L’anno dell’Italia in Cina

L’evento è stato inaugurato ufficialmente il pomeriggio del 19 gennaio, alla presenza delle rispettive rappresentanze diplomatiche, al Ministero della cultura cinese. 


Nel dicembre 2004, nel corso della sua visita di Stato in Cina, il presidente italiano Carlo Azeglio Ciampi ed il presidente cinese Hu Jintao hanno annunciato congiuntamente che l’Anno dell’Italia in Cina si sarebbe tenuto nel 2006.
L’evento è stato inaugurato ufficialmente il pomeriggio del 19 gennaio, alla presenza delle rispettive rappresentanze diplomatiche, al Ministero della cultura cinese.
L’intento è quello di fondare il dialogo dei due paesi su un terreno congeniale ad entrambi i lati: quello culturale.
L’Italia gioca il ruolo su cui sa esprimersi meglio, mostrando le facce rinomate dell’Opera, dell’Arte, del Cinema, della Danza, della Moda, della Musica.
E viene ricambiata dalla Cina con varie mostre ed eventi: uno fra tutti la mostra della “via della seta” a Treviso. Il Carnevale di Venezia poi, ha avuto come tema principale “ballano il dragone e il leone”, dedicata alla Cina.
Una nota di approfondimento va alla mostra rinascimentale italiana a Pechino, World Art Museum of China Millennium Monument
21 gennaio – 23 aprile. Oltre 80 opere d’arte e sculture, dei Maestri come Botticelli, Leonardo, Raffaelo, Tiziano sono visibili al pubblico cinese, il quale ha l’onore di poter visitare per la prima volta una così ampia mostra dedicata a questo tema.
“Storie di una eruzione” è invece la prima mostra in Cina, curata da Pier Giovanni Guzzo, Soprintendente Archeologo di Pompei, coprodotta dalla Regione Campania, su Pompei: un reportage insolito degli eventi drammatici dell’eruzione del 79 d.C..

Il Cinema verrà rappresentato al nono Festival internazionale del film di Shanghai, 17-25 giugno. In occasione dell’evento, e in omaggio allo spirito dell’Anno dell’Italia in Cina, sarà presentata oltre alla rassegna, Sketches of Italy, una panoramica sull’Italia di oggi vista attraverso il nostro cinema. Un cinema capace di raccontare gli aspetti comici e drammatici, la storia e i personaggi, i vizi e le virtù dell’Italia contemporanea.
A luglio verrà presentata una retrospettiva dedicata a Bernardo Bertolucci e comprenderà dieci delle sue opere più significative. La retrospettiva è organizzata dal “Cultural and Leisure and Services Department”, l’ente istituzionalmente preposto alla promozione culturale in seno al Governo di Hong Kong.

Il lato culturale, è coadiuvato dall’aspetto economico. E neppure qui le iniziative mancano.
Il 17 gennaio a Pechino si è tenuta la cerimonia per il 25° anniversario della fondazione della rappresentanza di Banca Intesa, una delle prime banche europee entrate in Cina negli anni ’80 del secolo scorso.

Il 17 aprile a Pechino si è tenuta una Conferenza stampa della 3° Fiera di Canton delle Piccole e Medie Imprese fra Cina e Italia e della Fiera internazionale delle Imprese Piccole e Medie cinese.
La Fiera costituisce un’importante piattaforma per la promozione della cooperazione internazionale delle piccole e medie imprese e la fornitura di servizi completi. La manifestazione si terrà a Guangzhou fra il 15 e il 18 settembre.

La cooperazione sino-italiana è incentrata anche dal punto di vista ambientale, come dimostrano gli sforzi che si stanno facendo per il controllo dell’inquinamento della municipalità di Pechino. Questo, al fine di poter ambire alla realizzazione delle imminenti “Olimpiadi Verdi”.

Discorso del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi:
L’amicizia con la Cina è radicata nella tradizione e nella storia dell’Italia. Tra i nostri popoli, eredi di prestigiose tradizioni, di culture millenarie, esiste un linguaggio comune che travalica i secoli e crea affinità che si tramandano di generazione in generazione.
Questo antico legame si nutre, oggi, dei vivaci rapporti economici e commerciali, delle collaborazioni scientifiche, degli scambi culturali, dei crescenti flussi turistici. Nella mia visita di Stato in Cina, nel dicembre 2004, ho constatato personalmente il desiderio diffuso di cooperazione, l’interesse ad approfondire le relazioni bilaterali, l’ampiezza delle opportunità.
La rassegna Anno dell’Italia in Cina 2006, annunciata in occasione di quella visita, mira a rafforzare la presenza italiana in questo Paese in grande crescita, presentando al vasto pubblico cinese l’Italia di ieri e di oggi.
La custodia delle memorie del passato, il richiamo alle proprie radici sono la chiave per affrontare con successo il futuro. Per questo l’Anno dell’Italia in Cina 2006 si aprirà e si chiuderà con due mostre prestigiose dedicate rispettivamente al Rinascimento e a Pompei. L’Italia sarà presente nei suoi molteplici aspetti, nelle sue espressioni tradizionali così come negli sviluppi contemporanei: l’arte, le tecnologie d’avanguardia, le conquiste scientifiche, la gastronomia, la moda.
L’Italia guarda oggi con rinnovata attenzione all’Asia e al Pacifico, nella consapevolezza dell’eccezionale slancio vitale in termini economici, scientifici e culturali che proviene da questa parte del mondo.
L’ascesa della Cina coincide con l’accelerazione del processo di globalizzazione degli scambi di merci e dei movimenti di capitali e persone, con un profondo mutamento della geografia economica e politica, con la crescente interdipendenza tra le varie aree del mondo.
Questo è lo sfondo su cui stanno crescendo i rapporti tra i nostri due Paesi. L’Anno dell’Italia in Cina 2006 intende testimoniare la volontà dell’Italia di non rimanere estranea alle grandi trasformazioni in atto, di parteciparvi da protagonista e di coglierne tutte le opportunità.
Con questi sentimenti formulo i migliori auguri per il successo della manifestazione, insieme all’auspicio che essa contribuisca a rendere ancora più intensi i legami che ci uniscono all’amico popolo cinese.

Fonti:
it.chinabroadcast.com
www.yidalinian.org

 

Posted by on 28 Aprile 2006. Filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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