Roma -ore 15.30,Piazza Vittorio come non si è mai mostrato, presenti migliaia di cinesi in memoria di Joy e del papà Zhou Zheng. Il corteo parte da via Principe Amedeo, silenzioso e composto, s’incammina verso Porta Maggiore e poi sulla Casilina, passa per via Zenodossio ed infine si ferma a largo Perestrelli. Serrande abbassate e vie completamente deserte, non si sente che il marciare dei manifestanti. I familiari guidano la fiaccolata con la foto della piccola Joy e di suo papà Zhou Zheng, mentre gli amici più stretti li seguono gridando “NO ALLA VIOLENZA, Sì ALLA SICUREZZA”. Questa frase è stata il coro dell’intera manifestazione, voluto dagli stessi organizzatori e parenti per chiedere esplicitamente alle istituzioni d’intervenire e di essere presente in questi quartieri storici della periferia di Roma in cui vi è un’alta presenza d’immigrati. Il corteo procede, nessuno ha voglia di parlare, nessuno se lo sa spiegare il perché, nessuno ha voglia di ridere oggi, nei volti si legge solo un profondo dolore. I passi incessanti della folla avanzano e intanto migliaia di lumini in mano ai manifestanti illuminano le vie. Sguardi rivolti a terra o in cielo per dare un estremo saluto alle vittime oppure per pregare. Ci sono cinesi, italiani, senegalesi, pakistani, stavolta tutti si stringono attorno alle vittime per esprimere un estremo cordoglio. Non ci sono né colori, né nazionalità perché oggi eravamo tutti cittadini di Tor Pignattara, tutti romani e tutti un po’ più italiani. Neonati, bambini, ragazzi, mamme, papà e nonni, dalla generazione che deve ancora nascere a quella attuale, hanno voluto esserci e percorrere queste strade per ribellarsi contro la criminalità.
In tarda serata Piazza Perestrelli viene riempita da migliaia di persone e intanto il presidente del VI Municipio esprime la propria vicinanza alla comunità cinese: “ è una tragedia che ci ha colpito profondamente, soprattutto per l’efferatezza dell’accaduto. Esprimiamo la nostra SOLIDARIETA alla comunità cinese rimasta particolarmente ferita”. E ancora: “ questa è una tragedia che addolora tutti perché ha superato i confini del senso di umanità. Roma è una città con antiche istituzioni, aperta e con una volontà d’accoglienza fortissima, tuttavia bisogna lavorare insieme, impegnarci, promuovere attività culturali, afferma un esponente della comunità di Sant’ Egidio”. Ed infine interviene la Presidente della Regione Polverini: “ la mia giunta è vicina a tutte le persone qui presenti per quanto è accaduto. Tor Pignattara non si merita tutto ciò perché è un esempio di integrazione positiva.” “oggi i negozi cinesi sono rimasti chiusi per esprimere condoglianza alle vittime, siamo profondamenti addolorati e chiediamo sicurezza e legalità alle istituzioni. Ieri abbiamo ottenuto un incontro speciale col sindaco Alemanno che ci ha promesso una riunione straordinaria sul tema della sicurezza. Noi ci siamo riuniti oggi per un fatto di estrema gravità, tuttavia spero che non duri solamente per questo evento perché bisogna lavorare insieme ed impegnarci, questi quartieri hanno tanta potenzialità ed è necessario vincere le paure. E’ capitato a Joy, ma poteva capitare a qualsiasi bambino/a di qualsiasi nazionalità, queste cose non devono succedere perché i nostri ragazzi devono giocare tranquillamente e gioire
in queste piazze.”
Pochi istanti dopo, la folla si stringe ancora intorno allo striscione bianco lasciato al centro della piazza con le firme e i saluti di tutti, ancora una volta per Joy e suo papà Zhou Zheng.