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Autore Topic: novità su paolo sarpi  (Letto 3181 volte)

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cavallo

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novità su paolo sarpi
« il: 30 Novembre, 2007, 19:14:01 pm »
dal Google news di Associna, ecco le novità su paolo sarpi:

http://milano.repubblica.it/dettaglio/C ... ?ref=rephp

http://milano.cronacaqui.it/news-chinat ... _1427.html

ora vediamo che succede e chi é "chiuso" e chi "aperto" (e soprattutto chi prenderà eventualmenmte il posto dei  Cinesi a paolo sarpi, sempre che non nascano strani ostacoli, e che variazioni di valore immobiliare si determineranno e a favore di chi)...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #1 il: 30 Novembre, 2007, 19:55:59 pm »
Certo che anche tu sei impermeabile alle argomentazioni documentate quando contrastano con le tue convinzioni, e non sei privo di pregiudizi.

Intanto questa è una novità solo per chi non vive a Milano, e viene pubblicata oggi con questo rilievo solo perché domani c'è la manifestazione dei residenti.

Basta dire che in occasione dell'incontro elettorale in quartiere con Gad Lerner, nel ristorante di Jubin, alla vigilia delle primarie del partito democratico, Ou disse apertamente che si stava operando per individuare un'area alternativa ad Arese in Comune di Milano.

Tuttavia non spieg? il motivo per cui ciononostante continuassero ad aprirsi in quartiere esercizi commerciali di grossisti.

Non è quindi questione di essere aperti o chiusi, ma di distinguere tra parole e fatti.

Se questa sarà la volta buona, sarà bene per tutti ma resterà confermato che è una grave miopia non rendersi conto che quali che siano gli interessi in gioco, radicare una convivenza in una situazione territoriale oggettivamente conflittuale, significa fare un favore a forze come la Lega e compagnia.

Quanto ai valori immobiliari, è un copione che è stato scritto prima che i grossisti arrivassero nel quartiere Sarpi, ho citato documenti urbanistici, sentenze, convegni, ma mi rendo conto che è tutto inutile perché contraddice dei pregiudizi a cui sei troppo affezionato.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #2 il: 01 Dicembre, 2007, 00:24:06 am »
dubbio:
veramente, tenendo conto di quel che hai scritto tu, io stavolta ho scritto solo:

"ora vediamo che succede..."

il che in Italiano mi pare equivalga al "wait and see" in Inglese, osia all'"aspettiamo prima di fare ulteriori supposizioni e stiamo a guardare quel che accade", perché le teorie (mie, tue, di chiunque) sono sempre meno importanti dei fatti e quel che avverrà davvero nei prossimi 12 mesi  a paolo sarpi non lo sappiamo né io né tu; abbiamo analisi diverse, riferimenti differenti e priorità di preoccupazione distinte (e non solo perché io non vivo a Milano e tu sì) e io ti ho già detto più volte cvhe spero sinceramente che la mia analisi sia errata e la tua giusta perché sarebe meglio per tutti, ma....

Non pensi sia giusto aspettare e vedere che accade?

 A me, che sono evidentemente malato di dietrologia,  piacerebbe anche sapere (oltre alla risposta alle domande che finora non ho trovato  neppure grazie a te che conosci bene la situazione: chi prenderà i locali che eventualmente i grossisti cinesi lasceranno e che mutamenti avverranno cobn questa "fuoriuscita" nel valore dei negozi e degli immobili di paolo sarpi e infine hi ci guadagnerà e chi ci perderà nella variazione)
- chi é il proprietario privato delle aree ove si effettuerebbe il trasferimento dei grossisti cinesi?
- di chi sono le finanziarie implicate nella trattativa?
- che oneri si assumeranno le istituzioni?

