Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni - page 1 - Costume & Società - Associna Forum

Autore Topic: Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni  (Letto 8643 volte)

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Stefanoski

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Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« il: 14 Gennaio, 2012, 13:33:43 pm »
Prendendo spunto da un altro 3d,

come si vedono i vari cinesi nelle varie regioni? Caratteristiche, peculiarità, difetti? Aggiungendo piccoli dettagli sulle varie città magari, che può essere interessante.

Inizio io con i classici.

Gli Shanghaiesi vengono visti come i fighetti della Cina. I fautori del "Duo Shao Qian" ? I primi ricchi di città come la  Perla d'Oriente sono sempre attenti all'ultima moda a alle nuove tendenze. E più una cosa costa più e figa. Shanghai è Shanghai c'è niente da fa. Come Paris è Paris.

I Pechinesi odiano tutti. Il mandarino per eccellenza che attorciglia la lingua nella sua figa "erre" vede solo i Pechinesi al centro del mondo. Pechino è anche il posto dove si servono mille attenzione al laowai per non restare fregato. Basta una semplice distrazione e "zzzacchete" sei finito. Pechino è la capitale, millenni di storia al suo seguito. Templi, Parchi, Mall e di tutto e di più.

Sugli Wenzhouesi abbiamo già detto. Materialismo a dismisura. Ma senso degli affari innato, forse unico al mondo (assieme agli Ebrei). Hanno sempre una soluzione a tutto, spesso ancor prima che si presenti il problema! Vengono però visti come snob, specialmente proprio gli abitanti della stessa Wenzhou. Wenzhou è caotica a dismisura, il traffico è spaventoso e il "no rules" fa il resto.


A voi la palla  O0
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

Razzista contro gli italiani (è italiano), cerca di mettere indigeni e migranti l'uno contro l'altro. Creando divergenze.

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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #1 il: 14 Gennaio, 2012, 14:13:06 pm »
Stefanoski, ma non pensi che questo tipo discussioni alla fine possano scadere sempre nei soliti luoghi comuni?
Cosa c'è di interessante per te continuare ad insistere con questi stereotipi?
不為五斗米折腰!

Stefanoski

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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #2 il: 14 Gennaio, 2012, 14:18:15 pm »
Scusa,

pensavo fosse interessante parlare da parte chi ha vissuto in Cina di come si vedono i cinesi nei vari luoghi della Cina, visto che ci sono enormi differenze. Quando si parla di Cina non si può mai generalizzare e una persona è vista con diversi occhi in base a dove vai. Ci sono differenze di comportamento. Che aiutano anche a capire i rapporti tra i cinesi stessi tra le varie regioni, il carattere, gli interessi, le idee, il modo di lavorare, di intendere i rapporti sociali, la politica, le abitudini alimentari. E' un enorme spaccato di realtà.

Ad esempio, c'è un enorme differenza nel modo di pensare/comportarsi tra Pechino e Guangzhou. Anche nel modo di commerciare tra Zhejiang e Guangdong. E' molto differente andare al mecato di Yiwu o di Guangzhou. In quest'ultima per citarne una, sono molto più alla mano e disponibili.

Se pensate che non ve ne frega niente di saperne di più chiedete ai mod di cancellare. Non mi offendo mica.
« Ultima modifica: 14 Gennaio, 2012, 14:20:58 pm da Stefanoski »
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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #3 il: 14 Gennaio, 2012, 14:24:06 pm »
Aggiungo.

Ti sto dicendo come si vedono loro e non come li vedo io. Ti dico quello che dicono tra di loro. Era questo il succo.
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #4 il: 14 Gennaio, 2012, 14:57:18 pm »
Il mandarino per eccellenza che attorciglia la lingua nella sua figa
:smiley_kiss: :smiley_wink: :smiley_lipsrsealed: :smiley_grin:

Stefanoski

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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #5 il: 14 Gennaio, 2012, 15:02:39 pm »
 :smiley_grin: :smiley_grin: :smiley_grin: :smiley_grin: :smiley_grin:

Ahahahahah non ci avevo fatto caso !!!
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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #6 il: 14 Gennaio, 2012, 18:02:51 pm »


I Pechinesi odiano tutti. Il mandarino per eccellenza che attorciglia la lingua nella sua figa "erre" vede solo i Pechinesi al centro del mondo.

