Cronaca di un Natale passato tra le due grandi città della ormai moderna Cina.
Beijing.
23 Dicembre 2007- Sono di nuovo a Pechino, alloggiata al “Beijing International Hotel”. Io e Gian abbiamo fatto il check-in, lasciato le valigie nell’hotel e subito dopo siamo saliti sul taxi in ricerca di un ristorante. Siamo veramente affamati…
La notte di Beijing è sempre stata per me molto buia e senza vita, mentre questa volta, grazie ai festeggiamenti del periodo natalizio, gli abitanti della città hanno addobbato con luci i giganteschi palazzi della metropoli e decorato gli alberi con giri di lampadine colorate. D’improvviso la città appare molto più accogliente e “calda” rispetto alle altre volte. Veramente impressionante e dentro la mia testolina mi sono detta: “I comunisti atei che festeggiano il natale…”. Infatti, solo una minore parte della gente sa che si tratta di una festa religiosa, i giovani ormai hanno adottato questa festa come parte della loro tradizione, lo stesso era successo per San Valentino, la festa in cui si regalano confezioni di cioccolatini e regalini alle proprie fidanzate.
A mezzanotte ci siamo diretti nella famosa via dei bar occidentali della capitale, nel cuore del partito comunista (San Li Tun三里屯). Arrivati a Tian An Men ciò che sicuramente risalta di più è di vedere il contrasto tra la severa e maestosa Piazza Tian An Men con questa strada piena di locali notturni, uno a fianco all’altro, con tutte queste lampade di Natale appese sugli alberi, con i pupazzetti di Babbo Natale che fanno da guardie ai bar, con baristi e camerieri portanti il cappuccio rosso di Babbo Natale e con le stelline natalizie nei finestrini.
La temperatura si avvicina allo zero all’esterno, ma dentro i locali insieme alla gente affollata, la musica forte, le ragazzine truccate e succintamente vestite, che cantano, ballano e fanno dei show sul palcoscenico, con sottofondo le canzoni dei Beatles, l’aria sembra molto calda. Per strada molti camerieri accolgono la clientela. La discoteca piu’ IN della capitale “Susie Wong” si presenta ai nostri occhi come un palazzo in vecchio stile, muri rossi e scale in legno dell’antica Cina Imperiale; infine, nella via del mangiare di Wang Fu Jing (王府井的小吃一条街) ci divertiamo tra le bancarelle rivestite in rosso, odoriamo il profumo di vari spiedini dalla carne di maiale, montone, manzo, varietà di snack cinesi come panini al vapore di Gou Bu Li (狗不理包子), ravioli alla griglia di Shan Dong, frutta secca di Xin Jiang, nespole o diversa frutta caramellata (Tang Hu Lu 糖葫芦 una vera specialità di Beijing), la famosa anatra alla pechinese, ecc… Tutto questo fa veramente venire l’acqualina in bocca! Questi sono i gusti della gente locale, infatti, molti preferiscono non andare al grande ristorate di lusso e vagabondano per strada facendo un po’ di assaggini lungo la via. Un cenone di Natale da “povero”, come si dice in giro, ma assai ricco e gustoso ed è quello che abbiamo fatto noi, in questa fredda e colorata notte ormai vicina al Natale.
Shanghai.
24 Dicembre 2007 – E’ la sera della vigilia di Natale. Io sono appena scesa dall’aereo che mi ha portata da Beijing a Shanghai. Con grande sorpresa ho visto subito alcune hostess vestite con il vestito di Babbo Natale e un enorme albero di Natale ben addobbato darci il caldo benvenuto.
Arrivata in piazza del popolo, alle otto di sera, vedo già più di 50 000 persone radunate intorno ad un albero. Palloncini colorati, fiocchi di neve artificiali e variopinti coriandoli sono sparsi dappertutto (si riporta sul giornale che dopo la notte di ogni Natale a Shanghai, ci vogliano 50 macchine di immondizie e più di 40 tonnellate di acqua per pulire tutto).
Mi avvio nella discoteca tra le più In di Shanghai la “G+”, dove i giovani già si danno alla pazza gioia, bevendo e ballando. A mezzanotte è così pieno che sembra non starci nemmeno un piede in più. E mentre tutti sono appiccicati l’uno all’altra a contare insieme: “dieci, nove, otto…,due, uno..”… all’improvviso sull’enorme schermo luminoso appare la gigante scritta “Merry X’mas”. Scoppiano i fuochi artificiali ai lati del banco del DJ, scendono i fiocchi di neve dall’alto e in quel attimo i giovani fidanzati si abbandonano ai baci e abbracci, ormai nessuno intrattiene più gli ormoni in un clima così romantico. WOW!
Qui si festeggia e sembra che a nessuno importi la nascita di Gesu’ Cristo o il significato religioso della festa. A Shanghai, nei shopping mall, ogni boutique promuove i suoi articoli con diverse idee o facendo lo sconto del 70% o dando in omaggio dei pupazzetti oppure cioccolatini a forma di cuoricino. I ristoranti offrono “Lover’s menu” da 188rmb a 688rmb a persona.
Dopo una ventina di minuti di fila mi trovo finalmente un posto libero allo Starbuck’s di Xin Tian Di, quartiere di nicchia con la caratteristica si essere pieno di bar e ristoranti occidentali. Guardo in giro e vedo stranieri e cinesi mischiati insieme a parlare, scherzare e ridere. Mi pare un mondo in miniatura, qui, sono tutti diversi, ma comunicano tutti con una medesima lingua: l’inglese. Davvero bello vedere questo melange di culture e genti. Prendo un espresso e un dolcetto da Paul dopo un pasto cinese, mi siedo e penso al natale in Italia: io, i miei genitori e la sorellina nella casettina di legno in mezza alla neve in cima alla montagna, una cena con lenticchie zampone o agnello…Che nostalgia!
Ping Ju