Quanto ad "apertura" e "chiusura", premesso che la notizia riportata  sarà non-nuova per te ma lo é sui media (e poi é ancora una semi-notizia, visto che non viene detta la reazione istituzionale, non c'é alcun atto deliberativo, ecc.), nell'articolo di "La Repubblica" citato si dice esplicitamente che la delocalizzazione nell'area inizialmente individuata é stata bloccata da decisioni delle...istituzioni milanesi (l'articolo dice: "era stato lo stesso sindaco a dire che un'area a destinazione d'uso industriale non poteva andare bene per attività commerciali."), mentre ad illustrare l'articolo

http://milano.cronacaqui.it/news-chinat ... _1427.html

pur intitolato "I GROSSISTI CINESI PRONTI PER LASCIARE VIA SARPI" (ma preceduto da "CHINATOWN", espressione usata nei titoli sistematicamente, anche da "La Repubblica", ed entrambi sappiamo che paolo sarpi non é Chinatown e che la maggioranza dei residenti é non-Cinese) c'é la foto di una...libreria cinese (che non mi risulta essere un grossista).

Giusto per dire chi ha i pregiudizi, chi li alimenta, e chi gioca sull'immaginario collettivo istigando un rifiuto indifferenziato verso i Cinesi (non verso i grossisti), anche a sole 24 ore dal corteo "italiano" previsto per domani a paolo sarpi...

Comunque, non dovremo attendere molto, vedrai, per avere da quel che avverà (e da quel che non avverà) smentite o conferme.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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zhou3602828

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« Risposta #3 il: 01 Dicembre, 2007, 00:50:30 am »
MA SE I GROSSISTI SE NE VANNO MA CHE FINE FARA GLI ALTRI NEGOZI CINESI CI PERDERANNO AL MINIMO 80% DEI LORO REDDITI!!!!!!!!!! SECONDO ME LORO NN CI STARANNO MAI AL QUESTO PROGRTTO. LA MAGGIOR PARTE DELL'ECONOMIA IN PAOLO SARPI SONO FONDATE SUI GROSSISTI, SE LORO SE NE VANNO INTERA ECONOMIA DELLA ZONA CROLA. I NEGOZI DEI GROSSISTI SN IN CIRCA 5OO E CHE SONO MAGGIOR PARTE SONO RICCHI SE NN CI SAREBBE PIU LORO IN PAOLO SARPI E POI COI LORO NEGOZI  ATTIRANO ANCHE LE PERSONE CHE VENGONO A FARE I RIFORNIMENTI DI MERCI. ECONOMIA CHE GLI SI GIRA INTORNO SN TANTISSIME COME: NEG DI ALIMENTARI, PARUCCHIERI, GIOIELLERIA,
RISTORANTI, LIBRERIA E TANTISSIME ALTRE NEGOZI ANDRANNO IN FALLIMENTO.
IL LORO LAVORO? INVECE COSA FARANNO LORO? IN PIU CE ANCHE LA PERDITA DEL VALORE IMMOBILE NELLA ZONA PAOLO SARPI PENSA SE ECONOMIA DELLA ZONA FOSSE CALATO MOLTISSIMO I IMMOBILI COMPRATI DAI CINESI CARELLEBERO ALMENO DI 30% COME DI VALORE. CON TUTTI QUESTI PROBLEMI CI SONO DEI INTERESSI TROPPO GRANDI I DIETRO PER LA COMUNITA CINESE DI PAOLO SARPI.....
SECONDO IL MIO PUNTO DI VISTA, IL COMUNE NN CE LA FARRA MAI AD SPOSTARE I GROSSISTI DA PAOLO SARPI PERCHE ENTRANO IN GIOCO TANTISSIME INTERESSI NN SOLO QUELLI DEI GROSSISTI.
« Ultima modifica: 01 Dicembre, 2007, 01:44:24 am da zhou3602828 »
idrauli dice che se perdi il treno lo perderai per sempre, quindi la differenza tra una persona che prende il treno e una che lo perde quale?

cavallo

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« Risposta #4 il: 01 Dicembre, 2007, 01:06:54 am »
la domanda di zhou3602828 (che a differenza di me a Milano ci vive) apre un'ulteriore fronte che non avevo aprofondito. Infatti, proclamare che si vogliono allontanare da paolo sarpi solo i grossisti cinesi e non le altre attività economiche cinesi significa non tener conto che molte di tali altre attività  si trovano lì e non altrove proprio perché i loro clienti sono i commercianti che si vogliono  allontanare e che senza quei clienti quelle attività chiuderebbero a loro volta.