Sugli Wenzhouesi abbiamo già detto. Materialismo a dismisura. Ma senso degli affari innato, forse unico al mondo (assieme agli Ebrei). Hanno sempre una soluzione a tutto, spesso ancor prima che si presenti il problema! Vengono però visti come snob, specialmente proprio gli abitanti della stessa Wenzhou. Wenzhou è caotica a dismisura, il traffico è spaventoso e il "no rules" fa il resto.
Non vorrei apparire come uno che spacca il capello in quattro ma il "senso degli affari" degli ebrei è spesso storicamente dovuto al fatto che molte attività lavorative erano loro precluse. Non so come questo abbia a che vedere con i Cinesi di Wenzhou.
Poi ormai molti cinesi si lamentano che il Beijinghua sta a poco a poco scomparendo per via dell'afflusso continuo di persone lavoratori provenienti da ogni angolo del Paese.

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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #7 il: 14 Gennaio, 2012, 18:50:51 pm »
anche se te lo chiedo sapendo di andare OT, ma mi potresti spiegare un po meglio come l essere stati preclusi dal fare affari abbia creato il mito del senso degli affari degli ebrei?

mah..che in Cina i wenzhounesi vengano chiamati gli ebrei della cina e'una delle prime cose che ti dicono assieme al binomio: calcio (AC MILAN) e Mussolini, a cui segue Berlusconi...(1+1..)

Che poi a Pechino ma anche a shanghai, e in maniera più moderata a Hangzhou ci siano sempre più waidiren e che i locali non ne siano proprio soddisfatti....i waidiren sono peri pechinesi,shanghainese e hangzhounesi spesso soltanto incolti, grezzi, maleducati, non si sanno proprio comportare! (e hanno anche in parte ragione, molti lo sono)
E che cmq non e'che gli spianino proprio la strada, visto che cmq a pechino e a shanghai da quello che mi risulta i figli dei waidiren non possono frequentare le scuole locali e molte altre cose riservate agli autoctoni e che anni fa proprio per questo venne eretto a forza di baracche e tende un vero e proprio villaggio all interno della capitale, tale  "Villaggio Zhejiang"dove i lavoratori migranti delle campagne del zhejiang si erano costruiti una propria città dotata delle infrastrutture che la città di Pechino gli escludeva: una scuola, un ospedale ecc ecc.. e tutto questo, non si può discutere? Non si può dire che il re e'nudo anche in cina. Collegandomi ad un altro tread in cui si parlava di come la maleducazione crea terreno per il razzismo,il che e'molto probabilmente vero vsito che lo vedo tutti i giorni sotto i miei occhi.

« Ultima modifica: 14 Gennaio, 2012, 18:56:57 pm da MBC »
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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #8 il: 14 Gennaio, 2012, 19:02:52 pm »
il zhejiang village venne ovviamente smantellato dalla polizia poco dopo. Un azione che trovo il consenso dei pechinesi, disgustati che questi "campagnoli"avesser e costruito una città nella città
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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #9 il: 14 Gennaio, 2012, 19:08:36 pm »
se non ricordo male era una questione di mestieri che erano "disdicevoli" per i cattolici come il gestire denaro o qualcosa del genere (dare pegni, prestarlo ecc.) da li i primi banchieri.... ma non sono sicurissimo

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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #10 il: 14 Gennaio, 2012, 19:30:28 pm »
La mia ragazza sostiene che sia sbagliatissimo chiamarli "ebrei della Cina" in quanto gli ebrei sono sempre stati una minoranza molto colta. Mentre in realtà  gli Wenzhouesi vengono considerati, come stereotipo, soprattutto come contadini arricchiti. Aggiungo io: un po' come il texano visto da un europeo.
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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #11 il: 14 Gennaio, 2012, 20:41:15 pm »
ma chissà perché c'é chi torna sempre a discutere sugli Ebrei..., sulla loro "vocazione commerciale", ecc.

senza sapere peraltro di che Ebrei sta parlando, visto che, ad esempio:
- nell'Est Europa (dove fino all'Olocausto erano a milioni)m la maggior aprte era...contadino (Polonia e Russia) e niente affatto businessmen...;
- in Spagna prima della cacciata del 1492 la maggior parte erano artigiani, conciaossi, ecc. e niente affatto commercianti o banchieri;
- in Grecia (specie a Salonicco) erano soprattutto artigiani, contadini, piccolissimi mercanti;
- la maggioranza degli Ebrei est-europei erano semianalfabeti ancora alla fine dell'800, altro che colti!

