Il Padiglione Italia resta in Cina - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Il Padiglione Italia resta in Cina  (Letto 5288 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 09 Febbraio, 2011, 12:25:37 pm »
quanto sia valso il Padiglione Italia (che era ovviamente centrato molto sulla promozione del madeinIttalu, nella moda, nei vini, ecc. oltre che su "paesaggi e bellezze artistiche", peraltro oggetto di tagli osceni dei fondi per la loro tutela e di leggi che favoriscono gli scempi....) lo dimostra appunto il calo dell'export italiano verso la RPC

é un grave errore guardare la maschera e non quel che c'é dietro.

perché si fa un Padiglione?
- per valorizzare i prodotti del Paese X;
- per valorizzare le soluzioni territoriali del Paese X (specie in un'Expo che aveva questo come tema);
- per valorizzare territorio, ambiente e cultura del Paese X.

ebbene, invece il Padiglione Italiano é stato:
- un'occasione di clientela, sperpero, furto e scandalo;
- una maschera per coprire lo scempio del territorio sempre più legalizzato (abusivismo, discariche, dissesto idrogeoplogico: ma crediamo che i media cinesi non parlino di qiesto???);
- una maschera per coprire il crollo dell'export italiano in Cina e la perdita di quote di mercato.

il valore architettonico del Padiglione (se c'é: i pareri sono stati discordissimi fra architetti....) non pu? nascondere le questioni vere relative a quel che é successo con la partecipazione italiana a Shanghai e che rappresenta uno spaccato della realtà italica attuale: l'Italia si aggrappa ad un passato lontano e vicino che non sa neppure tutelare; non é più l'Italia delle coste incontaminate, delle belle città, ecc. (e il crollo del turismo lo conferma, come pure l'iimmensa diofferenza fra i 5 milioni di Cinesi all'anno che l'Organizzazione Mondiale del turismo dice interessati al patrimonio culturale italico e i 400.000 che poi davvero fanno turismo in Italia, a causa del bassissimo livello dell'offerta specifica per loro!!), ma nemmeno quella dell'innovazione tecnologica dell'epoca della Vespa, della 500, del moplen, della Olivetti, del "Settebello", ecc. ....

se il successo di visitatori del padiglione si fosse tradotto in risultati effettivi, i dati dell'export in Cina sarebbero del tutto diversi, no?

guardiamo ai dati tedeschi e francesi, please e vergognamoci!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

kinzika

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« Risposta #16 il: 09 Febbraio, 2011, 12:28:47 pm »
Citazione da: "cavallo"
quanto sia valso il Padiglione Italia (che era ovviamente centrato molto sulla promozione del madeinIttalu, nella moda, nei vini, ecc. oltre che su "paesaggi e bellezze artistiche", peraltro oggetto di tagli osceni dei fondi per la loro tutela e di leggi che favoriscono gli scempi....) lo dimostra appunto il calo dell'export italiano verso la RPC

é un grave errore guardare la maschera e non quel che c'é dietro.

perché si fa un Padiglione?
- per valorizzare i prodotti del Paese X;
- per valorizzare le soluzioni territoriali del Paese X (specie in un'Expo che aveva questo come tema);
- per valorizzare territorio, ambiente e cultura del Paese X.

ebbene, invece il Padiglione Italiano é stato:
- un'occasione di clientela, sperpero, furto e scandalo;
- una maschera per coprire lo scempio del territorio sempre più legalizzato (abusivismo, discariche, dissesto idrogeoplogico: ma crediamo che i media cinesi non parlino di qiesto???);
- una maschera per coprire il crollo dell'export italiano in Cina e la perdita di quote di mercato.

il valore architettonico del Padiglione (se c'é: i pareri sono stati discordissimi fra architetti....) non pu? nascondere le questioni vere relative a quel che é successo con la partecipazione italiana a Shanghai e che rappresenta uno spaccato della realtà italica attuale: l'Italia si aggrappa ad un passato lontano e vicino che non sa neppure tutelare; non é più l'Italia delle coste incontaminate, delle belle città, ecc. (e il crollo del turismo lo conferma), ma nemmeno quella dell'innovazione tecnologica dell'epoca della Vespa, della 500, del moplen, della Olivetti, del "Settebello", ecc. ....

se il successo di visitatori del padiglione si fosse tradotto in risultati effettivi, i dati dell'export in Cina sarebbero del tutto diversi, no?

guardiamo ai dati tedeschi e francesi, please e vergognamoci!


sì di vergogne al mondo ce ne sono tante,
ma fomentare l'odio verso un aese ce sarà nemmeno 1/3 del territorio Cinese non mi pare il caso proprio..