Allora chi pu? restare DAVVERO a paolo sarpi? E, ribadisco, chi subentrerà ed a quali condizioni (in termini di valore e prezzi di acquisto o affitto dei locali commerciali, delle aitazioni, ecc.) ed a vantaggio/svantaggo di chi?

Continuo a pormi questa domanda senza avere una precisa risposta.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #5 il: 01 Dicembre, 2007, 01:37:39 am »
Cavallo, è sconcertante vedere come il tuo senso critico in un frangente come questo precipiti verticalmente.

A parte il fatto che la domanda che hai posto (ora staremo a vedere.....) era chiaramente retorica per il modo in cui l'hai espressa (non è bello buttare il sasso e ritirare la mano) l'elemento centrale della notizia pubblicata dalla stampa che hai citato è proprio quello che non c'è, vale a dire le notizie sulla proprietà dell'area, sulle finanziarie ecc...

Il che equivale a dire che non era una notizia pronta per essere pubblicata.
E come mai allora lo è stata?

Perché Ou ne ha parlato coi giornalisti.

E come mai lo ha fatto proprio adesso, se non poteva rendere noti tutti gli elementi che avrebbero consentito di dare una valutazione sulla plausibilità di quello che diceva?

E come mai ha dato pubblicamente delle informazioni sulla volontà dei grossisti di spostarsi, che contrastano così frontalmente con quanto qui scrive Zhou?

Rispondi un po' a queste domande, e anche a quest'ultima:
L'attuale situazione nel quartiere Sarpi a Milano, è più utile a chi semina razzismo e xenofobia o a chi lavora per costruire una società multietnica?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

marcowong

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« Risposta #6 il: 01 Dicembre, 2007, 01:44:15 am »
che la zona di Paolo Sarpi sia strutturalmente inadatta alle attività d'ingrosso di grandi dimensioni è abbastanza chiaro, alcuni miei parenti che avevano il magazzino lì hanno trasferito da decenni le proprie attività d'ingrosso altrove all'aumentare del volume d'affari, lasciando però le attività al dettaglio in zona.
Penso e spero che l'aumentare di alternative porterà allo spostamento volontario di grossisti cinesi in altre zone, però i tempi anche tecnici non possono essere così brevi.
Tali tempi poi si allungano se le alternative sono affrettate, mal studiate e peggio portate avanti.
Le diversità tra comune, provincia e regione hanno dimostrato che forse la soluzione inizialmente prospettata non era così approfondita come avrebbe dovuto essere, dal lato dei commercianti cinesi si è, in questo caso purtroppo, sfatato il mito che vi sia una unica cabina di regia nella comunità cinese in quanto vi sono state diverse voci e nessuna che avesse potuto efficacemente rappresentare tutta la comunità.
Pur avendo delle riserve su quanto viene svolto a Roma, direi che comunque il quadro è sicuramente più positivo rispetto alla analoga situazione di Milano.
Penso che questo sia principamente dovuto ai canali di comunicazione che sono stati pensati a Roma ma trascurati nella città meneghina.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

cavallo

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« Risposta #7 il: 01 Dicembre, 2007, 08:44:11 am »
dubbo:
le tue domande sono legittime, ma credo lo siano anche le mie che continuano a non trovare una risposta anche a chi come te ha "scienza e conoscenza", come si suol dire, sulla situazione paolo sarpi e milanese in genere, com'é mai?

Io posso solo tentare di fare ipotesi (ma poi vengo tacciato di dietrologia), per non sottrarmi alle tue legittime richieste:
1) come mai è stata pubblicata la notizia/non notizia?  perché i media italiani vanno a saltelli e per mode e siccome oggi c'é il corteo a paolo sarpi (e forse qualcuno sffia sul fuoco...) paiolo sarpi ridiventa notizia e si tirano fuori gli apunti dai cassetti e si fanno interviste, ec.

