Riguardo al terzo tema “Emigrazione”, questi sono gli spezzoni che abbiamo scelto:
1) L’intervistata è una ragazza originaria della città di Qingtian, nella regione del Zhejiang. La prima volta che i genitori le parlarono di venire in Italia aveva 9 anni, alla fine arrivò che aveva 14 anni. La decisione fu dei genitori ma lei era contenta e lo diceva ai compagni, però dopo essere venuta qui pensò che non era così bello. Quando se ne andò era un po’ triste e in viaggio la cosa che le faceva più paura era sbagliare l’uscita e non trovare più i bagagli.
Dell’emigrazione dice:
A: c’è qualcosa di differente tra qui e lì?
B: molto molto differente… in Cina ero felicissima… mica come in questa topaia d’Italia…
B: molto molto differente… in Cina ero felicissima… mica come in questa topaia d’Italia…
2) L’intervistato è un ragazzo che viene da Qingtian nella regione dello Zhejiang. Viveva insieme ai genitori, all’età di 12-13 anni lascia la scuola e aiuta in casa. Nel tempo libero si diverte insieme agli amici, gli piace giocare a basket e disegnare. Quando doveva venire in Italia, poiché era piccolo, non si è opposto. Alla partenza non era particolarmente triste perché comunque era con i genitori.
Riguardo all’emigrazione dice:
A: Siamo venuti a Milano, a casa della zia. Mi ha portato a fare un giro in Duomo, ci ha portati in alcuni posti che lei credeva fossero importanti. Dopo il Duomo, siamo andati a fare un giro… così! …. ah poi stavo coi miei genitori, mi piaceva, era tutto molto nuovo e poi Milano, si diceva che era la città della moda!
B: E quello che provi ora è cambiato da allora? cioè… “allora è veramente così!!!”
A: Già, è “veramente così”! comunque sia questo è un paese occidentale, è diversa da quelle orientali, l’abbigliamento, le abitudini etc
B: E quello che provi ora è cambiato da allora? cioè… “allora è veramente così!!!”
A: Già, è “veramente così”! comunque sia questo è un paese occidentale, è diversa da quelle orientali, l’abbigliamento, le abitudini etc
B: Puoi descrivere quale è stata la prima impressione che ti ha dato l’ Italia?
A: Lusso
(…)
A: … quand’ero in Cina ero piccolo, studiavo e se non studiavo, stavo a casa ad aiutare! se volevo giocare giocavo, ero piccolo e i miei genitori non interferivano molto! ora ho delle responsabilità, ormai sono grande! devo contribuire, porto un pò di soldi a casa, è sempre un bene!
A: Lusso
(…)
A: … quand’ero in Cina ero piccolo, studiavo e se non studiavo, stavo a casa ad aiutare! se volevo giocare giocavo, ero piccolo e i miei genitori non interferivano molto! ora ho delle responsabilità, ormai sono grande! devo contribuire, porto un pò di soldi a casa, è sempre un bene!
3) L’intervistato è della città di Tianjin. In Cina ha vissuto con la mamma e i nonni paterni, il papà era già in Italia. Pensa che essere venuto in Italia sia una bella cosa. Quando è venuto in Italia era insieme alla mamma. In Cina ha fatto fino alla prima superiore. Nel tempo libero a volte usciva con gli amici. Durante le vacanze estive andava al paese natale della madre. Appassionato del Milan. Il Milan è stato uno dei motivi per cui era desideroso di venire in Italia.
Riguardo all’ Emigrazione dice:
B: io sono arrivato a fine giugno, a luglio e agosto le scuole sono tutte chiuse per vacanza, quindi abbiamo approfittato di questi due mesi per andare in molti posti con mio padre, per esempio Venezia, Roma, Firenze, abbiamo fatto i turisti e goduto del panorama italiano!
A: Oh, ma le impressioni sono cambiate da quando sei appena arrivato, o da quando eri in Cina?
B: mi è parso che in Italia, non ci sono solo bei paesaggi ma anche belle persone. Soprattutto quando non sai l’italiano, ti aiutano!
B: mi è parso che in Italia, non ci sono solo bei paesaggi ma anche belle persone. Soprattutto quando non sai l’italiano, ti aiutano!