l'Italia non è dei peggiori paesi razzisti e xenofobi, di italiani decenti ce ne sono a pacchi e già quando uno si integra ha crisi di rigetto verso il Paese ospitante se poi dobbiamo pure calpesarlo noi stessi..


sai un po' di dignità, tolta ovviamente non da mlte persone per bene che non hanno deciso dove nascere.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)

cavallo

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« Risposta #17 il: 09 Febbraio, 2011, 12:36:36 pm »
i veri nemici dell'Italia non sono queelli che ne denunciano i vizi, i difetti, fli errori ed orrori piccoli e grandi e i responsabili, ma:
- coloro che la stanno devastando da decenni (nel territorio, nel paesaggio, nella cultura):
- coloro che la segnano col cancro dei poteri criminali;
- coloro che ne rapinano le risorse attraverso speculazioni, ecasioni fiscali, corruzione;
- coloro che ne violano le leggi o se le fanno ad personam per non pagare i propri delitti;
- coloro che tagliano le risorse destinate alla protezione del suo ambbiente, della cultura, del territorio, dei centri storici, del livello di istruzione, dei suoi servizi;
- coloro che con la corruzione, la collusione con le magie, il bungabunghismo e molto altro ne danno una immagine (veritiera) orrenda all'estero;
- coloro che sono complici diretti o supporters indiretti delle categorie sopracitate;
- coloro che amano mentire descrivendola come migliore di quel che é per non riconoscere chi sono i responsabili del suo sfascio;
- coloro che scaricano falsamente su migranti, Rom, Cina, Paesi Islamici e altro le responsabilità loro o dei loro padroni e signori
.

senza una diagnosi non c'é cura e chi fa parte del problema non pu? fare parte della soluzione......
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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kinzika

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tu hai ragione sotto certi aspetti
« Risposta #18 il: 09 Febbraio, 2011, 12:40:38 pm »
Citazione da: "cavallo"
i veri nemici dell'Italia non sono queelli che ne denunciano i vizi, i difetti, fli errori ed orrori piccoli e grandi e i responsabili, ma:
- coloro che la stanno devastando da decenni (nel territorio, nel paesaggio, nella cultura):
- coloro che la segnano col cancro dei poteri criminali;
- coloro che ne rapinano le risorse attraverso speculazioni, ecasioni fiscali, corruzione;
- coloro che ne violano le leggi o se le fanno ad personam per non pagare i propri delitti;
- coloro che tagliano le risorse destinate alla protezione del suo ambbiente, della cultura, del territorio, dei centri storici, del livello di istruzione, dei suoi servizi;
- coloro che con la corruzione, la collusione con le magie, il bungabunghismo e molto altro ne danno una immagine (veritiera) orrenda all'estero;
- coloro che sono complici diretti o supporters indiretti delle categorie sopracitate;
- coloro che amano mentire descrivendola come migliore di quel che é per non riconoscere chi sono i responsabili del suo sfascio;
- coloro che scaricano falsamente su migranti, Rom, Cina, Paesi Islamici e altro le responsabilità loro o dei loro padroni e signori
.

senza una diagnosi non c'é cura e chi fa parte del problema non pu? fare parte della soluzione......


tu hai ragione sotto certi aspetti ma sai quante Nazioni hanno probabilmente scheletrini nell'armadio?

Non puoi impuntarti anche su gente per bene altrimenti  il made in Italy (di cui non faccio parte tra l'altro non per scelta ma perché mi conviene comprare CINESE E SPERO CHE NON BLOCCHINO LE IMPORTAZIONI ALTRIMENTI LA MAGGIOR PARTE DELLE CASE DI MODA RESTANO NUDE ma che difendo lo stesso)..

va a farsi .. diciamo un giro...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
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cavallo

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« Risposta #19 il: 09 Febbraio, 2011, 12:58:21 pm »
quando la "gente per bene" non ha coraggio, capacità, determinazione per prevalere paga giustamente anche lei il prezzo....

un esempio assai più drammatico: quanta "gente per bene" c'era in Germania negli anni '20-'30? certamente tanti!
hanno sottovalutato il fenomeno nazi, gli hanno permesso (con l'ignabia, le polemiche tra forze democratiche, ecc.) di prendere il potere con libere elezioni, lo hanno assecondato nella fase iniziale, si sono anche esaltati alle sue prime vittorie in guerra e....