2) Perché Ou ne ha parlato coi giornalisti? Per avere più ruolo e visibilità nella comunità cinese che come dice marcowong é monolitica solo nelle menti bacate dei iornalisti e degli amminisratori fermi forse al maoismo;

3) come mai lo ha fatto proprio adesso, se non poteva rendere noti tutti gli elementi che avrebbero consentito di dare una valutazione sulla plausibilità di quello che diceva?  Perché la visibilità si ottiene facendo arlare di sé e di chi si pretende di rappresentare: sarebbe compito dei giornalisti dare davvero notizie, ma forse in Italia ce lo scordiamo.

4) come mai ha dato pubblicamente delle informazioni sulla volontà dei grossisti di spostarsi, che contrastano così frontalmente con quanto qui scrive Zhou?  perché Zghou e OU hanno ruoli diversi, linguaggi e potero diversi e per le divisioni ovvie nella comunità cinese  a cui si riferisce marcowong (sai che a  Roma ci sono 4 associazioni diverse di commercianti cinesi? dekl resto quante sono le associazioni di commercianti italiani o, peggio, quelle dei consumatori?).

5) L'attuale situazione nel quartiere Sarpi a Milano, è più utile a chi semina razzismo e xenofobia o a chi lavora per costruire una società multietnica? L'attuale situazione diventa utile a chi ed a cosa a seconda di come la si strumentalizza; pu? essere utile per creare un laboratorio in cui i conflitti dei problemi (che non ho mai negato) si risolvono ASSIEME, se si agice per riportare le questioni entro termini veri e senza retromotivazioni (ad esempio si smette di parlare di Chinatown, si analizza il rapporto organico fra commercio all'ingrosso e diversificazioni di attività in termini funzionali, di clientela, di capitali, ecc.), si tiene conto dei livelli di inquinamento, vivibilità e rumore causati dai  grossisti cinesi a paolo sarpi ma pure comparativamente di quelli  delle altre aee milanesi senza Cinesi e si cerca di affrontare le problematiche a scala minuta e grande, senza confonderle strumentalmente, ovvero utile per chi vuol far saltare in aria tutto, gettando benzina sul fuoco della demonizzazione e coprendo (continuo a sospettarlo) altri tipi di interessi speculativi su quelle realtà immobiliari e commerciali e perfino sulle procedure di eventuale delocalizzazione.

Ripeto che le mie risposte sono solo ipotesi.

Aspetto ancora le risposte alle mie domande:
Chi pu? restare DAVVERO a paolo sarpi? E, ribadisco, chi subentrerà ed a quali condizioni (in termini di valore e prezzi di acquisto o affitto dei locali commerciali, delle aitazioni, ecc.) ed a vantaggio/svantaggo di chi?

E anche: chi é il proprietario privato delle aree ove si effettuerebbe il trasferimento dei grossisti cinesi?
- di chi sono le finanziarie implicate nella trattativa?
- che oneri si assumeranno le istituzioni?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #8 il: 01 Dicembre, 2007, 12:13:37 pm »
dato che preferisco esere insultato che ritenuto uno che lancia il sasso e ritira la mano, preciso una volta per tutte che ritengo sbagliate le violazioni delle leggi, dei regolamenti di polizia urbana e del codice della strada da pate di chiunque in una città (Milano o Roma o Bologna o altre), inclusi i regolamenti di carico e scarico merci, ma che faccio differenza fra i vari livelli di violazione e i loro responsabili (come per me é diverso uno scippo da un stupro dal dichiarare una guerra in base a menzone) e da un lato preferisco che ci si accanisca più e prima su speculatori immobiliari, grandi evasori, politici corrotti, truffatori miliardari, mafiosi e loro amici istituzionali  che su auto in seconda fila, carrellini, scatoloni e lavavetri, dall'altro non riconosco alcuna legittimità a tutelare la legalità a "tutori della legge" come il generale Speciale della Guardia di Finanza (e tanti suoi accoliti) o  a figure istituzionali come il sindaco di Milano (e altrettanti suoi accoliti), a cui si riferisce la notizia seguente:

http://www.repubblica.it/2007/11/sezion ... imoni.html

Cristo insegnava: "guarda la trave nel tuo occhio prima che la pagliuzza in quella del vicino" e anche se pure le pagliuzze sono dolorose e danno fastidio e vanno rimosse, forse é più indispensabile smetterla di accettare le travi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #9 il: 01 Dicembre, 2007, 19:53:34 pm »
Per Cavallo:

A)   Ho risposto alla tua domanda fin dai primi topics in cui abbia iniziato a discutere di questi problemi (tu ti ripeti spesso, io cerco di farlo il meno possibile).

Deciderà il mercato cosa succederà dopo, e se il Comune inizierà a governare il territorio, lo deciderà anche il Comune redigendo il piano del commercio che, diversamente dal Comune di Roma, ad oggi non ha ancora né predisposto né approvato.

Ma la domanda è mal posta, perché, mi costringi a ripetermi, qualunque sia la risposta non sarebbe un argomento a sostegno della permanenza dei grossisti nel quartiere Sarpi, che ripeto ancora, è indifendibile da chiunque abbia a cuore la costruzione della convivenza tra la comunità italiana e quella cinese.

B)   Le risposte che hai dato alle domande sulle notizie di stampa relative a nuove ipotesi di delocalizzazione del commercio all'ingrosso mostrano che sei ben consapevole che si tratta di notizie strumentali e inconsistenti.
Ti devo però ricordare che non le hai presentate così quando hai aperto questo topic, e questo non va bene, perché vuol dire che ciononostante avevi deciso anche tu di strumentalizzarle.

C)   La risposta che hai dato alla domanda su a chi sia più utile la situazione nel quartiere Sarpi evidenzia che o non l'hai capita, o non hai voluto rispondere e hai cercato un diversivo.

Scarterei la prima ipotesi, perché sono certo che hai capito benissimo la questione.

Dunque hai voluto evityare di pronunciarti, e hai fatto male.
Perché il problema non è di chi e di come si pu? strumentalizzare o meno la situazione.

Il problema è esattamente quello di come si genera l'opinione e il sentimento della gente in generale, non delle elites intellettuali, alle quali appartengono le persone come te, che hanno gli strumenti per fare mille distinzioni e mille analisi sofisticate.

La gente, se non pu? entrare in casa sua perché il passo carraio è occupato, se non pu? respirare per gli scarichi dei furgoni, se non pu? portare a passeggio i bambini perché i marciapiedi sono intasati, semplicemente si incazza, senza i distinguo che possiamo fare io o te, e su questa incazzatura forze come la Lega riescono a lavorare molto meglio delle forze che ad essa e ai suoi razzismi si oppongono.

Quindi se vuoi davvero combattere il razzismo, combatti le condizioni ambientali che lo favoriscono, senza incertezze.

Altrimenti fai come Bertinotti, che nel 2001 con la scusa della fedeltà ai sacri principi della sinistra massimalista ha consegnato il paese a Berlusconi.

D)   Il problema del quartiere Sarpi di Milano non è il più grave in Italia, e i problemi italiani non sono i più gravi nel mondo.
Ma non è un buon motivo per non affrontarli e per non parlarne.

