ecco a voi la rivoluzione di Mao....e' la ricerca che ho fatto per l'esame di maturita'....
Il 1911 viene considerato un anno fondamentale della storia cinese inquanto vede il passaggio da una tradizione imperialistica secolare alla repubblica. Una rivoluzione portò all’instaurazione di governi militaririvoluzionari che si dichiararono indipendentidalla dinastia Qing,allora regnante, e proclamarono la repubblica a Nanchino,con presidente Sun Yat-Sen. Nel 1912 Sun Yat-Sen rinunci? alla sua carica in favole di Yuan Shi Kai con l’impegno che questi avessero sostenuto la repubblica . Dopo la morte di Yuan Shi Kai,avvenuto nel 1916, i vari capi militari dell’armata di Peiyang, definiti comunemente ôi signori della guerraö,cominciarono a combattersi per il controllo del governo di Pechino. Il movimento nazionalista, ora organizzato come partito del Guomindang, stabiliti in una base territoriale a canton nei primi anni ’20. In un primo momento scelse di collaborare con l’appena fondato partito comunista cinese (fondato nel 1921). Nel 1925 le truppe del Guomindang, guidate da Chiang Kai-Shek, partirono per la spedizione settentrionale che aveva come scopo la riunificazione della Cina.Tuttavia, dopo aver raggiunto ShangHai nella primavera del 1927, Chiang all’improvviso si rivoltò contro i comunisti e i loro simpatizzanti. I comunisti si diedero alla macchia e si ritirarono in zone periferiche. Nel 1928 la spedizione del Nord di Chiang Kai-Shek portò a una riunificazione nominale della Cina sotto il governo del Guomindang. Il governo centrale fu trasferito a Nanchino che divenne la capitale fino al 1937, e Pechino fu ribattezzata BeiPing (pace del Nord). Se il regime di Nanchino riuscì a garantire una relativa stabilità e una relativa prosperità alle grandi città, del tutto negativa fu la sua politica in campo agricolo. Le campagne avevano ormai raggiunto un grado di miseria che aveva rari precedenti nella storia cinese. Il problema delle campagne era stato fondamentalmente ignorato anche dai dirigenti del partito comunista cinese, provenienti in larga misura dagli strati intellettuali. L’unico esponente di rilievo del partito comunista che si fosse occupato seriamente del problema contadino, e avesse scoperto il potenziale rivoluzionario esistente nelle campagne cinesi, era Mao Zedong. In questo periodo a causa delle <campagne di annientamento> lanciate da Chiang Kai-Shek, i comunisti furono costretti ad intraprendere quella che sarebbe passata alla storia come la ôlunga marciaö, stabilendo la propria base a Yan’an. Uno dei colpi più duri al regime di Nanchino (Guomindang) fu dato dall’aggressione giapponese, che portò all’occupazione della Manciuria. Nel 1936 i nazionalisti e i comunisti si allearono per esistere agli attacchi giapponesi. Questa collaborazione terminò nel 1941. Durante la seconda guerra mondiale i comunisti avevano raccolto molti consensi nella Cina settentrionale; contemporaneamente il Guomindang ne aveva persi a causa dell’oppressione politica e della corruzione all’interno delle sue fila. Quando il Giappone si arrese nel 1945, il Guomindang occupò le città principali, mentre comunisti si rafforzarono nelle campagne. Ne seguì una guerra civile (1946-1949), che terminò con la sconfitta del governo nazionalista, costretto a fuggire a TaiWan. Nell’ottobre 1949 fu proclamata la repubblica popolare cinese, con capitale Pechino.
La nuova repubblica,essendo strettamente legata all’unione sovietica, interruppe i rapporti con l’occidente, portando avanti una politica che si rifaceva a quella russa. Il partito comunista riorganizz? la società in modo che tutto fosse sotto il suo totale controllo. Tutte le organizzazione indipendenti furono distrutte. Nelle zone rurali la proprietà terriera fu inizialmente distribuita ad affittuari e contadini poveri; durante le campagne seguenti fu organizzata un’ agricoltura collettiva sotto il controllo del governo. Nelle città furono nazionalizzate le imprese industriale e commerciale. Agli intelletuali fu richiesto lo studio del maxismo e degli scritti di Mao. Nel 1956 , rendendosi conto che con questa politica la letteratura si era impoverita , fu lanciata la campagna dei ô100 fioriö; questa, che invitava gli intelletuali ad esprimersi liberamente durò solo pochi mesi, inquanto molte furono le critiche al governo. Il partito decise di sospenderla e, per molti intellettuali cominci? l’inizio di un periodo di persecuzioni e di carcele.
Nel 1958 Mao lanci? il ôgrande Balzoö, un tentativo di superare la produttività delle nazioni occidentali nell’arco di pochi anni. Nelle campagne ôil grande Balzoö richiedeva la collettivizzazione dell’agricoltura ed un nuovo concetto rivoluzionario di organizzazione sociale: le le comuni popolari. Il fallimento del ôgrande Balzoö comportò non solo la rottura con l’unione sovietica , ma dissensi all’interno del partito comunista. Mao si vide quindi costretto a cedere parte dei suoi poteri ad altri ministri che iniziarono delle misure politiche più ragionevoli. Alla fine però Mao e i suoi fedeli ritornarono alla carica lanciando ôla rivoluzione culturaleö(1966-1976). Mao invitò alla ribellione gli studenti che divennero le famose guardie rosse. Il periodo della rivoluzione culturale fu un incubo nella storia della Cina. Molti tra dirigenti del partito, artisti e intellettuali, professori e insegnanti furono sottoposti a ogni forma di maltrattamento psicologico e fisico. Parecchi morirono, si suicidarono o restarono mutilati a vita. Alla fine ,quando le fazioni armate delle guardie rosse presero a combattersi reciprocamente, entrò in campo l’esercito per imporre la pace e l’ordine.
Nel 1976 Mao morì; la moglie Jiang Qing e i suoi complici definiti ôla banda dei quattroö, cercarono di prendere il potere , ma vennero imprigionati. Si formò un nuovo governo e tra le varie importanti figure emerse quella di Deng XiaoPing.