Le stranezze che facciamo nostre

 

Se passate per Shanghai e vedete gente per strada che cammina di giorno come di sera indossando pigiami tappezzati di orsetti o hello kitty non sorprendetevi troppo, e’ una delle tendenze fashion della metropoli. I miei amici cinesi mi assicurano che non esiste in altre parti, che e’ tipica della citta’, e da tempo immemorabile. Anche a loro fa strano. Personalmemente mi piace questa liberta’ di costume, in fondo che uno indossi un pigiama o una tuta sportiva fa differenza? E non son mica pigiami sciatti e spiegazzati, anzi. D’inverno sono imbottiti come una casacca, mono o multicolore, fa solo strano vedere un anziano passeggiare con addosso dei fumetti, tutto qua. Chi li indossa? Un po’ tutti, molto piu’ spesso nelle zone ancora popolari e piu’ vecchie della citta’, quelle che ancora resistono all’abbattimento.

Un’altra curiosita’ e’… la curiosita’ degli shangainesi. E’ normale che parlando del piu’ e del meno ti chiedano quanto guadagni e quanto paghi di affitto. Devo dire pero’ che questa e’ una cosa che alla fine prende anche noi laowai dopo un po’, a qualcuno scappa proprio durante la conversazione, altri riescono a trattenerlo, ma si legge nei loro occhi che muoiono dalla voglia di sapere quanto paghi il tuo attico con vista fiume!

Quando fai la spesa al supermercato e’ normale anche che la gente si fermi a guardare cosa hai dentro il carrello della spesa, magari anche commentando con chi li accompagna qualcosa del tipo “anche i laowai mangiano riso”, “anche i laowai bevono birra”, “anche i laowai comprano dentifricio”, se poi avete messo nel carrello anche un sacchetto di 方便面,fangbian mian, le instant noodles la sorpresa e’ alle stelle: “noooo, non ci posso credere!!!!” Questo porta a chiederti cosa immaginino di noi stranieri, su come viviamo, anzi una buona idea per un’inchiesta stramba. Un giorno che ho lasciato il carrello in corsia per prendere una cosa, torno e vedo una signora che non solo esamina attentamente i miei acquisti, ma ci fruga proprio dentro. Le chiedo gentilmente se posso aiutarla, mi guarda stranita e dice che niente non importa, e mi chiede se cucino a casa… no di solito mangiamo crudo confezione e tutto mi viene da rispondere sorridendo ma non voglio aggiungere ulteriore shock e confermo che si, anche noi alieni accendiamo i fornelli.

Pero’ pochi giorni fa trovo un italiano che conosco al supermercato e parlando noto che fissa insistenemente il mio cesto della spesa. Allora non e’ una cosa solo shanghainese, glielo faccio notare e ci mettiamo a ridere, ammette che si, e’ piu’ forte di lui…

Piu’ volte mi e’ capitato di parlare con altri stranieri di queste cose che a noi sembrano tanto strane, qualcuno anche infastidito dal vedere gente in pigiama per strada, che gli si chieda quanto paga di affitto e di vedersi scannerizzato il carrello della spesa, ma non e’ forse che siamo rancorosi verso una forma di liberta’ quasi fanciullesca che dimostra la gente di qui? Non e’ che lo fanno con scortesia o cattive intenzioni, anzi, e’ naturale, come da bambino quando vuoi chiedere qualcosa lo chiedi, poi sono gli altri a dirti che non si fa, non sta bene, ed e’ allora che perdi la tua spontaneita’, no? Se vuoi uscire in pigiama esci, se sei curioso di sapere una cosa la chiedi, che c’e’ di piu’ naturale? Deve essere cosi, perche’ non mi spiego come mai anche noi residenti dopo un po’ prendiamo volentieri queste abitudini scoprendo che non c’e’ niente di male. Tranne per il pigiama, ecco, ancora non ho visto laowai girare in pigiama per strada. Forse e’ solo questione di tempo…

Posted by on 24 Maggio 2012. Filed under Voci da Shanghai, di Michele Soranzo. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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