Nuovo fenomeno sociale della Cina: le donne trentenni single in carriera.

Nella Cina odierna, un paese che sta attraversando una fase di sviluppo economico sempre maggiore, si denota un fenomeno che nel corso degli ultimi anni sta predendo sempre più piede. Questo fenomeno ha un nome ben preciso“le donne trentenni single in carriera”. Questa definizione coniata dal Ministero dell’Istruzione nel 2007, che è stata una delle 171 nuove parole cinesi è una espressione che racchiude una platea di donne dai 28 ai 37 anni che hanno un’ “alta” età, alto reddito ed alto livello d’istruzione.

Secondo un’ultima indagine effettuata nel 2010, se ne contano 500.000 nella sola capitale Pechino, in tutta la Cina ben 38.000.000. Il numero è comunque destinato a crescere nel corso dei prossimi anni, data la continua evoluzione del sistema paese. Nel passato, fino a pochi decenni fa, questo tipo di donna non esisteva, non era affato contemplata nella mentalità popolare cinese, la donna aveva un ruolo più defilato rispetto all’uomo, era lei che si occupava delle faccende domestiche e dei figli, il lavoro era sì importante ma non tanto quanto prendersi cura della famiglia.

La cultura tradizionale cinese, basata sui fondamenti del Confucianesimo, ove ancora oggi le regole basilari di comune convivenza e senso civico si richiamono a questa dottrina secolare, disponeva che la donna poteva avere la possibilità di lasciare la casa di genitori solamente quando si sposava. Il matrimonio era essenzialmente visto come un mezzo per ottenere un po’ di libertà ed una relativa autonomia dalla famiglia di origine. Le donne si sposavano in giovane età,verso i vent’anni, nella maggior parte dei casi attraverso matrimoni combinati tra le famiglie, ora questa usanza è pressoché scomparsa, se non residua in alcune zone rurali e sottosviluppate del paese e l’età media aumentata fino ai 25 anni. È rimasta però sempre la concezione che per una donna vicino alla soglia dei 30 anni ha un dovere quasi morale, causata dalla continua insistenza dei familiari, di contrarre matrimonio. Questo tipo di donna in carriera che pensano e si dedicano più al lavoro che a trovare marito, viene vista come una conquista femminile nel campo della società civile data dal cambiamento delle condizioni di vita via via sempre crescendo della base della popolazione.

Negli anni60 inoccidente si formarono i primi movimenti femministi che rivendicavano la libertà sessuale e la parità dei diritti tra uomo e donna. In Cina nel 1968 Mao Zedong ha pronunciato che “ le donne occupano la metà del cielo”,questa è una espressione che dà un senso di grande riconoscimento che il Presidente volle dare alle donne cinesi. Solo però negli ultimi anni si manifesta in pieno il pensiero di Mao, con l’avvenuta conquista sociale ed economica del sesso femminile. Il processo di urbanizzazione ha portato un gran numero di donne a studiare e trovare un lavoro in città che gli dia autonomia reddituale ed uno spazio di vita indipendente, non si doveva più aspettare il matrimonio per andare via di casa. Loro non sono più inclini ad avere una vita mediocre come quella dei loro genitori, vogliono molto di più e per ottenere questo sono disposte a sacrificare gli affetti personali. Inoltre,è doveroso ricordare che le giovani donne cinesi hanno pressioni sociali differenti rispetto alle giovani donne europee. Loro hanno bisogno di costruirsi un wellfare personale più ampio,come avere una pensione più dignitosa, una sicurezza sanitaria maggiore, cosa che servizi come questi ultimi i paesi europei riconoscono già di per sè ai loro cittadini.

Gli effetti che questo fenomeno produce su questa categoria di donne sono di avere poco tempo libero per le relazioni personali e di essere troppo impegnate col lavoro, per questi motivi stanno diventando egocentriche cercando sempre più ostinatamente la perfezione nel possibile partner e ritengono che il matrimonio non sia un punto di arrivo nella loro vita bensì solo una virgola.

Ding Yingying

Docente della lingua cinese e cultore della lingua cinese dell’Università degli Studi di Sassari.

Posted by Associna on 24 Novembre 2011. Filed under Curiosità, Prima Pagina. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry