Torna a casa per Capodanno Cinese!

E’ finalmente è arrivato l’Anno del Drago, quest’anno ho deciso di rimanere a Shanghai e di non tornare a Wenzhou, la mia città Natale. Avevo avuto una mezza idea di tornare in Italia, ma visto i prezzi altissimi per il biglietto d’aereo ho abbandonato questa ipotesi già da tempo, così sono rimasta in questa enorme città.

Ma Capodanno cinese è come Natale in occidente, essere soli e non con la famiglia è una sensazione terribile.

Già da tempo avevo visto le diverse pubblicità in televisione, come quella di Pepsi Cola, un gruppo di attori famosi che recitano la parte di figli che tornano a casa per festeggiare insieme al Padre il Capodanno cinese o la pubblicità delle cicche, dove una ragazza comprando le cicche alla menta si ricorda del padre e decide di tornare a casa per riabbracciare subito il papà solo. Dei veri e proprio cortometraggi pieni di emozione che ti fanno venire la voglia matta di tornare dai propri cari.

Il Governo incita e ricorda a tutti di tornare a casa per Capodanno, e tutti lo fanno, per questo che muoversi durante le feste di Capodanno è impossibile se non prenoti i biglietti un bel pò di tempo prima. Un miliardo e mezzo di persone si muovono contemporaneamente e molti si preparano un intero anno aspettando finalmente queste feste per riabbracciare i genitori e figli.

Il periodo prima del Capodanno cinese, di solito in tutte le città della Cina aumenta la criminalità, tutti affermano che gli sfortunati non hanno abbastanza soldi per tornare a casa per cui derubano e rapinano ed è proprio in questo periodo che si è anche visto il volantino del fatidico “Serial Killer” di Nanchino, si dice che sia arrivato a Shanghai e il Governo abbia messo in palio 200.000 rmb a chi aiuterà a catturarlo.

L’ultimo dell’anno io l’ho passato mangiando con parenti ed ero tornata a casa prima che cominciassero i fuochi. Ero in tempo per vedermi i programmi e show in TV. La prima cosa che ti viene in mente di vedere una volta a casa durante la notte della Festa della Primavera è il “2012年春节联欢晚会” su CCTV1 come tutti  gli altri un miliardo e mezzo cinesi, questo è il programma che ormai da decenni è entrato nelle case dei cinesi, un megashow che riunisce tutte le star più famose della Cina in balletti, canzoni e kabaret cinese, uno show che durante gli anni si è evoluto molto partendo da un programma quasi del tutto Continentale, fino ad arrivare ora a comprendere anche gli artisti di Taiwan, HK e artisti delle minoranze. Lo show è di solito sempre molto celebrativo, feste, canti, show e risate, interessante ma nulla di chè, per me dopo un pò ha cominciato a fare noia così ho sfogliato i canali della TV e vedo che la maggior parte dei canali trasmettono lo stesso programma della CCTV 1, vado avanti finchè non trovo il Hunan TV, l’unico canale che ha il suo proprio Megashow di Capodanno. Questo canale è uno dei più seguiti e uno dei più all’avanguardia dell’entroterra, ha programmi e show molto ispirati a quelli Taiwanesi e sono geniali nell’attirare l’attenzione dei giovani. Piano piano negli ultimi anni, il HUTV è cresciuto così tanto che è diventato un colosso mediatico e oltre ad avere i programmi più innovativi ha anche le serie televisive più belle. Bene do un’occhiata al loro show, e mi accorgo che stavano trasmettendo un reportarge di un loro giornalista che era andata a trovare i bambini della scuola che la HUTV aveva finanziato la costruzione, la scuola era situato in uno dei villaggi più poveri dello Hunan. I bambini erano a lezione con il loro maestro, un volontario che aveva offerto di lavorare senza stipendio per l’istruzione di quei bambini, i bambini erano tutti vestiti di blue e quando videro i reporters si gettaro su di loro tutti felici. Il maestro comincio a raccontare le storie di questi bambini, tutti bravissimi a scuola, tutti felici di poter studiare e tutti che sperano di rivedere i loro genitori al più presto. Poi un pianto infinito quando trasmisero su uno schermo il video dei genitori di uno dei bambini, la bimba compiva anni e la HUTV aveva preparato questo video come regalo. La mamma della bimba singhiozzava e diceva quanto avrebbero voluto essere li con lei. Come tutte le storie, la happy end non poteva non mancare, la HUTV ritorna in quel momento con le telecamere in studio e sul parco la giornalista con il gruppo di bambini vestiti di blue e come per magia entrano in scena i genitori di tutti i bambini. Un’esplosione di urla di gioia, pianti, di genitori che abbracciano i bambini, tutta la platea di gente e spettattori che piangono.

Questa piccola parte dello show fa piangere anche me, lo ammetto.

(Clicca per vedere il video)

Tutto questo perchè ricordiamoci, come ho scritto sopra, in Cina per via delle manovre del Governo che incentivano lo sviluppo delle aree urbane, la maggior parte del lavoro si concentrano nelle zone industriali vicino alle grandi città, i genitori di questi bambini sicuramente hanno lasciato la famiglia per andare a lavorare nelle fabbriche per mandare soldi a casa e i bambini sono stati lasciati a parenti o nonni. Spesso mandando a casa tutti i soldi, non riescono a raccimolare abbastanza soldi per comprarsi un biglietto di treno per loro stessi e tornare a riabbracciare i propri cari. Il HUTV ha cercato in giro per la Cina i genitori di questi bambini e li ha invitati tutti in studio a spese loro, questo gesto ha commosso tutta la gente che in quel momento vedeva questo programma.

Ricordiamoci che la HUTV ha fatto una piccola opera buona in mezzo a tantissima gente nelle stesse condizioni…

Oggi siamo già al 2 gennaio del calendario cinese, e dopo 6 giorni di antibiotici per l’influenza ho deciso di alzarmi e uscire a fare un giro da sola. So che è un anno fortunato per me questo, gli anni sfortunati sono ormai già passati, ma il mio desiderio era rivolto a quelli che quest’anno sono sfortunati, per cui mi sono recata in un tempio Buddhista e ho bruciato degli incessi. Ho pregato per le persone sfortunate quest’anno e si perchè no? Buddha ti prego, apri gli occhi e invece di ascoltare tutti questi cinesi che chiedono soldi, proteggi tutti quei bambini che in questi giorni sono senza genitori… Grazie!

Qi

 

Posted by on 25 Gennaio 2012. Filed under Prima Pagina, Racconti, Rimpatriata. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *