Associna ha contribuito alla ricostruzione di una scuola nello Sichuan raccogliendo la cifra di 13.260 euro.
Circa un anno fa, una catastrofe improvvisa, sconvolse lo stupendo paesaggio dello muovendo la terra, le montagne e distruggendo le case. Come procede ricostruzione dopo un anno? E il trauma psicologico della popolazione è ormai passata? La catastrofe ha sicuramente colpito i cuori di milioni di connazionali cinesi.
Sotto la guida del governo cinese, con duro lavoro, e l’appoggio dei cinesi d’oltremare la ricostruzione ha compiuto passi notevoli. In accordo con le autorità si era deciso di stabilire un termine di 2 anni per raggiungere gli obbiettivi prefissati. Il Sichuan Comitato Provinciale del Partito e della Provincia, avevano proposto un “Wenchuan Earthquake Rcostruzione Master Plan” con l’obbiettivo di completare l’ 85% della ricostruzione entro il 2010 per quanto riguarda la struttura urbana, e di garantire a tutte le famiglie un lavoro e una crescita economica in generale. Fino ad ora sta andando tutto liscio.
Le scuole e gli ospedali sono le strutture più interessate nella ricostruzione, si è calcolato che per la provincia dello Sichuan che ha al suo interno 39 contee (città e distretti) servono un totale di 3340 scuole. Fino ad ora sono state avviate le costruzioni e la ristrutturazione di 2448 scuole di cui 2162 in fase di costruzione e 286 già finite.
Fino ad ora si è garantita l’assistenza medica di emergenza, una sanità di base e altri servizi pubblici. Tutto questo dovrebbe essere ripristinato fino al 99% entro due anni. I problemi sono i fondi che devono essere utilizzati al meglio per massimizzare i benefici e minimizzare gli sprechi oltre al fatto di dover garantire una ricostruzione conforme alle norme sulla sicurezza.
Inoltre, una delle principali preoccupazioni è la ricostruzione delle abitazioni rurali. Nelle zone rurali il restauro e la ricostruzione di abitazioni è reso difficile perché la gente non può permettersi prestiti, per via della mancanza di capitali, così il Governo ha messo a punto un “Rural Housing Loan Fondo di garanzia” per garantire la ricostruzione delle case dei bisognosi.
Va anche sottolineato che la grande solidarietà dell’intero popolo cinese verso le zone terremotate è stata consistente, ci sono state circa 30 milioni di persone che hanno visitato le zone terremotare e ora ci sono circa 1 milione di persone permanenti che lavorano per dare un contributo. Oltre alla partecipazione ai soccorsi di emergenza da parte di studenti.
La maggior parte dei cinesi d’oltremare ha in mente la patria, i cinesi di tutto il mondo hanno generosamente contribuito con fondi di beneficenza le zone terremotate. Anche ASSOCINA ha contribuito raccogliendo la somma di 13.260 euro da donare alla ricostruzione di una delle scuole.
La somma è stata mandata ai referenti in data 5 Marzo 2009 e i lavori stanno proseguendo secondo i piani prefissati. Siamo in attesa di vedere lo stabile pronto per ospitare gli studenti!
Oltre al contributo alle zone terremotate dello Sichuan, Associna ha anche partecipato alla raccolta di indumenti per bambini, grazie alla collaborazione con la croce rossa di Prato per le vittime del terremoto di Abruzzo.
Forza Associna!