I giovani di seconda generazione che vivono nel nostro Paese, infatti, oggi sono i protagonisti di un fenomeno ancora poco noto: non diversamente dai coetanei italiani, hanno occupato lo spazio offerto dai moderni social network, i luoghi di incontro e partecipazione in rete preferiti da giovani e adolescenti. Così su Myspace e Facebook si moltiplicano le pagine dedicate alle seconde generazioni. E sono ormai comuni anche i blog personali, che raccontano come in un diario pubblico che cosa prova, pensa e vive in Italia (spesso suo malgrado) un giovane di origini straniere.
«Come associazione G2, siamo su Facebook solo da dicembre – racconta Alphousseyni Sonko, studente di Scienze politiche a Roma, italiano di origini senegalesi –. Avendo già un mio account, ero tra coloro che insistevano perché entrassimo nel network. Ma non mi aspettavo una risposta così positiva:di solito in Facebook hanno successo pagine disimpegnate, di puro svago. Noi invece parliamo del problema della cittadinanza,ancora negata a molti. E Facebook ha funzionato: ci ha permesso di entrare in contatto con un pubblico più vasto, persone che non avremmo mai coinvolto attraverso la stampa tradizionale o il nostro sito: giovani che non leggono i giornali e adulti privi di connotazione politica seppur appassionati di Web».
Su Myspace, invece, le seconde generazioni trovano un ideale palcoscenico artistico. «La piattaforma è fatta per la multimedialità – spiega Sherif, 29 anni, socio G2 italo-egiziano della provincia di Bergamo –: Myspace permette di caricare video e musica. L’associazione ha aperto la sua pagina circa un anno fa; da allora abbiamo linkato decine di giovani cantanti di seconda generazione». Da Loretta Grace, italo-nigeriana che canta In inglese, a Ziano Rap,l’italo-tunisino autore della canzone per Abba,il ragazzo ucciso nel2008 a Milano per il furto di un pacco di biscotti; da Goraman, rapper italo-senegalese che canta le gesta e i problemi dei venditori di strada in “Vu’ cumprà” a Er negretto, italo-eritreo di Roma che denuncia, nelle sue canzoni, i disagi giovanili della Capitale. «Usare Myspace è importante perché permette a molti giovani artisti di seconda generazione di farsi conoscere – spiega Sherif –: chi viene da due culture ha suo malgrado una doppia visione della vita e, credo, qualche argomento in più da spendere dal punto di vista artistico».
Anchei giovani italo-cinesi si affidano ai nuovi social network: «La nostra pagina su Facebook ha solo due mesi di vita – Racconta Sun Wenlong, 21 anni, studente di informatica a Bologna e socio di Associna – e ha già più di 200 fans che vengono informati con puntualità di tutti gli aggiornamenti del sito. Oltre a coinvolgere italiani che non sarebbero mai entrati in contatto con noi, funziona anche ad altri livelli: molti di noi vanno in Cina d’estate per fare corsi di cinese; a queste lezioni partecipano anche cinesi di seconda generazione, di famiglie emigrate in America o in altri Paesi. La pagina Facebook permette di mantenere i contatti anche con loro».
Il blog personale, strumento amato da tanti italiani, infine sta diventando comune anche per molti giovani di seconda generazione con la passione per la scrittura. «Io ho iniziato a lasciare una traccia nel 2003– racconta Maricel Argenal, filippina residente a Milano, autrice del curatissimo blog « Da Manila alla Martesana: riflessioni più o meno connesse di una milanese d’adozione » –. Era un periodo in cui avevo bisogno di scrivere per sfogare alcuni pensieri. E il blog ha funzionato. È stato, anzi, proprio attraverso il blog che altri giovani di seconda generazione di Romami hanno contattata; era il 2006 e pochi mesi più tardi ho potuto partecipare alla nascita dell’associazione G2».