Quindi risparmiarti l'elenco delle brutture che tutti conosciamo.
Non sono un aergomento utilizzabile ai fini del tema che stiamo trattando.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #10 il: 01 Dicembre, 2007, 22:00:00 pm »
per Dubbio:
1) sai meglio di me che l'idolo "mercato" é qualcosa di non neutrale, specie nelle vicende immobiliari (ed a Milano quasi più che ad Agrigento...: Ligresti docet), per cui, conoscendo come funiona (e lo sai pure tu) il "mercato" a Milano l'espressione  "deciderà il mercato" nel momento in cui dovessero andar via tanti grossisti e le iniziative economiche che avevano quei grossisti per clienti) non mi spaventa, mi terrorizza assai più di carico e carico abusivi (che c'é pure a Via taranto a Roma, dove abito, e dove non ci sono grossisti cinesi...), lo ripeto, sì;
2) se il Comune volesse "governare il territorio" a Milano in forme meno supine agli interesi speculaivi (non da ora) lo avrebbe già fatto; sono pessimista a pensare che non lo sta facendo e non lo farà verso i "poteri oti" e che se lo farà verso gli stracci (i grosssisti cinesi sono stracci, rispetto a quei poteri, e lo sarebbero anche di più se non avessero la diplomazia cinese a cercare di difenderli..) servirà solo, direttamente e propagandisticamente (sviando l'attenzione) a fare un nuovo regalo a quei "poteri forti, lòa cui illegalità mi pare ben peggiore di quella dei grossisti cinesi (ecco perché elenco gli orrori, perché per me esistono "graduatrorie" di illegalità e problemi e graduatirie di priorità conseguenti e i grossisti cinesi non sono in testa alla mia lista (diciamo al 20? posto...?);
3) l'incosistenza delle notizie sulle "aperture" cinesi é superata dalle buffonate dei gionalisti che chiamano paolo sarpi "Chinatown" e che usano le foto di una libreria cinese per illustrare la questione dei grossisti (o forse svelano il VERO obiettivo: cacciarlio tutti!) e quindi, anche qui, io ho una gerarchia di problemi e colpe e per me é più grave l'uso razzista dei media che i giochetti di questo o quell'imprenditore cinese;
4) forse mi spiego male visto che non mi faccio capire da te e mi dispiace perché ti rispetto) , ma la risposta alla tua reiterata (e legittima) domanda su cosa penso delle illegalità dei grossisti cinesi (che tu stesso noti essere di carico e scarico, non circa la loro presenza fastidiosa a paolo sarpi, che non é illegale in assenza del piano del commercio; sarebbe il caso di ribadirlo sempre) te l'ho data, anche qui ora: si tratta di comportamenti irregolari e fastidiosi (da me considerati errori), ma che per me sono del tutto secondari rispetto alle manovre razziste meiatiche ed istituzionali (da me considerati orrori). Se si pu? combattere duramente le seconde e superare civilmente le prime, ottimo, se si deve stabilire un ordine di priorità per me le seconde vengono anni-luce prima delle altre e che la situazione sia quella attuale a paolo sarpi ha fatto, fa e farà comodo ad attori sociali diversi a seconda di quelle priorità;
5) tu dici: "Il problema è esattamente quello di come si genera l'opinione e il sentimento della gente in generale, non delle elites intellettuali, alle quali appartengono le persone come te, che hanno gli strumenti per fare mille distinzioni e mille analisi sofisticate. La gente, se non pu? entrare in casa sua perché il passo carraio è occupato, se non pu? respirare per gli scarichi dei furgoni, se non pu? portare a passeggio i bambini perché i marciapiedi sono intasati, semplicemente si incazza, senza i distinguo che possiamo fare io o te, e su questa incazzatura forze come la Lega riescono a lavorare molto meglio delle forze che ad essa e ai suoi razzismi si oppongono."; concordo sul fatto ce il problema é come si generano i pregiudizi della "gente comune" e se segui (come credo) quel he scrivo sul Forum in altri topics,, le mie proposte, le mie azioni concrete con Associna sai bene che questa é la mia principale preocupazione e non sono un bertinotiano (per il "tanto peggio, tanto meglio"); ma i pregiudizi nascono assai  più da una campagna mediatica pluriennale, dalle idiozie istituzionali, dalle censure e mistificazioni scolastihe che non dai marciapiedi intasati. Infatti la reazione alo stesso problema concreto é del tutto diversa (e non dipende dal problema) a seconda di chi lo causa e di come chi lo subisce é "condizionato" contro chi lo causa. Guarda la diferenza  di atteggiamento (ad esempo) di AN verso le violenze n-global a Milano e quelle di tifoserie neofasciste largamente collaterali all sue sezioni, dei blocchi stradali pacifisti e dei taxisti suoi elettori che in difesa di interessi corporativi hanno preso in ostaggio Roma.

