Rimpatriata again: Non tutte come DU LALA

Ecco non ricordo quando è stata l’ultima volta che ho scritto in questa rubrica e non ricordo nemmeno il numero della puntata, se voi lettori potete aiutarmi ne sarei grata.

Non so se qualcuno di voi ha mai visto il film di DU LALA, una eroina dei tempi moderni, una ragazza che ha fatto il percorso per definizioni di donna giovane in carriera in questa moderna società cinese. Du Lala vive a Beijing, lavora per un’azienda straniera, comincia come semplice impiegata amministrativa, viene notata dal capo e porta a temine molte imprese ardue in azienda. Prende una promozione ogni anno e in meno di 5 anni diventa HR Manager. Il film sottolinea anche la scalata salariale, Du Lala prende 3500 rmb (411 euro) al mese come stipendio iniziale per arrivare dopo 5 anni a 30000 rmb (3500 euro) al mese.
La storia di Du Lala evidenzia molte particolarità della moderna società cinese, descrive molto bene l’ambiente degli uffici e la velocità del cambiamento. Lala non ha fatto carriera solo perchè è un talento, ma anche perchè in azienda ci sono stati molti cambiamenti che hanno intensificato il bisogno di far sviluppare risorse interne, per esempio molto frequenti in azienda sono le dimissioni di personale a livello manageriale essendo la Cina un mercato assettato di talenti e professionisti, i cacciatori di teste assaltano le migliori teste con offerte da capogiro.
Insieme alla carriera, Lala vede anche la vita sentimentale decollare, instaurando un rapporto sentimentale con il Direttore Commerciale più desiderato dell’azienda. Sogno di tutte le ragazze!

Detto questo! Vorrei sottolineare che: “NON TUTTE SONO DU LALA!”

….ma esiste una parte di popolazione giovane cinese che sogna Du Lala, ma non è Du Lala. Essendo in Cina da quasi 2 anni, ho potuto studiare molto bene l’ambiente che mi circonda, togliendo me stessa (io non conto), partendo dallo stesso concetto iniziale che siamo in una delle Metropoli della Cina, Shanghai, e che siamo un’azienda straniera in pieno sviluppo in un mercato che cambia in continuazione, nel mio ufficio ci sono circa 150 persone di cui il 70% è femmina e il 30% maschio. Di questi 70% di donne la maggior parte sono mogli in carriera e la minoranza è single alla ricerca dell’anima gemella. La popolazione maschile invece, quel 30%, sono quasi tutti Top Executives e sposati. Ebbene è difficile immaginare una storia come quella di Du Lala qui, ma è sicuramente il sogno di tutte le giovani donne entranti in azienda. La società che vedo io è piena di cenerentole alla ricerca del principe azzurro. Cenerentola non perchè ha la matrinia, ma perchè in azienda è trattata come una cenerentola.
La cenerentola sogna di sposarsi con un principe che abbia almeno una casa, una macchina, un ottimo lavoro e che sia accettabile fisicamente, ovvero alto! La cenerentola della società moderna cinese guadagna dai 3500 rmb ai 15000 rmb al mese, ha dai 24 ai 35 anni, lavora come una matta per poter ricevere riconoscimento dal boss, esce di rado di casa per socializzare, frequenta la palestra appena può, fa shopping on-line a tutto spiano, si riempie le giornate di telefilm cinesi, guarda tutti i giorni i programmi di 相亲 (programmi Dating, per trovare l’amina gemella) e fa qualche viaggio all’estero ogni tanto, magari accompagnata dai genitori. La sua preoccupazione principale non è il lavoro, ma il tragico calo demografico della popolazione maschile disponibile, si ha sempre come l’impressione che non ci siano maschi in giro e che quelli che sono disponibili siano attaccati da donne agguerrite. Purtroppo anche questa impressione è sbagliata perchè di principi c’è ne sono tanti, ma la maggior parte sono principi poveri, senza casa e senza macchina, in una società dove una casa costa più che a Milano, per cui sarà ben difficile per loro trovare la cenerentola da sposare. I principi ben forniti di requisiti e disponibili purtroppo non corteggiano per cui le cenerentole si affiddano come nei programmi televisivi ai相亲 organizzati dai genitori e parenti, solitamente ne incontrano almeno una ventina e poi si sposano quello con caratteristiche più adeguate. Per questo è molto comune in azienda che da un giorno all’altro una collega ci mandi la notizia del loro matrimonio, senza neanche aver avuto un periodo decente di fidanzamento per conoscersi meglio.

In una società come questa Du Lala è l’eroina su cui basare il proprio programma di vita, l’esempio e il desiderio di tutte le giovani cenerentole che sognano la felicità materiale.

Qi

Posted by on 2 Dicembre 2011. Filed under Blog, Prima Pagina, Racconti, Rimpatriata. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

7 Responses to Rimpatriata again: Non tutte come DU LALA

  1. cara qiyan, la cenerentola di cui parli tu guadagna tra i 3500 ai 15000 rmb al mese??? le cenerontole che conoscevo io a pechino guadagnavano tra i 900 e i 1200 rmb al mese. sono queste più “cenerentole” di quelle che descrivi in questo post? o forse le “tue” cenerentole sono in realtà giovani che hanno avuto la fortuna di prendersi una laurea ed un master all’università e che ora si annoiano in ufficio 10 ore al giorno, spendendo il resto del tempo a fare shopping nei negozi dove le donne delle pulizie prendono 1500 rmb al mese, o a guardare telenovelas che a confronto “beautiful” è un programma di cultura, o ancora a sognare il principe azzurro ritrovandosi a 35 anni da buttare perché in cina dopo i 25-28 anni è dura per una donna trovare marito, soprattutto un marito coi soldi…
    credo che dovresti rivedere un attimino il tuo concetto di “cenerentola”. du lala è un mito, propaganda, sogno. nella realtà le giovani cinesi sono in gran parte figlie di contadini che vengono in città a fare le “massagiatrici” o a pulire i cessi dei ristorantini per colletti bianchi di pechino.