il fatto é che sono proprio gli stereotipi razzisti, in primis iberocattolici e poi nazisti, ad aver costruito l'immagine stereotipata dell'equazione Ebreo= affarista (e prima ancora Ebreo = usuraio) come standard per gente che invece faceva infiniti diversi lavori nei vari territori in cui la diaspora l'aveva portata e perfino quando la Chiesa Cattolica vietava ai "buoni cristiani" di praticare il prestito ad interesse non erano affatto solo gli Ebrei a praticarlo: ad esempio in Francia erano, nel Rinascimento, i "Lombardi"!
sarebbe poi interessante vedere da quando i Wenzhouesi sono detti "Ebrei della Cina", dato che certamente non é esperienza comunissima per il Cinese medio conoscere direttamente commercianti ebrei europei.....e che quindi pare probabile che semmai abbia introiettato uno sterotipo falso d'importazione.....

inoltre paragonare l'"intraprendenza commerciale" della gente wenzhouese, che emerge da poco da decenni di maoismo e che ha alle spalle continuità di residenza, statalismo millenario, etica confuciana,  ecc., con quella dei settori mercantili degli Ebrei europei (e allora perché non degli Olandesi, dei Libanesi, degli Egiziani di Alessandria, delle genti delle città baltiche?), che hanno alle spalle la dispersione diasporica, le persecuzioni antisemite, la correlkazione con il mercantilismo europeo e con la nascita modernissima degli Stati-nazione mi pare accettabile solo come stereotipo da bar, non come categoria di cui parlare seriamente.

e molte altre definizioni "campanilistiche", in Cina come in Italia, come in Francia, come in Egitto, ecc., sono al meglio solo questo: stereotipi da bar; al meglio, perché poi qualcuno può usarli per demonizzare l'"altro", con conseguenze nefaste

del resto non credo che a molti Italiani piaccia essere identificati stereotipicamente con "il binomio: calcio (AC MILAN) e Mussolini, a cui segue Berlusconi...(1+1..)" e spero che sappiano reagire adeguatamente quando ciò avviene e mi auguro che siano altrettanto pochi (ed in via di estinzione) quelli che non sanno distanziarsi da certi stereotipi su Cinesi, Scozzesi, Rom,  Genovesi, Ebrei, Meridionali, Turchi, Bergamaschi, ecc. ed amano parlarne come argomento divertente....
 
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Stefanoski

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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #12 il: 14 Gennaio, 2012, 20:48:47 pm »
Scusa Cavallo,

a parte che non sapevo le cose che hai scritto e che hai fatto bene a scrivere (e per la quali ti ringrazio) è assolutamente vero che in Cina viene fatto quest'accostamento. Ci sono libri e libri sull'imparare a fare gli affari come gli Ebrei. Vengono visti come affaristi e appunto accostati alla gente di Wenzhou che, è inoppugnabile, sa fare gli affari come nessun'altro. Che sia storia recente è chiaro, molto recente, 30 anni appunto.

Toglimi bene una curiosità, se ho afferrato in pieno. Tu dici che prima del 1950 circa non erano per niente affaristi o che comunque ve ne erano ma in minoranza? Perchè negli anni di guerra gli Ebrei avevano parecchio oro che è stato sequestrato? Per risparmio o per senso degli affari, nel senso che avevano soldi? Ma dopo la guerra che è successo?

Grazie Mille ;)
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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #13 il: 14 Gennaio, 2012, 21:05:58 pm »
ma chissà perché c'é chi torna sempre a discutere sugli Ebrei..., sulla loro "vocazione commerciale", ecc.

senza sapere peraltro di che Ebrei sta parlando, visto che, ad esempio:
- nell'Est Europa (dove fino all'Olocausto erano a milioni)m la maggior aprte era...contadino (Polonia e Russia) e niente affatto businessmen...;
- in Spagna prima della cacciata del 1492 la maggior parte erano artigiani, conciaossi, ecc. e niente affatto commercianti o banchieri;
- in Grecia (specie a Salonicco) erano soprattutto artigiani, contadini, piccolissimi mercanti;
- la maggioranza degli Ebrei est-europei erano semianalfabeti ancora alla fine dell'800, altro che colti!

