piccole differenze:
- il numero di reattori in ballo nei 2 casi (e quindi i relativi interessi economici);
- il livello di consumo energetico dei 2 Paesi (specie a scopo industriale che é quello più complesso da riconvertire a differenza dei consumi domestici);
- la percentuale di energia nucleare sull'insieme del Paese al momento della decisione;
- il fatto che la Germania ha condizioni di irraggiamento solare assai peggiori di quelle italiane e ciononostante sia all'avanguardia nell'uso del solare;
- il fatto che la Germania sia anche all'avanguardia nella bio-edilizia, abbia meno consumi di carburante per autotrazione (perché ha meno autoveicoli per abitante e meno trasporto su gomma delle merci e più traspèorto su rotaia...) dell'Italia;
- il fatto che il movimento dei Verdi in Germania abbia avuto ed abbia un livello incomparabilmente superiore a quello italiano a riprova di una diversa coscienza ecologista dell'elettorato;
- il fatto che la decisione tedesca venga presa addirittura da un governo di centrodestra, mentre in Italia abbiamo dovuto vedere perfino nell'ambito della "sinistra" casi come quello di Chicco Testa, ex-leader dell'antinuclearista LEGA AMBIENTE, trasformatosi in nuclearista col diventare dirigente ENEL.....;
- il fatto che ancora oggi in Italia non sono stati decontaminati completamente i siti delle ex-centrali, anche se in bolletta abbiamo pagato l'ENEL per farlo per decenni;
- il fatto che ci siano pagliacci italici al governo che cercano di ribaltare i risultati di quel referendum con decreti legge e che per paura di perdere il nuovo referendum (specie dopo Fukushima...) inventano trucchetti da prestigiatore che in Germania possono nascere solo negli ambienti delle birrerie.....