dedicato agli ascari che si mascherano ancora sotto altri nicknames dopo essere stati cacciati :
http://www.repubblica.it/2008/11/dirett ... index.html12:00 Stampa paesi musulmani sottolinea novità scelta
L'elezione di Barack Obama è percepita, dalla stampa dei Paesi arabi e islamici, come un forte segnale di novità. Il giornale panarabo Al Hayat - pubblicato a Londra - titola "La faccia dell'America sta cambiando - Sta cambiando anche il mondo?". Per il quotidiano marocchino Libération, il "peso" della vittoria di Obama è eccezionale, in quanto il nuovo inquilino della Casa Bianca è "un americano di colore, nato musulmano e quindi convertito al cristianesimo "
10:48 Lega araba, Obama cambi politica Usa in Medio oriente
Il segretario generale della Lega Araba Amr Moussa ha chiesto al nuovo presidente americano Barack Obama di cambiare la politica di Washington in Medio Oriente. "Oggi è un giorno speciale, un giorno storico per l'elezione di Barack Obama a primo presidente nero nella storia di un grande paese", ha detto Moussa intervenendo alla Commissione Esteri del Parlamento europeo. Moussa ha sottolineato l'importanza del messaggio di Obama, che non ha mai smesso di dire "abbiamo bisogno di un cambiamento. Questo è quello che ci aspettiamo dal nuovo leader Usa", ha aggiunto il capo della Lega Araba
10:03 Iran, è prova del fallimento di Bush
La vittoria del democratico Barak Obama nelle elezioni presidenziali americane "è una prova del fallimento del presidente George W. Bush". Lo ha detto Gholamali Haddad-Adel, ex presidente del Parlamento iraniano e ora importante consigliere della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei. "Il popolo americano - ha aggiunto Haddad-Adel, citato dall'agenzia ufficiale Irna - deve cambiare politica per poter liberarsi dalla palude in cui l'ha portato il presidente Bush"
17 Media arabi celebrano Obama
"Eletto Barak Obama presidente degli Stati Uniti, primo presidente di origine africana": sono queste le parole che da diverse ore campeggiano sui monitor delle emittenti satellitari arabe. In particolare, sia la più seguita delle tv all news, Al Jazeera, che la concorrente al Arabiya, hanno posto sullo schermo un banner rosso per ricordare che Obama sarà il primo presidente afro-americano della storia del paese. Un banner con le stesse parole campeggia anche sul sito dell'agenzia di stato siriaia Sana, che non ha ancora trasmesso commenti ufficiali da parte del governo di Damasco. Leggendo invece i giornali arabi, si nota come venga maggiormente sottolineata l'aria di cambiamento che si respira negli Stati Uniti dopo la vittoria del candidato democratico. Titola infatti il giornale al Hayat: "Una nuova americana ricorda i tempi di Kennedy". Diverso invece è il taglio dato dal giornale diretto da Abdel Bari Atwan, al Quds al Arabi, notoriamente vicino alla guerriglia irachena, che titola: "Elezioni americane: la resistenza ha imposto il cambiamento". Più conforme invece alle tv arabe è il giornale al Sharq al Awsat, che ha titolato stamane: "Il sogno si realizza, un presidente nero alla Casa Bianca"
http://www.corriere.it/esteri/speciali/ ... aabc.shtmlhttp://www.repubblica.it/2008/10/specia ... festa.html"E' un uomo di colore, è un afroamericano"
http://www.romandie.com/infos/ats/displ ... te=phf0119Barack Obama est devenu le premier président noir de l'histoire des Etats-Unis.
http://www.lesechos.fr/info/inter/300306333.htmCelui qui deviendra le premier noir américain à accéder à la position suprÛme (...)
http://www.borsaitaliana.reuters.it/new ... AZIONI.XMLMWAI KIBAKI, PRESIDENTE KENIOTA
"Noi, popolo keniano, siamo immensamente orgogliosi delle nostre radici keniane. La tua vittoria non è solo un'ispirazione per milioni di persone nel mondo, ma ha una speciale risonanza per noi qui in Kenya".
http://www.affaritaliani.it/politica/co ... 51108.htmlL’afro-americano Barack Obama, il mulatto alto e serafico, unico senatore non bianco, è diventato il presidente degli Stati Uniti. L’America impaurita e ripiegata su se stessa ha scelto la discontinuità e il cambiamento
Avrà un’agenda ardua da gestire, in cui la priorità sarà la crisi economica e finanziaria, che è anche crisi di fiducia, calo dei consumi, rallentamento della produzione industriale, spettro della disoccupazione. Sono i terreni sui quali ha vinto la sfida con i conservatori, con la sua ricetta fatta di energie rinnovabili, più soldi e tutele ai poveri, più tasse ai ricchi. Un new deal basato sul principio roosveltiano che bisogna aver paura solo della paura
http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... son/1.html