Verissimo! Lo dico sempre, tra l'altro.
Ovviamente non ho reso esplicita la premessa implicita a questi ragionamenti: si sta parlando degli stereotipi, quindi regolarmente falsi, che i cinesi hanno nei confronti delle varie culture cinesi.
Nello stereotipo, gli ebrei sarebbero avari, ricchi e colti (tutte e tre cose che non sono assolutamente caratteristiche della gran parte degli ebrei, fra cui esistono persone, com'è ovvio, di tutti i tipi), quindi sarebbe assurdo chiamare gli Whenzhounesi con l'appellativo di "ebrei" in quanto, sempre nello stereotipo, gli Whenzhounesi sono tutto il contrario che colti.

Mi scuso se si era capito diversamente. Stavo parlando di stupidi stereotipi.
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Re:Come si vedono i cinesi tra loro nelle varie regioni
« Risposta #14 il: 14 Gennaio, 2012, 21:12:00 pm »
Ci sono libri e libri sull'imparare a fare gli affari come gli Ebrei. Vengono visti come affaristi e appunto accostati alla gente di Wenzhou che, è inoppugnabile, sa fare gli affari come nessun'altro. Che sia storia recente è chiaro, molto recente, 30 anni appunto

appunto:
- un conto sono le definizioni reciproche fra genti che hanno avuto storie (e conflitti) che le hanno determinate (ad esempio tra pisani e fiorentini in Italia, tra genti del Sud e del Nord della Cina, tra gente di Parigi e della Borgogna), i cui stereotipi sono per così dire "autoctoni" (ossia si formano in loco), un conto sono quelle come "Ebrei" per i Wenzhouesi che ovviamente sono di recente importazione e del tutto assenti nella tradizione cinese....;
- ho sottolineato come il paragone stesso non solo sia recente e sterotipato ma non regga affatto, date le immense differenze storiche e dato che mai la maggioranza degli Ebrei europei fu composta da gente che "sa fare affari come nessun altro", nonostante le false immagini appiccicatele addosso...
- non ho citato il 1950;
- Perchè negli anni di guerra gli Ebrei avevano parecchio oro che è stato sequestrato? Per risparmio o per senso degli affari, nel senso che avevano soldi? Ma dopo la guerra che è successo?:
* l'oro é sempre stato bene-rifugio, soprattutto per chi (come gli ebrei ma non solo) era talmente sistematicamente soggetto a persecuzioni da dover poter scappare in qualsiasi istante...;
* tantissimi altri avevano oro (ad esempio in Francia, Germania, Italia, Polonia, Grecia) e semplicemente...non risulta perché i nazi non lo hanno sequestrato...;
* la percentuale di grandi commercianti, capitalisti e banchieri fra gli Ebrei è sempre stata minima (in Germania, ad esempio, erano assai più rilevanti fra i medici, i giuristi, gli artisti, i musicisti, gli architetti che tra gli industriali, i banchieri, i proprietari di grandi magazzini, ecc., in Polonia come ho detto fra i contadini e i piccoli bottegai e gli artigiani, ecc.); é elemento classico dell'antisemitismo focalizzare l'attenzione sui Fugger, i Rotschild, ecc., occultando la massa degli Ebrei poverissimi che guarda caso furono anche la maggioranza degli sterminati (non avevano avutole stesse opportunità di fuga dei più ricchi...).....

quindi se ci sono (non lo metto in dubbio) tanti libri in Cina che usano l'immagine dell'"Ebreo grande affarista" sono figli di uno stereotipo di comodo, falso e d'importazione, dato che nella Storia cinese le (piccolissime) comunità ebraiche presenti nel corso della Storia non hanno mai dato motivo di essere considerati "grandi affaristi"....

mi risulta poi che, certo, i Wenzhouesi avevano una vocazione commerciale (anche se la maggior parte, proveniendo in effetti da zone rurali dello Zhejiang, sono sempre stati...contadini, perfino fra gli antenati di quelli che ora fanno commercio in Italia!) dovuta soprattutto al rapporto con i traffici marittimi, e che erano considerati per tale vicazione "borghesi" in epoca maoista..., ma dubito che nella Storia cinese Wenzhou abbia giocato un ruolo commerciale ad esempio paragonabile a Canton, Shanghai o Nanjing....; semplicemente Wenzhou é stata MENO caratterizzata industrialmente, urbanisticamente, culturalmente (cinema, ecc.), cosmopolitamente di quelle 3 città.... e semmai é stata in passato uno dei porti essenziali...per l'emigrazione cinese verso gli USA e poi verso la Francia e quindi se una vera tradizione ha é questa!
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