L’altra faccia delle migrazioni. Andiamo in Burkina Faso, Ecuador, Cina e Senegal con delle guide d’eccezione: quattro immigrate che vivono in Italia. Da venerdì 14 giugno, in seconda serata dalle 23:15 su Rai Tre
Per la puntata sulla Cina di Venerdì 28 Giugno parteciperà Malia Zheng, socia di Associna in Toscana.
LE PROTAGONISTE
BURKINA FASO – FANTA TIEMTORE’ – Venerdì 14 giugno
Suo nonno era re, suo padre però ha rinunciato al trono che ora è occupato da un’altra famiglia. Fanta, 36 anni, vive e lavora a Lecco, in un centro per anziani. Ma quando torna in Burkina gode ancora dei privilegi reali, ad esempio può andare a cavallo, pratica vietata alle donne nel suo Paese. Suona le percussioni e organizza spesso serate musicali ed altri eventi per far conoscere la sua cultura in Italia.
ECUADOR – VIVIANA BARRES – Venerdì 21 giugno
Vive a Genova, nella comunità di ecuadoriani più numerosa d’Europa. Solo nel capoluogo nel capoluogo sono trentamila. Viviana, 40 anni, è emigrata in Italia vent’anni fa. Era venuta per partecipare al matrimonio di sua sorella e non è più tornata in patria. In Ecuador sognava di recitare nelle telenovelas, aveva un lavoro come cassiera e una promessa di assunzione in banca. Oggi fa l’agente assicurativa. Da quindici anni non tornava nel suo Paese.
CINA – MALIA ZHENG – Venerdì 28 giugno
Malia è un’immigrata di seconda generazione: è nata venticinque anni fa a Prato. La sua famiglia è originaria della provincia di Zhejiang, da cui proviene la gran parte dei cinesi immigrati in Italia, e vive a pochi chilometri da Firenze, a Campi Bisenzio: è il primo Comune d’Italia con un’assessore delegata esclusivamente ai rapporti con la comunità cinese.
Malia è una cittadina italiana che ama raccontare le sue radici orientali, espresse in piacevole accento toscano, anzi: fiorentino. E’ laureata in Scienze Politiche, collabora con alcuni blog e vuole fare la giornalista.
SENEGAL – COUMBALY DIAW – Venerdì 5 luglio
Ha 42 anni, tredici dei quali li ha trascorsi a Parma, dove faceva l’infermiera e la mediatrice culturale. Nel 2008 è tornata in Senegal con due dei tre figli, mentre il marito continua a vivere e lavorare a Parma. Coumbaly in Africa vuole dare il suo contributo allo sviluppo: lavora in un progetto di cooperazione italo-senegalese, dove sta mettendo a frutto le esperienze e le conoscenze acquisite in Italia.