Alter Mundi 2007 ha portato nella città di Prato tre intense giornate di multiculturalità. Questa quarta edizione ha visto un ricco numero di appuntamenti tenersi nelle principali piazze del centro storico. Una iniziativa fortemente voluta dalle istituzioni locali e di fondamentale importanza per la città toscana, città caratterizzata da una demografia multietnica – col suo primato italiano di provincia col maggior tasso di incidenza degli stranieri rapportati alla sua popolazione – ma che presenta problemi irrisolti sulla convivenza e il rispetto reciproco.
In un contesto folcloristico, fatto di arte, cultura e cibi provenienti da ogni angolo del globo, Associna si è impegnata, grazie al supporto delle istituzioni e di altre associazioni locali (in primis l’associazione Mediterranea; a proposito: grande Jamal!!) nel organizzare due dibattiti che sono risultati emotivamente intensi.
Il secondo dibattito si è svolto domenica 21 ottobre ed ha visto la presenza di tutte le istituzioni locali tramite i loro rappresentanti (Comune, Provincia, Questura e Prefettura) e una presenza massiccia delle tante associazioni di migranti di Prato (e non) che hanno voluto consegnare un documento congiuntamente firmato da più di 30 associazioni per denunciare i disagi dell’attuale procedimento di rinnovo/richiesta del permesso di soggiorno fatto tramite le Poste e subite dai migranti REGOLARMENTE residenti in Italia.
Un dibattito che ha permesso alle varie associazioni di migranti e figli di migranti (quale è Associna) di farsi sentire dalle istituzioni, i quali hanno espresso la loro condivisione sull’esistenza di ingiustificati disagi causati dal procedimento e hanno promesso un impegno maggiore per il suo superamento.
Quindi maggiore sensibilizzazione sulla tematica che sembra voler umiliare le persone che vogliono rimanere regolari ma sono costrette a vivere una vita di incertezze col documento fondamentale per ogni straniero, il permesso di soggiorno, sempre in rinnovo.
Il documento contenuto nella cartella sulla quale è riportato la scritta “Alle nostre istituzione, questa cartella verde contiene la nostra speranza di vivere con meno disagi” è stato letto da un tredicenne nato a Prato, un pratese che per la strana “colpa” di avere genitori stranieri, il prossimo anno, per rimanere in Italia dovrà pagare i 72 euro richiesti dall’inefficiente procedimento del rinnovo del permesso di soggiorno, pagamento richiesto a tutte le persone over 14 anni.
Le istituzioni presenti hanno promesso di diffondere il documento alle sedi competenti, di trasmetterlo e di promuoverlo fino ai livelli nazionali, anche al Parlamento. Al contempo siamo stati informati della possibilità, esclusivamente rivolta a 9 città sperimentali (fra le quali Prato), di superare l’attuale procedimento entro breve – si parla di pochi mesi – così da escludere il passaggio delle pratiche presso le Poste. La nuova sperimentazione prevede la richiesta e il rinnovo del permesso presso uffici comunali, ma la competenza effettiva, almeno inizialmente, rimarrà completamente della questura.
Particolare attenzione è poi stato posto dal rappresentante della Questura sul loro impegno nel tutelare la possibilità che le pratiche delle persone appartenenti a un unico nucleo familiare possano procedere insieme, un ulteriore limite causato dall’attuale procedimento, il quale fa si che spesso una famiglia che ha consegnato insieme le pratiche vengano convocate dalle Questure in date diverse, causando varie problematiche.
E’ risultato così, nel complesso, un dibattito intenso, condiviso e partecipato. Un incontro che però non ha trovato un’attenta risposta della società pratese se non dei rappresentanti delle istituzioni presenti. I problemi degli stranieri regolari, sembra capire, rimangano degli stranieri. Questa sensazione è riscontrabile anche dal fatto che gli unici giornalisti presenti erano stati contattati in qualche modo da Associna (ecco un articolo sull’evento della International Herald Tribune -link-, giornale di proprietà della New York Times venduto in 180 nazioni) mentre quelli locali, pur avendo avuto la sensibilità di pubblicare il comunicato stampa sull’iniziativa, non si sono presentati all’incontro. L’altra faccia di un dibattito riuscito, ma che dovrà essere migliorato per la costruzione di un rispetto reciproco effettivo fra le persone, un buon modo per iniziare a superare insieme le problematiche di convivenza che affliggono la città di Prato.