1) la Corte Europea non usa l'Italiano come lingua ufficiale (teoricamente tutte le lingue dei Paesi UE sono "lingue ufficiali UE", ma in realtà nonostante le glebili proteste italiche e di altri, le linue ufficiali usate davvero sono solo tedesco, spagnolo, inglese e francese), e quindi bisognerebbe prendere i testi nelle lingue usate dalla Corte Europea per conoscere quale ternmine venga tradotto (non dalla Corte stessa) con "extracomunitario" in Italiano;
2) l'ignoranza della traduzione, come di chi usa quel termine in Italiano, é dimostrata anche dal fatto, su cui poco si riflette, che "extra-comunitario" si riferisce comunque ad una fase SUPERATA della UE, perché deriva dall'espressione COMUNITA' EUROPEA, creata nel 1958 e trasformatasi in UNIONE EUROPEA (la differenza non é solo di nome ma istituzionale) nel 1995, ossia 14 anni fa (
http://it.wikipedia.org/wiki/Comunit%C3%A0_Europea); naturalmente la Corte Europea NON PUO' USARE AFFATTO un termine che si riferisce a qualcosa che non esiste più, nei suoi documenti ufficiali, e quindi si tratta ovviamente di una dimostrazione di ignoranza del traduttore; solo in Italia, del resto, si parla ancora di "norme comunitarie", ecc., che ad esempio in Inglese si dicono "UE-laws"....
3) in una norma o in una sentenza a livello UE é necessaria una distinzione tecnico-giuridica fra cittadini, aziende, prodotti di Paesi UE e di Paesi non-UE e si pu? usare un termine tecnico-giuridico (differente in ogni lingua per senso e storia; che assume tutt'altro senso, dispregiativo, se usato per CLASSIFICARE le persone nel linguaggio comune, nei media, ecc. e questo lo ha stabilito la magistratura italiana (vedi punto 4); in ogni caso in Italiano il termine tecnico-giuridico é "UE/non-UE" e non "comunitario/extracomunitario" per le ragioni spiegate al punto 2;
4) un termine non é sempre offensivo in tutte le lingue, in Italiano il termine lo é, tanto che, come ho già dimostrato con il link della sentenza, é stato riconosciuto come INGIURIA (e il suo uso punito attraverso una condanna penale) dalla Corte di Cassazione italiana; se si vuole fare dell'ironia priva di riscontro, liberissimi di farla, ma tenendo conto questo piccolissimo particolare e delle sue eventuali conseguenze;