4) L’intervistata è una ragazza proveniente dalla regione del Fujian. E’ venuta in Italia nel 2012 e adesso studia alle superiori. Viveva con uno zio e vive ancora con lui perché i genitori sono tornati in Cina. Quando è arrivata in Italia ha scoperto quanto è blu e bello il cielo d’Italia ma ha anche visto la fatica dei cinesi che lavorano nei laboratori e ne è rimasta spaventata.
Riguardo all’emigrazione dice:
B: cambiamenti delle abitudini tra Cina e Italia…credo sia… che gli orari di riposo e dei pasti sono cambiati, in Cina si pranza alle 11 del mattino mentre adesso si va a scuola fino alle 14.00 del pomeriggio e si mangia una cosa così e la sera si mangia a casa, ecco è tutto un po’ all’incontrario e poi la sera mangi e vai a dormire e credo che non faccia molto bene al fisico.
5) L’intervistata è una ragazza della città di Wenzhou, nella regione dello Zhejiang. In Cina stava con la mamma e con la mamma è venuta in Italia. Suo papà emigrò per primo. Quando andò via dalla Cina la ragazza faceva la prima media. Adesso studia al primo anno dell’Università Bocconi.
Riguardo all’emigrazione dice:
A: ma quindi a quel tempo ti raccontavano più cose positive o cose negative sull’Italia?
B: sia positive che negative.
A: ad esempio?
B: per esempio che il lavoro era faticoso, che la lingua è difficile, che per sbrigare alcune faccende la burocrazia sarebbe stata più lenta. Cose così.
B: sia positive che negative.
A: ad esempio?
B: per esempio che il lavoro era faticoso, che la lingua è difficile, che per sbrigare alcune faccende la burocrazia sarebbe stata più lenta. Cose così.
6) L’intervistato è un ragazzo di Shanghai, vive con i genitori. E’ venuto in Italia dopo aver finito le elementari. Adesso fa l’università e intanto lavora part-time.
Riguardo all’emigrazione dice:
A: hai avuto notizie riguardanti l’italia quand’eri in Cina?
B: no, veramente no, cioè non sapevo manco che in Italia c’è la pizza … neanche che Venezia fosse in Italia!
B: no, veramente no, cioè non sapevo manco che in Italia c’è la pizza … neanche che Venezia fosse in Italia!
7) L’intervistata è una studentessa universitaria di 20 anni che lavora part-time, nel 2005 è venuta in Italia dalla regione dello Zhejiang, a quel tempo aveva 13 anni ed era sempre vissuta con i nonni paterni e una zia. Appena arrivata in Italia si sentiva molto solo ma adesso ha molti amici cinesi.
Riguardo l’emigrazione ci dice:
B: A quel tempo facevo la seconda superiore, però a sentir parlare di Italia ero comunque molto felice, non pensavo a troppe cose, perché essendo cresciuta nella propria città e non essendone mai uscita, ero piccola, e poi all’improvviso ti dicono che si va all’estero e si potranno vedere tante cose…
A: molto felice
B: già, molto felice, non ci ho pensato molto, per esempio che non avrei
A: molto felice
B: già, molto felice, non ci ho pensato molto, per esempio che non avrei
visto i miei compagni… pensavo che sarei tornata, invece dopo mi sono resa conto che…
A: non si poteva tornare
B: appena arrivati era difficile riuscire a tornare. E poi sentivo anche nostalgia di casa…perché appena arrivata qui…
A: hai incontrato delle difficoltà
B: non capivo quello che mi dicevano e avevo nostalgia di casa.
A: non si poteva tornare
B: appena arrivati era difficile riuscire a tornare. E poi sentivo anche nostalgia di casa…perché appena arrivata qui…
A: hai incontrato delle difficoltà
B: non capivo quello che mi dicevano e avevo nostalgia di casa.
Dopo aver letto gli stralci di interviste, se tu non fossi emigrato, come sarebbe ora la tua vita in Cina? Se potessi scegliere, in quale città d’Italia andresti a vivere? Adesso dove sei? Com’è il tempo lì da te? Anche tu hai avuto esperienze simili?
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