La mattina di Capodanno ho deciso che avrei festeggiato l`inizio del 2012, visto che la sera precedente a mezzanotte dormivo, con un bel giretto all`interno delle mura della famosa Citta` Proibita. Il problema? Non ero a Pechino eppure…
Per 500 anni residenza delle dinastie imperiali Ming e Qing nonche` centro politico e cerimoniale del governo cinese questo sontuoso complesso e` costituito da 980 camere, copre la superficie di 720.000 m2 e si affaccia sulla sempre famosa, ma per ben piu` tristi motivi, piazza Tian An Men. A Pechino.
Ecco. Io mi trovavo a un paio d`ore d`aereo da li. A Hengdian per la precisione, distretto di Dongyang, regione dello Zhejiang. Eppure era tutto vero: passeggiavo beato all`interno di questo colosso, una riproduzione quasi commovente di quello reale. Mancava solo il ritrattone di Mao Zedong, il timoniere, all’ingresso. Uno spettacolo incredibile. Come se a Lodi costruissero una copia fedele del Colosseo, ma moltiplicato per 50. I cinesi si sono costruiti un pezzo di Pechino in mezzo al nulla.
Esiste una spiegazione: A Hengdian sorge quella che e` ormai comunemente chiamata (da chi conosce la sua esistenza) la “Asian Hollywood”. Ossia i piu` grandi studi cinematografici dell`Asia. Pare addirittura piu` vasti di quelli hollywoodiani veri e propri. Qui arrivano troupe cinematografiche ogni giorno per girare i film destinati al mercato locale, ma in alcuni casi anche straniero. Quelli epici dell`eroico guerriero piuttosto che delle battaglie storiche o delle commedie. Villaggi tradizionali, foreste attrezzate, laghi artificiali, montagne con pagode e ogni ingrediente necessario alla realizzazione del prodotto cinematografico. Tra le location disponibili, appunto, anche la Citta` Proibita, usata dal regista Zhang Yimou per girare Hero, film del 2002 con Jet Li, e accessibile anche ai turisti alla modica cifra di 100 yuan (ora 15 euri!).
Bene. Pare che a Hengdian non sia difficile trovare a passeggio o in qualche ristorantino le star tanto amate e quindi gli “Hengdian Studios” sono una meta turistica assai ambita in questa regione. Ma quel giorno nebbioso e freddo una stella brillava piu` di tutte le altre. Inconsapevolmente. Era la mia.
Guidato da un leggero torpore mattutino e da una live stanchezza, infatti, ho cominciato il mio giretto senza sapere esattamente il motivo per cui stavo visitando un posto del genere invece di riposarmi al calduccio in stanza, ma quel luogo era conciliante e sentendomi particolarmente bendisposto verso il resto dell`umanita` mi sono avvicinato a un gruppo di giovini che evidentemente sapevano bene che quella che stavano visitando con tanto entusiasmo non era la Città Proibita originale, offrendomi di scattare loro la fotografia in modo che potessero comparire tutti e 5 e compiacersene. Bisbigliando tra loro e ridendo di me in una maniera assai rispettosa devo dire, poi, a turno, hanno voluto scattare una foto ricordo con quel bizzarro esemplare di occidentale in cattivita`. Ilarita` generale e tanti saluti.
Ho visitato la Cina parecchie volte e ovviamente mi e` capitato di essere l`unico straniero al cinema, l`unico straniero sull`aereo e cosi via. Nelle grosse citta` la presenza degli occidentali e` fatto abbastanza normale, specie nelle aree commerciali, e raramente vengono considerati molto, ma nei piccoli centri o in quelli poco o per nulla turistici capita di sentirsi parecchie decine di paia di occhi puntati addosso o di sorprendere risatine piu` o meno celate che raramente possono provocare un sentimento di imbarazzo per via della loro attitudine gioviale. Il normale prezzo da pagare per scoprire genti e posti nuovi.
Una decina di minuti dopo aver compiuto la mia buona azione, affacciato sull`emozionante panorama, si fa avanti, timidamente, ma sempre ridendo per chissa` cosa, una giovine seguita da un`amica chiedendomi a sua volta una foto ricordo. Con me. Il celeberrimo straniero. In men che non si dica piccoli gruppetti di simpatiche persone sorridenti mi circondavano “hello!” “hello!” ” how are you?” “sorry” “sorry” nel migliore dei casi. Avro` scattato una trentina di foto insieme ad altrettante persone nel corso della mattinata senza neanche sapere il perche`. Ma dicendomi che infondo non e` poi cosi male essere famosi. Eravamo in una delle maggori attrazioni del mondo solo che non era così. Non eravamo nella famosa Pechino, ma a Hengdian che manco un cinese sa dove sia. Certe cose fanno bene.
Milo Sciaky
Bell’articolo! Anche per quanto riguarda le mie esperienze mi sento di concordare in tutto e per tutto! 🙂