Il 2017 mi sembra una scadenza troppo ravvicinata, ma nel lungo termine per me è probabile che accada.
Se ora è importante mantenere la coesione del Paese sotto un rigido controllo per consentire alla crescita economica di proseguire, evitando quindi il formarsi di un'opposizione che porterebbe ad instabilità, quando il benessere ormai sarà ampiamente diffuso, e quindi i rischi di rivolte sostanzialmente scongiurati, quale altro motivo reale ci sarebbe per non optare per una svolta in senso democratico?
Ovviamente dovrebbe trattarsi di una cosa molto graduale, ma dalla quale la Cina non trarrebbe altro che vantaggi.
Infatti, se davvero vuole proporsi come una superpotenza, è ovvio che non potrà più bastare il solo peso economico.
Gli Usa sono un impero anche culturale: una dittatura, con tutta la censura che comporta, sacrifica la libertà intellettuale e artistica, e quindi la possibilità del Paese di espandere il proprio soft-power.
Pensiamo ad esempio alle recenti censure imposte su film, telefilm, cartoni animati...si accennava ad alcuni temi che non potevano essere trattati, come ad esempio i viaggi nel tempo, e altre cose.
Come possono risultare "appetibili", in Paesi dove è garantita una notevole libertà di espressione, delle opere di intrattenimento così fortemente censurate e limitate nei contenuti?
Adesso la censura pu? essere funzionale per mantenere coesione e fede incontrastata al partito, ma già ora è un meccanismo vacillante, perchè i giovani cinesi grazie ad internet l'aggirano quando e come vogliono, e si guardano film e cartoni stranieri, ogni volta che gli pare e piace. Che senso avrebbe proseguire in questa strada, quando ormai la classe media costituirà la maggioranza della popolazione?
La gente ha voglia ovunque di divertirsi, di viaggiare, di esprimersi...ripeto, ora il pugno duro è visto come essenziale per evitare conflitti interni e quindi far subire alla crescita del Paese una battuta d'arresto.
Ma dopo tanti anni di sacrifici, i cinesi ambiranno finalmente alla libertà che meritano.
Se il PCC saprà ammodernarsi da solo, la transizione sarà tranquilla e pacifica, ed eviterà che la popolazione, ormai colta, benestante, con una preparazione multiculturale, e consapevole di ci? a cui pu? ambire, debba arrivare a ribellarsi contro tutti i limiti a cui ora è sottoposta.
Alla Cina servirà tanta creatività e spirito di innovazione, per i quali il cieco conformismo ad un'ideologia politica e la censura costituiscono soltanto degli ostacoli.
Tutto secondo il mio modesto parere, ovviamente.