Portare  a spasso i bambini in una città inquinata (come Milano e Roma) e con scarichi delle auto ad altezza di carrozzina o bimbo picolo é letale con o senza marciapiedi occupati e le auto in tripla fila, sulle strisce, alle fermate dei bus a Milano, a Roma (non parlo di Napoli...) obbligano anziani, bambini, coppie a slalom incredibili indipendentemente dai Cinesi, ma la gente poi si oppone alle misure dure per limitare inquinamenti e traffico, i commercianti (italianissimi) si oppongono alle ZTL (a Roma questo scontro é continuo). Quando c'é lo scarico abusivo dei grossisti cinesi la situazione appare gravissima e come posso non notare he la differenza é solo la nazionalità degli autori di comportamenti abusivi che, ripeto, considero comunque al 20? posto per gravità nel rendere invivibili gli ambienti urbani (vogliamo parlare della cementiicazione dei Navigli...?)?

A proposito, com'é andata la  manifestazione su paolo sarpi oggi?
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onenemon

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« Risposta #11 il: 01 Dicembre, 2007, 23:57:07 pm »
di spostare un sistema economico sociale integrante non si è mai visto...(almeno  non trovo delle situazioni analoghe)....

se si considera di "trasferire" forzosamente solo una parte, se è cosi, il progetto è sicuramente mal idealizato ed non troverà facile applicazione da nessuna delle parti coinvolte....

oltre alla parte burocratica ed formale, sarebbe veramente interesante il pianno finaziario, tenendo conto di tutti i soggetti coinvolti per individuare CHI perde valore ed CHI "guadagna" valore.........ed ho impressione che sia un gioco a somma zero, ed a rimetterci saranno solo i piu piccoli.....come sempre........se non si faranno sentire

finche non verà pubblicata il progetto nei dettaglia al fine di poter valutare lo spostamento e le variazioni delle "richezze" non sarà possibile dare un parere sulla sua fattibilità(al meno per la parte volontaria ed equitaria).....naturalmente senza considerare intervento delle forze "coattive"

spero in una soluzione che sia equa per le parti ed non sbilancia verso la parte che ha il potere...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da onenemon »
Impari dal passato (esperienze), progetti per il futuro (speranze), vivi il presente (gioie della vita)

Dubbio

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« Risposta #12 il: 02 Dicembre, 2007, 01:11:56 am »
Ok, credo che le nostre posizioni siano abbastanza chiare da non richiedere repliche da parte mia.

Il mio scopo è quello di far conoscere le mie idee e conoscere quelle degli altri, non di convincere.

Semmai sono pronto a cambiare idea se la discussione porta argomenti che non avevo considerato e che trovo migliori dei miei.

In questo caso per il momento resto della mia idea.
Staremo a vedere.
Faccio solo una precisazione sulla questione dell'illegalità dei grossisti.
Come ho già scritto in altri topics, allo stato attuale non essendoci il piano del commercio non è illegale la presenza dell'esercizio commerciale all'ingrosso.
Ci? che è illegale è il modo con cui esso viene esercitato.
Perché l'ingrosso ha la necessità di effettuare il carico e lo scarico merci per l'intera giornata, lo dichiarano i grossisti in prima persona ed è ovvio, e questo nel quartiere Sarpi è vietato, poiché il carico e lo scarico merci sono consentiti solo dalle 10 alle 14 poiché per le sue caratteristiche il quartiere è soggetto alla disciplina del centro storico, a cui del resto è contiguo.
Si verifica quindi quotidianamente che tutti i grossisti violino sistematicamente questa disposizione e senza questa illegalità i grossisti sanno bene che non potrebbero operare, ma ciononostante continuano ad espandersi, perché ritengono che tanto in Italia le leggi non vengono fatte rispettare.

Per quanto riguarda la manifestazione di oggi è andata molto bene, molta partecipazione e una protesta molto civile (si è peraltro vista qualche faccia di politico in cerca di notorietà ma non c'è da stupirsi data la scarsa qualità della categoria, almeno a Milano).

Purtroppo vedo che anche qui nel forum è molto sottovalutata la situazione, perché c'è chi pensa che l'insediamento dei grossisti nel quartiere Sarpi possa essere accettabile e difendibile.

Non ci si rende conto che questa difesa a oltranza dell'insediamento di 500 attività di grossisti e del loro illecito comportamento rischia di fare a Milano guasti gravissimi sul piano dei rapporti tra la gente e la comunità cinese non solo nel quartiere Sarpi.

