere dell’ alba deve obbligatoriamente uscire dalla stanza da letto perchè lui non ha il diritto di vivere con lei. Questa pratica nella lingua cinese viene detta zou hun, che letteralmente significa matrimonio passeggiata. La donna ha inoltre la facoltà di cambiare sempre il proprio partner, per mostrare questa sua decisione è sufficiente che gli faccia trovare la finestra chiusa, perchè gli uomini per recarsi nella camera della donna non possono entrare in casa, bensì devono entrare ed uscire dalla finestra.
Sia gli uomini che le donne vivono sempre all’ interno della loro propria famiglia di origine anche da adulti, il figlio che nasce dal loro rapporto viene cresciuto esclusivamente dalla famiglia della madre, il partner non interviene nella sua crescita ed educazione. Si può notare altresì che la parola padre e marito nella loro lingua dialettale non esiste, il nascituro viene accudito e cresciuto dai fratelli delle donne il quale si rivolge a colui che fa le veci del padre chiamandolo zio.
Gli uomini nutrono un grande rispetto per le donne e per le scelte che loro conseguono, infatti in questa società si denota che le violenze sulle donne sono inesistenti, qualcuno può dire che sia un miracolo se noi lo confrontiamo con quello che avviene in tutto il resto del mondo, ma non è così, è un giusto modo di educare le generazioni sul rispetto reciproco delle persone, qui lo fanno e questo ci deve far riflettere.
Il governo cinese ha cercato di intervenire nelle usanze della vita sociale di questa etnia, come cercando di vietare che l’eredità segua una linea matrilineare, nel senso che le proprietà passino esclusivamente dalla madre alla figlia.
In questo non è riuscito ad avere risultati soddisfacenti, ma un grande aiuto che il governo di Pechino ha dato a questa minoranza etnica come poi anche ad altre all’interno della Cina, è la deroga alla politica del figlio unico. Questa giusta politica che è stata varata nel 1982 dall’ allora Presidente Den Xiao Ping, aveva l’obbiettivo di non incrementare in maniera esorbitante ed insostenibile la popolazione, ed è stato altresì lungimirante nel dare la possibilità alle minoranze etniche di poter avere fino a tre figli, cosicchè anche i Mosuo hanno visto crescere la loro popolazione di ben 13.000 persone dal 1990 ad oggi, che è un numero considerevole in quanto essendo una popolazione povera l’incidenza di mortalità infantile è più alta rispetto alla media nazionale.
Ding Yingying
Docente della lingua cinese del CLA e cultore della lingua cinese dell’Università degli Studi di Sassari.
Ho visitato qualche anno fa il lago Lugu 泸沽湖 ed e’ stata veramente una bella esperienza. A tratti turistica ma il contatto che siamo riusciti ad avere con la gente locale fu certamente educativo.
Spero di fare cosa gradita a condividere alcune foto prese allora, solo con una macchina amatoriale:
http://www.sergiodg.com/china/yunnan/lugulake
Il posto e’ bellissimo. Se decidete di visitarlo pero’ e partite da Lijiang 丽江, chiedete prima se la strada ora e’ asfaltata e sicura. Ci andammo quando due terzi della strada strette erano ancora terra e sassi, su precipizi senza guard-rail..!
Purtroppo, come uomo, non sono felice di vivere in uno Stato che le femministe dichiarano di essere uno dei più maschilisti e patriarcali della Terra.
Infatti ho 4 volte in più, di una donna Italiana, di possibilità di morire ucciso, vivo in uno Stato in cui le vittime sul lavoro sono quasi esclusivamente maschili ed al ritmo di circa tre al giorno, sabato e domenica compresi.
Vivo in uno Stato in cui la popolazione carceraria è quasi totalmente maschile, come i barboni, diseredati e senzatetto.
Vivo in uno stato che mi obbliga ad mantenere i miei figli fino all’indipendenza economica, anche oltre i loro 40anni, e la mia ex moglie anche se non vivono più con me,a causa di una separazione o di un divorzio, molte volte loro vivono nella casa di mia proprietà con l’amante, ed io devo ritornare nella casa dei miei genitori, grazie alla benevolenza di mia madre che mi tratta come un bambino anche se ho 40anni… Male ho fatto a formare una famiglia mia… dovevo dare ascolto a lei e rimanere attaccato alle sue gonne per tutta la vita.. in fondo lei mi faceva da mangiare, mi lavava e stirava il vestiario, mi curava… solo che per fare sesso con una donna, ai miei tempi, mi dovevo sposare o pagare le prostitute. Non è come adesso che le donne sono più “sportive” e non c’è bisogno di sposarsi, infatti i matrimoni sono in forte calo da oltre 20 anni…
La violenza sulle donne è “inisistente”… ottimo… su una popolazione di 53.000 persone, circa 26.550 sono donne…. Se pensate che in Italia avviene, ogni anno, un omicidio di donna ogni 250.000 femine residenti, dovreste vivere almeno 10 anni sul posto per vedere un omicidio di una donna se la violenza sulle donne fosse come in Italia. Ma in quel Paese non ci sono i motivi per uccidere una donna, come in Italia, non ti tolgono i figli che mantieni, non ti tolgono la casa in cui sei cresciuto, nessuno ti prende in giro se la tua ragazza ti lascia e va con altri uomini, tua madre non ti parla di onore, inteso come corna…
Sarebbe interessante conoscere il tasso di violenza SUGLI uomini… ma quello non interessa a nessuno…
oh povero vittimo. il signorino jimmy sta sul suo piedistallo, vuole essere servito e riverito e non trova la servetta che gli dà ragione e si dissangua per i suoi capricci. trasferisciti da quelli dell’isis: ti danno un mitra e 4 bambine yezide dai 9 ai 12 anni da usare come concubine. certo, devi convertirti all’islam e fare professione di fede su allah e maometto: ma sono certa che questa bella religione con il suo dispotico dio patriarcale e gli altrettanti meravigliosi detti coranici che parlano di pestare le mogli disobbedienti, farsi l’harem e avere – dopo la morte – 72 vergini eterne per orge paradisiache fanno al caso tuo.
jimmy abdul mohamed suona già meglio, come tua nuova identità.
mi raccomando, mandaci una cartolina, quando parti per la siria, per trovare i maschioni misogini tuoi simili. 🙂 sono certa che hai molto da condividere con maschi di quella specie e vedrai come sono belle servizievoli, lì, le donne, a isislandia.
Abbi almeno il coraggio di firmarti quando critichi
Ecco i principali comandamenti di una società matriarcale, ovvero quelli che ha notato la visitatrice di quei luoghi.
Art. 1 – La donna ricopre un ruolo centrale è il perno di questa società, le loro decisioni sono insidicabili, l’uomo ha il dovere di rispettarle e di non criticarle
Art. 2 – Colui che è stato preferito ha il diritto di recarsi di notte nella camera da letto della donna, ma al sorgere dell’ alba deve obbligatoriamente uscire dalla stanza da letto perchè lui non ha il diritto di vivere con lei.
Art. 3 – La donna ha inoltre la facoltà di cambiare sempre il proprio partner (ndr. il partner cambia sempre donna, di conseguenza), …, perchè gli uomini per recarsi nella camera della donna non possono entrare in casa, bensì devono entrare ed uscire dalla finestra.
Art. 4 – il figlio che nasce dal loro rapporto viene cresciuto esclusivamente dalla famiglia della madre (notare “dalla famiglia”, non “dalla madre”) il partner non interviene nella sua crescita ed educazione.(ndr. E perchè dovrebbe, se non è sicuro che è figlio suo)
Art. 5 – Gli uomini nutrono un grande rispetto per le donne e per le scelte che loro conseguono (vedi l’art. 1)
che cosìè questo mosuo qui lo spega decisamente male grazie a tutti <3<3<3<3!!!!!
mi potete dire che cosìè questo mosuo perché qui nn lo spiega decisamente tanto bene garzie <3<3<3<3!!
Vorrei rispondere a Jimmy, in quanto mi sembra che lui parli solo ed esclusivamente per esperienza personale e da uomo ferito.
Le donne hanno meno possibilità di morire rispetto ad un uomo sul posto di lavoro per il semlice motivo che per una donna e più difficile trovare lavoro. Una donna può essere discriminata proprio per il fatto che a differenza di un uomo può rimanere incinta. E qui mi fermo perché sul lavoro oggigiorno potremo dire molte cose e finire fuori tema.
Ti posso anche garantire che come tradiscono le donne lo fanno anche gli uomini, entrambi, a volte per i motivi più futili, a volte semplicemente perché l’amore finisce.
I figli, la custodia di questi, la casa, spesso viene data alla donna vero, ma se si mettessero da parte eventuali ripicche nella coppia tutto sarebbe più facile, e non si innescherebbero guerre interne che fanno male soprattutto ai figli.
La popolazione carceraria é soprattutto maschile perché sono di più gli uomini a commettere reati.
Non perdere la speranza, troverai anche tu la donna che fa per te.
io invece spero che jimmy non la trovi mai. perchè un tale arrogante e spocchioso maschio acido e zitelloso non merita nessuna accanto a sé. quando sarà lui il primo a scendere dal piedistallo in cui si è messo ne riparliamo. e se sta così male qui, può sempre trasferirsi da quelli dell’isis.