.... e poi ne sono morti 9 milioni, hanno visto radere al suolo dai bombardamenti le loro città, hanno visto occupare tutto il loro Paese, ne hanno perso un pezzo da cui sono dovuti scappare abbandonando tutto, si sono visti bollati per sempre storicamente....

se lo meritavano? SI!, perché il nazismo non lo hanno impedito e non gli lo hanno mica imposto degli stranieri!!

lo stesso vale per situazioni meno tragiche

se l'Italia va a rotoli, se si vive peggio, se l'occupazione cala, se la corruzione, la devastazione del territorio,  ecc. crescono, la "gente per bene" che fa?
come vota? che valori diffonde? cosa insegna ai figli? come si mobilita? come si comporta?

quanti costruiscono case abusive, cercano raccomandazioni, sognano di emulare papi o che le proprie figlie emulino Ruby, parcheggiano a bloccare le corsie dei bus, straparlano contro i Cinesi, vendono il voto per un favore o 50 Euro, si voltano dall'altra parte, si incazzano solo per i risultati delle partite, criminalizzano i Rom,  evadono le tasse fra quella "brava gente"?

pensi davvero che in un sistema rappresentativo si potrebbe finire come l'Italia attuale se almeno la grande maggioranza della "gente per bene" reagisse democraticamente a soprusi e schifezze????

allora, ad esempio, il popolo egiziano é fatto da eroi, rispetto a quello italiano di oggi! loro rischiano la pelle, noi che rischiamo, il posto-auto o l'esame universitario? ci mancano gli strumenti per reagire? sui Forum, nelle urne, nel passaparola, nelle piazze, nei luoghi di studio e di lavoro? non credo
e allora perché reagiscono in pochi?

mi spiace ma la parola adeguata é proprio VERGOGNA!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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kinzika

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eh sì
« Risposta #20 il: 09 Febbraio, 2011, 13:02:31 pm »
Citazione da: "cavallo"
quando la "gente per bene" non ha coraggio, capacità, determinazione per prevalere paga giustamente anche lei il prezzo....

un esempio assai più drammatico: quanta "gente per bene" c'era in Germania negli anni '20-'30? certamente tanti!
hanno sottovalutato il fenomeno nazi, gli hanno permesso (con l'ignabia, le polemiche tra forze democratiche, ecc.) di prendere il potere con libere elezioni, lo hanno assecondato nella fase iniziale, si sono anche esaltati alle sue prime vittorie in guerra e....

.... e poi ne sono morti 9 milioni, hanno visto radere al suolo dai bombardamenti le loro città, hanno visto occupare tutto il loro Paese, ne hanno perso un pezzo da cui sono dovuti scappare abbandonando tutto, si sono visti bollati per sempre storicamente....

se lo meritavano? SI!, perché il nazismo non lo hanno impedito e non gli lo hanno mica imposto degli stranieri!!

lo stesso vale per situazioni meno tragiche

se l'Italia va a rotoli, se si vive peggio, se l'occupazione cala, se la corruzione, la devastazione del territorio,  ecc. crescono, la "gente per bene" che fa?
come vota? che valori diffonde? cosa insegna ai figli? come si mobilita? come si comporta?

quanti costruiscono case abusive, cercano raccomandazioni, sognano di emulare papi o che le proprie figlie emulino Ruby, parcheggiano a bloccare le corsie dei bus, straparlano contro i Cinesi, vendono il voto per un favore o 50 Euro, si voltano dall'altra parte, si incazzano solo per i risultati delle partite, criminalizzano i Rom,  evadono le tasse fra quella "brava gente"?

pensi davvero che in un sistema rappresentativo si potrebbe finire come l'Italia attuale se almeno la grande maggioranza della "gente per bene" reagisse democraticamente a soprusi e schifezze????

allora, ad esempio, il popolo egiziano é fatto da eroi, rispetto a quello italiano di oggi! loro rischiano la pelle, noi che rischiamo, il posto-auto o l'esame universitario? ci mancano gli strumenti per reagire? sui Forum, nelle urne, nel passaparola, nelle piazze, nei luoghi di studio e di lavoro? non credo
e allora perché reagiscono in pochi?

mi spiace ma la parola adeguata é proprio VERGOGNA!


appunto VERGOGNA lo dico io..  Tua NONNA CAVALLO PERO' cos c'entro io ????
più che votare non si pu? fare'??
più che cercare di organizzare situazioni di incontro no si pu? fare!