Ma purtroppo da entrambe le parti molti se ne fregano.

Infine, quello che mi sorprende è che i grossisti, che sono imprenditori, non capiscano che in questa localizzazione non possono avere un futuro principalmente dal punto di vista economico, quale che sia la politica del comune e chiunque governi.

Sembra che vivano alla giornata, il che è ben strano per chi gestisce un'impresa.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #13 il: 02 Dicembre, 2007, 08:46:50 am »
segnalo questo "interessante" articolo su "La Padania" dell'altroieri (autrice Linda Landman):
http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/ ... =84543,1,1

A volte, per un lapsus freudiano, si scoprono i retropensieri....
Leggete infatti la difesa che viene fatta dei GROSSISTI ITALIANI (allora la questione non é di grossisti ma di Cinesi...!, facendo poi l'esempio ridicolo dei...gioiellieri (per dire che non hanno problemi di carico e scarico), che ovviamente non rientrano affatto nelle normali categorie di grossisti.

<<Proprio in merito al ôcaso Sarpiö è intervenuto Davide Boni, capodelegazione della Lega in Giunta regionale lombarda: ½? ormai ben noto che le vittime della cosidetta ôChinatown milaneseö sono purtroppo i commercianti e i residenti del quadrilatero di via Sarpi, che vivono in una vera e propria zona di frontiera, dove ormai il commercio all’ingrosso cinese la fa da padrone?.
½In base a tutti i dati fino ad oggi raccolti, la regione Lombardia ha pronta una legge proprio per via Sarpi - prosegue Boni - finalizzata a tutelare comunque i commercianti e i grossisti italiani, senza far sconti nei confronti di coloro che svolgono la propria attività in modo irregolare e senza i permessi dovuti?. ½La legge - ci spiega l’esponente del Carroccio - è già pronta da tempo. ? in fase di ôaffinazioneö: ci siamo infatti accorti che certi parametri che stavamo per fissare rischiavano di snaturare l’intero settore del commercio all’ingrosso. Ad esempio, la categoria dei gioiellieri, non è necessario si sposti fuori città perché la sua attività non necessita di un movimento di grandi volumi>>

Ve la immaginate una legge "finalizzata a tutelare comunque i commercianti e i grossisti italiani"? Ovvero che fa distinzioni SU BASE ETNICA (magari camufandole a distinzioni di categoria, abbigliamento da una parte, casalinghi dall'altra?)? Pensate sia costituzionale? E comunque ecco dove si vuole andare a parare da parte di una forza politica che non é minoritaria e marginalizzata in Lombardia, ma GOVERNA LA REGIONE LOMBARDIA E LA CITTA' DI MILANO.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #14 il: 02 Dicembre, 2007, 12:07:39 pm »
Cavallo certe volte si arriva a non capire se ci fai o se ci sei.

E' ovvio che per la Lega il fatto che i grossisti che danno problemi in Sarpi siano cinesi è uno  strumento da sfruttare per trasformarlo in un attacco all'etnia, dicendo che il problema sono i cinesi.

Sono io (e per fortuna non solo io) che ho detto che il problema è l'attività all'ingrosso e non l'etnia.

Ma se i primi a non capirlo sono i cinesi, non c'è da stupirsi che la Lega ne tragga vantaggio, come avevo facilmente previsto (ma tu non eri molto d'accordo eh).

Quanto al disegno di legge regionale sull'ingrosso, se solo ne avessi preso visione, come ho fatto io per lavoro, ma non credo che la comunità cinese lo ignori dato che mi risulta che sia pubblico, le tue preoccupazioni sarebbero svanite.

A parte la previsione anche per i grossisti dei requisiti soggettivi già vigenti per i dettaglianti, il resto, se non sarà cambiato in corso di approvazione, è aria fritta per tutti.

Cavallo, certe volte mi stupisci, ma non sai che siamo in Italia?
I politici tipo Boni sono tromboni e nulla più.
E il problema è che non lo sono per convenienza, proprio non sono capaci di altro, non ci arrivano.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »