marco, ti comprendo e ti esprimo la mia solidarietà e non sopporto battutine su questo terreno.
ma tieni conto che non hai tesponsabilità specifiche (non sono 40 giorni di campagna elettorale pressoché solitaria a canmbiare la realtà pratese), bensì ne hanno, a Prato e non solo, quelle forze politiche "democratiche" e "di sinistra" che come tu sai bene in questi anni si sono contraddistinte per:
- aver sottovalutato i fenomeni xenofobi;
- aver inseguito i propagatori dell'odio anticinese sul loro stesso terreno;
- aver evitato di porre la questione migranti in genere e la questione presenza cinese a Prato come RISORSA invece che come PROBLEMA.
che tu, solo tu, abbia proposto azioni positive per fare della presenza cinese a Prato un fattore di rilancio economico, che non vi sia stata su questo un'iniziativa adeguata non elettoralistica ma nei mesi e negli anni precedenti da parte dei partiti, dei sindacati, delle forze studentesche, degli insegnanti, che i segnali di apertura da parte della comunità cinese (un esempio fra tanti l'iniziativa alla mensa Caritas) non siano stati raccolti sono tutti elementio che hanno spianato la strada all'equazione infame CINESI = NEMICI ed a quella neppure vera "centro-sinistra" = "amico dei nemici", é il vero problema..
se il razzismo non lo si combatte sul nascere, se non si dimostra dati alla mano la falsità delle sue tesi, se non si chiudono TUTTI gli spazi (Forum compresi) alla sua propaganda, se non si ativano circuiti di valorizzazione della multiculturalità che producano davvero OCCUPAZIONE, SVILUPPO, e non solo buonismo gratuito, l'"arma di distrazione di massa" del razzismo, da Rotterdam a Prato, da Liverpool alla banlieu parigina, da Vicenza a Rostock riesce ad essere un veleno inarrestabile, come lo é stato con l'Action Franþaise e soprattutto il partito nazista negli anni '30.
né valgono a discolpa di tale sottovalutazione gli episodi di illegalità commerciale o di lavoro nero presenti nella realtà cinese a Prato, perché da un lato tali episodi non sono affatto MAGGIORI di quelli delle ditte italiane nel NordEst, a Napoli o nella Prato degli anni '70-'90, dall'altro accettare tale terreno di confronto in termini ETNICI é già accettare l'essenza stessa del razzismo e scordarsi che negli ultimi anni le istituzioni di centrosinistra (nazionali e comunali soprattuto, meno quelle regionali) hanno combinato purtroppo l'inseguimento delle logiche securitarie e xenofobe della destra (senza capire che a quel punto la gente vota l'originale e non la copia) e la non tutela ed estensione dei diritti soiali DI TUTTI, Italiani e Migranti.
ora ci sono comnque due punti da cui si pu? ripartire: la Provincia é rimasta di centrosinistra a Prato e occore secondo me una riflessione assieme a loro; la Regione l'anno prossimo va al voto ed ha da poco avviato una legge assai avanzata sui migranti; occorre contribuire ad evitare che per opportunismo venga abbandonata ed a che si rilanci invece nei prossimi 12 mesi un'azione VERA, non a chiacchiere, CONCRETA, non intellettualistica, COERENTE, non ambigua, CHIARA, non complicata da capire, che coniughi la LOTTA A VISO APERTO contro tutte le infamie razziste ed INIZIATIVE CHE FAVOPRISCANO LA CREAZIONE DI OCCUPAZIONE E REDDITO a partire dalla valorizzazione della presenza dei migranti nel territorio toscano e specificamente pratese.
in entrambi i campi, ASSOCINA, gli Associni individualmente, le altre associazioni della comunità cinese di Prato possono e devono avere un ruolo maggiore che nel passato, se non vogliono pentirsene amaramente nel prossimo futuro.
sarebbe forse il caso come ASSOCINA di chiamare qualche esperto serio (penso ad Ilvo Diamanti, a Coen, ecc.), qualche esponente del sindacato CGIL e dell'ARCI, qualche operatore del settore dell'intercultura in senso anche socioeconomico e fare, magari ad agosto-settembre (periodo politicamente morto), una 2 giorni di analisi seminariale su queste tematiche (non il solito convegno, ma un'analisi franca e serrata "interna"), a Prato ....