Allora?!!!!!! Su dai!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
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« Risposta #21 il: 09 Febbraio, 2011, 13:19:54 pm »
vergogna non era riferito a te, ma proprio a quella "gente per bene" che spesso coincide con gli "indifferenti" citati da Gramsci e talora é anche peggio...

cosa si pu? fare?

tante cose e ne cito alcune:
- intervenire sistematicamente su un Forum o più di uno per rintuzzare le menzogne che diffondono minimizzazioni e difese dell'indifendivile, disvalori e razzismo;
- partecipare alle mobilitazioni democratiche (penso ad esempio a quella lanciata dalle donne per il 13 febbraio in tutta Italia...);
- mettere a disposizione gratis le proprie competenze culturali ed esperienze concrete di chi (associazioni, gruppi informali, ecc.) reagisce allo schifo montante;
- cercare nei limiti che le costrizioni sociali consentono di tradurre le proprie convinzioni in scelte di consumo, di vita, in forme di professionalità, ecc.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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kinzika

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ah beh ovvio
« Risposta #22 il: 09 Febbraio, 2011, 13:42:08 pm »
Citazione da: "cavallo"
vergogna non era riferito a te, ma proprio a quella "gente per bene" che spesso coincide con gli "indifferenti" citati da Gramsci e talora é anche peggio...

cosa si pu? fare?

tante cose e ne cito alcune:
- intervenire sistematicamente su un Forum o più di uno per rintuzzare le menzogne che diffondono minimizzazioni e difese dell'indifendivile, disvalori e razzismo;
- partecipare alle mobilitazioni democratiche (penso ad esempio a quella lanciata dalle donne per il 13 febbraio in tutta Italia...);
- mettere a disposizione gratis le proprie competenze culturali ed esperienze concrete di chi (associazioni, gruppi informali, ecc.) reagisce allo schifo montante;
- cercare nei limiti che le costrizioni sociali consentono di tradurre le proprie convinzioni in scelte di consumo, di vita, in forme di professionalità, ecc.


ecco no.. bene, sempre meglio specificare non per te m per 3 4 deficienti che girano sul forum e che le rigirano. tutto qui.).
Sì esatto sono d'accordo con te ciao.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
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Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono

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Re:Il Padiglione Italia resta in Cina
« Risposta #25 il: 19 Maggio, 2012, 07:54:42 am »
ne riparliamo quando vedremo i risultati in termini di export italico in Cina, magari raffrontato sempre a quelli di Germania, Francia e soci.... (es.: vini francesi 50% dell'import cinese di vino, vini italiani 6%.... DOPO l'Expo di Shanghai, dove il padiglione italiano ostentava 300 bottiglie con  etichette di vini diversi...)

finora sono solo spese che non hanno prodotto risultati effettivamente comparabili a quelli di altri competitors europei......perché dietro ai padiglioni manca il "sistema"...
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vasco reds

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Re:Il Padiglione Italia resta in Cina
« Risposta #26 il: 19 Maggio, 2012, 14:00:33 pm »
un po' fuori tema ma...
+30%
http://agricolturaonweb.imagelinenetwork.com/dall-italia-e-dal-mondo/2012/03/22/interscambio-italia-cina-nel-2011-cresce-l-export-del-30/16159

ecc.ecc.

sta di fatto che il sistema che diceva che il padiglione itagliano sarebbe stato abattuto perchè non aveva vinto premi ecc.ecc. è stato sonoramente e mestosamente smentito :smiley_lipsrsealed:

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Re:Il Padiglione Italia resta in Cina
« Risposta #27 il: 21 Maggio, 2012, 20:48:36 pm »
un po' fuori tema ma...
+30%
http://agricolturaonweb.imagelinenetwork.com/dall-italia-e-dal-mondo/2012/03/22/interscambio-italia-cina-nel-2011-cresce-l-export-del-30/16159

ecc.ecc.

sta di fatto che il sistema che diceva che il padiglione itagliano sarebbe stato abattuto perchè non aveva vinto premi ecc.ecc. è stato sonoramente e mestosamente smentito :smiley_lipsrsealed:
un po' fuori tema ma...
+30%
http://agricolturaonweb.imagelinenetwork.com/dall-italia-e-dal-mondo/2012/03/22/interscambio-italia-cina-nel-2011-cresce-l-export-del-30/16159

ecc.ecc.

sta di fatto che il sistema che diceva che il padiglione itagliano sarebbe stato abattuto perchè non aveva vinto premi ecc.ecc. è stato sonoramente e mestosamente smentito :smiley_lipsrsealed:

Sì, come al solito cavallo è stato smentito collezionando l'ennesima sconfitta, a tutto vantaggio dei rapporti tra Italia e Cina.
Itali+Cina: vincono
cavallo: perde
 
Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono

vasco reds

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Re:Il Padiglione Italia resta in Cina
« Risposta #28 il: 21 Maggio, 2012, 21:11:13 pm »
non è stando in poltrona che si può credere di conoscere un paese e la sua gente

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