19 io cito la CEI e Tettamanzi (che ieri sera é stato lungamente intervistato da Fazio a "Che tempo che fa" non perché aderisca alle posizioni etiche e politiche di entrambi ( ho già spiegato varie volte che io non sono cattolico) ma perché, come spiegava proprio Tettamanzi ieri sera da Fazio, é gravissimo ed inaccettabile che chi invece si proclama apertamente cattolico, facendone un motivo strumentale di raccolta di voti, operi CONTRO il dettato della Chiesa, perché dimostra non solo di fare cose errate, oscene, infami, ma di essere personagio incoerente, inaffidabile e falso;
2) il grande giornalista Montanelli, coerentemente anticomunista per tutta la sua vita, ha sempre sostenuto che se una cosa giusta era affermata dai comunisti non per queto smetteva di essere giusta e condivisibile; le persone intelligenti non cattoliche applicano lo stesso criterio anche alla CEI;
3) per chi non é cattolico obbediente (per chi fa finta di esserlo la regola dovrebbe esere leggermente diversa...) le posizioni di un organismo come la CEI non sono un blocco monolitico da accettare o respingere tutte assieme, esattamente come non lo sono quelle della CGIL, quelle di Amnesty International, quelle del Gran Rabbinato d'Israele, quelle della Università Al Azhar del Cairo, per cui si pu? perfettamente essere contro la posizione CE su gay, aborto, divorzio, eutanasia ed a favore di quella su sobrietà, solidarietà sociale, migranti, ecc.; diverso é il caso di chi si autoproclama interprete e difensore politico del pensiero cattolico e ne fa strumento elettorale (dirigenti del PdL, dell'UDC, ala binettiana del PD, ecc.), che dovrebbe invece sciogliere la sua palese contraddizione, sia quando divorzia, frequenta minorenni, si appoggia a mafiosi scomunicati, ruba, evade il fisco, mente alla magistratura, sia quando approva infami norme razziste, calpesta i principi di sobrietà e solidarietà, respinge donne incinte verso la morte; Tettamanzi, parafrasando il comandamento "non nominare il nome di Dio invano" ieri sera ha ribadito: "meglio non proclamarsi cristiani e vivere da cristiani che proclamarsi cristiani e vivere da non cristiani"
3) resta poi una terza considerazione: una presa di posizione della CEI contro un governo (Prodi o Berlusconi) per motivi storici, culturali e politici, ha rilevanza nazionale e soprattutto internazionale enorme: sottovalutarlo é da suicidi e da distruttori delle macerie in cui si é già ridotta l'Italia o da ascari dei peggiori criminali dell'ex-Paese italico, come tanti pennivendoli che minimizzano simili realtà ....; quando essa é ad esempio contro norme che tutto il resto di Europa (compresi i cattolicissimi Belgio e Spagna) ha recepito, ad esempio i PACS, ebidenzia più che altro la differenza fra la concezione della CEI e quella laica dominante in Europa, ma quando ci? avviene di concerto con le posizioni dell'ONU su questioni come l'immigrazione evidenzia solo la barbarie delle scelte razziste italiche.