Questo weekend sui social network (Wechat/Weixin) una ragazza cinese ha fatto girare la foto di una vetrina. “Pampaloni”, il negozio fiorentino di un esercente italiano, aveva esposto in vetrina un forte messaggio.
Con lo slogan sullo sfondo “Italian do it better”, gli italiani lo fanno meglio, il negozio ha esibito un paragone a dir poco offensivo: da un lato la rappresentazione del made in Italy, con la locuzione latina “pecunia non olet” (il denaro non ha odore) che indica dei piatti ricoperti di denaro (e quello che dalle foto sembrerebbero degli insaccati) mentre dall’altro gli escrementi di cane in rappresentanza del made in China.
Ovviamente la vetrina ha infastidito molti dei passanti orientali che hanno subito divulgato l’offensiva vetrina. Così il gesto è stato tempestivamente soppresso dai carabinieri, chiamati a rimuovere l’allestimento, ma c’è da chiedersi come sia stato possibile concepire una vetrina del genere.
La bassezza di questo allestimento, vuoi anche per la mancanza d’intelletto indispensabile a capire che tutto ciò non sarebbe stato apprezzato dalle persone di buon senso, sembra non includere la reale rappresentazione dei fatti: ad oggi, sono molti i marchi di alta moda rappresentanti il made in Italy che producono quasi interamente, se non del tutto, i propri prodotti in Cina e se i loro prodotti made in China sono cacca di cane, si potrebbe dedurre che il negozio “Pampaloni” abbia segnato autogol in casa.
Nel giro di due giorni le foto hanno fatto più di mille condivisioni che sembrerebbero non aver toccato ancora le fonti mediatiche italiane. Come mai tutto ciò non suscita scandalo?
Malia Zheng
FONTE: Il Tirreno
Su “Il Tempo Europa Cina” del 16 ott 2013 in 1° pagina le scuse ufficiali del negozio fiorentino autore della vetrina di “cacca di cane”:
«Mi scuso con il Popolo Cinese perchè volevo solo scrivere “Merda” e non maledire
Gianfranco Pampaloni
Contro la discriminazione di ogni “Made in”»
L’ignoranza non a limite , ma questo esercente la supera .
Sono d’accordo, ma visto che parliamo di ignoranza, almeno cerchiamo di rispettare l’ortografia: si dice “l’ignoranza non HA limiti”, con l’acca.
Grande ignoranza ed un po’ di razzismo sono un mix terribile.
Quando si parla di Cina l’immaginario collettivo ha in serbo le visioni più nefaste, basta invece passeggiare per una qualunque metropoli cinese per vedere l’elevato grado di civiltà : da Zanghagiang a Canton a Yiwu a Hanghzou, un senso della cosa pubblica a noi sconosciuto, strade capienti, aiuole e giardini curatissimi, grande livello di educazione dei giovani, tutti sempre indaffarati e disponibili nell’aiutare un turista od uno straniero.
Io ho 51 anni, ricordo quando ero bambino, i prodotti di allora le prime radio transistor fatte in Giappone erano segno di merce di basso valore e scarsa qualità mentre oggi dopo alcuni decenni tutti riconoscono la qualità e l’affermazione delle aziende Giapponesi ed Orientali in genere.
Sono percorsi storici purtroppo già visti, il tempo e la storia sapranno dare le giuste ragioni.
Il “vetrinista” che ha fatto quell’allestimento di dubbio gusto è circondato da prodotti cinesi: i vestiti, gli accessori, a casa in cucina, negli hobby ecc…ma purtroppo per lui nemmeno lo immagina.
Che vergogna!Povera nostra Italia!!!
Piero Ramella,
grande civiltà in Cina, senso della cosa pubblica, gente educata e disponibile?
Ma in che Cina sei stato???
Non vorrei sembrare uno di quei personaggi…anzi da quattro anni ho una ragazza cinese, da due anni vivo in Cina, ho girato parecchio, caro Piero stai scherzando vero?
Se stai parlando di Taiwan, che per me, e per i Taiwanesi NON E’ CINA allora si, gente cortese, educata, strade pulite, servizi moderni, grandissima educazione e civiltà, ma in Cina ?
Gente scortese, non ti salutano neanche negozianti e camerieri quando gli dai i soldi in mano, per non parlare di vicini di casa ecc, zero rispetto nelle code, mai nessuno che ti tenga la porta aperta o ti faccia passare, gente che fuma nei ristoranti in faccia ai neonati, gente che d’estate mangia NEL ristorante senza maglietta, non parliamo del traffico perché se no mi infiammo solo a pensarci, sputazzi in terra, bimbi che cagano in mezzo alla strada norme igeniche totalmente sconosciute o ignorate e chissà quante altre cose che adesso non mi vengono in mente.
Cina e rispetto altrui, senso dell’educazione e regole civili nella stessa frase non sono credibili se non accompagnate da una forte negazione.
E non punto nessun dito, sono FATTI, se l’80% o piu’ della popolazione sono contadini non è che ci si possa aspettare chissà quali cambiamenti, I PALAZZI SI TIRANO SU IN FRETTA CON I SOLDI, IMPARARE EDUCAZIONE E CIVILTA’ E’ UN ALTRO PAIO DI MANICHE !!!
Cerchiamo di essere seri e realisti perfavore…
comunque bruce lee ed il maestro miaghi sono forti
Artuto il tuo commento è inutile e trasuda ignoranza, il primo nasce a San Francisco e vive ad Hong Kong, il secondo è Giapponese…
Mi sa che un bambino cinese t’ha cacato su una scarpa e il su babbo t’ha tirato un garrino o sbaglio ?
Il marketing è pur sempre marketing. Non sappiamo le ragioni del titolare del negozio per le quali abbia voluto allestire una simile vetrina, fatto sta che se n’è parlato da firenze fino in Cina
Si vai, ora ti scurreggio in una narice così faccio marketing… venvia questo è volgare e ignorante, punto!
Certo anche tu Gianni Mario Messina, che scrivi: “L’ignoranza non a limite” senza “H” e vai a dare dell’Ignorante agli altri.
Mamma mia che permalosi….
Giusto per capire il livello di arretratezza di sto coglione con la sua vetrina offensiva e controproducente vorrei far notare che a Londra il sindaco visto l’attuale scenario economico ha proposto l’insegnamento del cinese nelle scuole …
http://www.standard.co.uk/news/mayor/boris-johnson-schoolchildren-must-be-taught-to-speak-mandarin-8883929.html
Per noi toscani, poveri coglioni, i cinesi sono solo quelli degli involtini primavera e delle fabbriche a prato. Svegliatevi bischeri perché se si continua a pensare di essere ganzi solo noi si fa pure la fine dei coglioni. Andate all’estero, scambiate idee con gli stranieri, gli immigrati sono tanti, cercate quelli vispi e arrestate i criminali ma svegliamoci che sennò non si salva l’economia solo a tirare la cinghia cazzo !!!!
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