per dubbio:
quel che mi stupisce é che abbiamo cento punti in comune (compreso il il giudizio sui leghisti) ma non traiamo le stesse conseguene dagli stessi fatti. Magari é una ricchezza come tute le diversità.
Io trovo che tu sopravvaluti le responsabilità dei commecianti cinesi nella vicenda e sottovaluti la rilevanza di una Lega (e alri delle giunte Moratti e Formigoni) che non é una forza di esaltati extraparlamentari, ma un ex-partito di governo (la Bossi-Fini chi l'ha scritta?) che potrebbetornare ad esserelo, a livello nazionale, ed un partito di cogestione del potere a Milano ed in Lombardia (che vuol dire pure di connubio con interessi finanziari, speculativi, ecc.). Tu pensi probabilmente l'opposto.
Io non credo affatto che i grossisti cinesi a Milano siano angeli e campioni do legalità, ma ripeto che ho priorità diverse per quanto riguarda il contrasto al degrado urbano che a Milano vedo assai più in 40 anni di scelte urbanistiche, in un modello di "crescita" perverso ("Milano da bere"), in trasformismi degni dei fumetti (penso agli esempi di Borghini e di Brandirali), nell'asservimento a Ligresti e soci che nel carico e scarico delle merci (non solo a paolo sarpi..).
A me non piacciono i lupi che, stando a monte, accusano gli agnelli di sporcare l'acqua, perfino quando gli agnelli la sporcano davvero.
A Milano o a Roma si sale su treni dele FS italiane che fanno ribrezzo e dove sui lunghi percorsi (specie notturni) si vive in una sicurezza da far west: che facciamo, diamo in concessione le ferrovie ai tedeschi e licenziamo personale e imprese di pulimento? No, perché sono Italiani!
A Milano (senza ripetere le estremizzazioni di Celentano) sono nati orrori architettonici e scempi urbanistici e culturali (con megaprofitti speculativi)che hanno reso invivibili, cupi, inumani, depressivi oppure falsi, elitari, energivori interi quartieri e architetti, politici, amministratori, elettori che lo hanno consentito sono tutti Italiani DOC e non sono mai stati fermati, mai trasferiti coattivamente in Val Brembana, mai inviati a rieducarsi in fonderia, perché sono Italiani!
A Roma Cinesi e non (Italiani e altri migranti) collaborano nel cercare (quasi inutilmente) nel tener pulito il Rione Esquilino (l'iniziativa interculturale si chiama "Esquilindo") ed il luogo più sporco del Rione (come risulta anche dalla cronaca dell'iniziativa del 28.11 "La Cina a Roma") é... la Facoltà di Studi Orientali dell'Università, sita in quel Rione (3.000 studenti, 80 stranieri), grazie agli studenti che non usano le decine di cestini esistenti. Che facciamo? Li deportiamo in periferia o nel Sahara? Ovviamente no, perché sono Italiani!
Possibile che la questione del carico/scarico a paolo sarpi sia così centrale nei fenomeni di degrado urbano da poter prevedere solo la soluzione estrema (e che se si minaccia getta davvero benzina sul fuoo, se non si pratica dopo conferma la credibilità delle "grida" manzoniane delle istituzioni italiane!) della cacciata di grossisti e operatori non grossisti che dipendono dalla loro presenza e che ci? non si basi su un pregiudizio dovuto al fatto che sono Cinesi (e non elettori italici) e che a qualcuno (non solo ai più beceri fra Leghisti) ci? fa comodo in termini economici (oltre che di immagine elettoral-politica)?
Tu mi chiedi se so che siamo in Italia. Lo so. Nell'Italia del sacco delle coste e di Agrigento, dei condoni all'abusivismo, dell'evasione fiscale, del Vajont e di Seveso, della cementificazione dei Navigli e di Porto Marghera, di Priolo e dello Zen di Palermo, di Corviale a Roma e di Quarto Oggiaro, della Malpensa con le scale fisse per andare ai gates per l'Africa (ci sono andato in Ghana) e delle discariche abuisive in Campania, delle auto in tripla fila a Roma, di Ligresti, Ricucci e Caltagirone e dei loo alleati a 360? e di moltissimo altro. roprio per questo mi fa idere pensare che i problemi urgenti e le fonti di "invivibilità" che fanno incazzare cittadini (tutti amanti della legalità più dei Cinesi, immagino...) siano lavavetri di Bologna, lo scarico e carico dei Cinesi a paolo sarpi o i Polacchi ubriachi ad Esquilino a Roma!