  2. Daniele, ti consiglierei di spengere la tv o qualsiasi altro mezzo di pseudoinformazione che ti spinge a dare dei giudizi approssimativi. I miei amici di Pechino sono mediamente ragazzi/ragazze che hanno studiato come matti negli istituti quasi sconosciuti; tutti laureati almeno con 4 anni di università alle spalle e che vuoi per fortuna loro ma anche per una particolare dedizione senza lamenti, lavorano ora nella finanza. Si parla di ragazzi che percepiscono il doppio stipendio portandosi a casa qualcosa come 23000 rmb. E ce ne sono sono tanti come loro ma mai abbastanza per catalogarli come fortunati,ricchi, poveri.. E per questo le tue approssimative statistiche non valgono. L’osservazione di Qiyan e’ esatta: di questi tempi personaggi come Du Lala descrivono il sentimento della maggior parte dei ragazzi

  3. caro ryan, la televisione non ce l’ho in irlanda dove vivo ora ne’ a pechino dove ho vissuto e studiato societa’ e migrazione per quasi sette anni. so di cosa sto parlando. ho scritto una tesi di dottorato in cinese sulle giovani migranti a pechino, se leggi il cinese te la mando senza problemi. non e’ la televisione la mia fonte di informazione.
    il punto che non condivido del post di qiyan e’ soltanto uno: far passare il “gruppo sociale” dei neo laureati come “rappresentante” della gioventu’ cinese, formata invece per la stragrande maggioranza di persone senza un titolo universitario ed un salario di 1000/3000 rmb al mese. tutto qua.
    tu parli addirittura di 23000 rmb… beh, vallo a dire ad un italiano che lavora a pechino che i tuoi amici cinesi con una laurea prendono 23000 rmb al mese e vedi cosa ti risponde. molti italiani che conosco io a pechino a 30 anni parlano 4 lingue, hanno un master e spesso fanno i salti mortali per portare a casa 8000/15000 rmb.
    senza escludere che ci siano cinesi con la fortuna di prendere 23000 rmb al mese, questi non sono rappresentanti di un bel niente nella societa’ cinese. e’ come dire che il figlio di montezemolo, di della valle o di la russa sono il tipico giovane italiano medio!

  4. Ciao Daniele, l’articolo, a partire dal titolo fino al contenuto e il linguaggio adottato, ha un taglio personale, molto legato alle esperienza dell’autrice a Shanghai, ed e’ interessante per questo.
    E’ pero’ altrettanto interessante il tuo punto di vista, i tuoi studi, i risultati di quest’ultimi. Per questo, ci farebbe molto piacere se tu scrivessi qualcosa a riguardo, così da approfondire questo argomento così complesso nella Cina di oggi e del futuro.
    Se eventualmente tu fossi disponibile a scrivere un articolo a riguardo, lo puoi mandare a newsATassocina.com o a infoATassocina.com.

    Grazie!

  5. E’ tutto vero a secondo delle persone che frequenti. Gli stipendi sopra i 10,000 RMB sono ancora una minoranza qui in Cina…. Pochi sono quelli che si portano a casa tutti quei soldi e solo principalmente nelle grande città. Ma credo che qui ci rivolgiamo sopratutto a quelle ragazze che hanno già raggiunto un certo successo…. e che ovviamente desiderebbero aver di più… ritrovendosi poi singola a 35… sognando un principe che potrebbe anche mai venire…

    Secondo me bisogna comminciare a bilanciare un pò il lavoro con la vita sociale… e sopratutto non chiedere troppo dalla vita… purtroppo le donne cinesi di oggi sono troppo materialistiche o realitiche a secondo del punto di vista… Poi se le donne in carriera che hanno successo e lavoranno in una grande azienda multinazionale sono 70% vs 30% di maschi… allora sì che abbiamo un problema… e i problemi sono peggiorati poi quando fra quelli nati dapo gli anni ’80 ci sono circa 20% di maschi di troppo… tra cui molti, poveri prendendosi molto meno della Du Lala di turno a inizio carriera (3500 rmb)… e sì che abbiamo un problema sociale… forse è giusto che sia così, siccome siamo già in troppi…

  6. Carissimi lettori, vi parlo esattamente di una popolazione giovanile che ha una laurea, vive in una metropololi e lavora per multinazionali straniere. Questi sono i colletti bianchi delle metropoli e sono considerati benestanti, ma non ricchi. Io lavorando nelle risorse umane vi assicuro che questo livello salariale non è strano nemmeno nelle città di secondo livello. Il livello salariale non si basa sul solo concetto di quante lingue parli, se hai una laurea e se sei straniero o no, ma sul livello di professionalità. Senza contare che il livello salariale si basa anche sul costo della vita, gli stipendi di Shanghai sono i più alti di tutta la Cina perchè la vita mediamente costa quasi il doppio delle altre città. Un giovane che prende 23000 rmb al mese per noi che lavoriamo nel centro finanziario della Cina (Shanghai, Lujiazui) non è strano, è uno stipendio molto comune.

  7. Correggo, se al livello professionale ci aggiungi anche la laurea, le lingue, background straniero sarebbe ancora meglio. Vi ricordo inoltre che Beijing ha stipendi più bassi di Shanghai.

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