“Cara mamma e caro papà, vorrei dirvi….”

Sono arrivata in Italia nel 1997 tramite il ricongiungimento familiare. Avevo 9 anni. Ricordo ancora il giorno della partenza e le parole di consolazione degli zii: “ sei una bambina molto fortunata, potrai vivere in Italia e finalmente starai con mamma e papà”, “ l’Italia è un paese meraviglioso, vedrai che ti piacerà”, chissà se incoraggiavano me oppure semplicemente loro stessi per quel grande dolore della separazione e la consapevolezza che la bambina che avevano cresciuto stava andando via e forse l’avrebbero potuta riabbracciare da donna solo dopo lunghi anni.

Durante il viaggio in macchina per l’aeroporto di Shanghai immaginavo la mia nuova vita in Italia, immaginavo la scuola e tanti bambini con cui giocare insieme,  immaginavo di tornare a casa e di raccontare cosa avevo fatto durante la giornata a mamma e papà, come in una famiglia “normale”.

Tutto era perfetto finché i miei non hanno avviato un’attività di ristorazione a Bologna

In famiglia ero la più grande di 2 fratelli e con l’apertura del ristorante mi sentivo caricata di tante responsabilità, a volte troppo grandi per la mia età. Giravo per gli uffici per fare da interprete ai miei genitori e la scuola non era più una priorità nella mia vita da adolescente adulta. Ricordo che non andavo alle feste di compleanno degli amici perché dovevo dare una mano nell’attività familiare, che non uscivo a divertirmi perché dovevo aiutare nell’attività familiare, che non partecipavo alle gite scolastiche perché dovevo districarmi con le ordinazioni. Non riuscivo più a seguire le lezioni a cause delle tante assenze e mi sono ritrovata ad essere l’obiettivo dei bulli. Mi prendevano in giro e mi chiamavano “cinesina muso giallo”. Mi facevano male quelle parole ma non volevo dirlo ai miei perché li vedevo sempre impegnati e sentivo che non c’era spazio per me.

Ho trascorso la mia adolescenza fra un ufficio e un servizio ai tavoli invidiando i sorrisi dei coetanei e la loro possibilità di vivere da adolescente. Avrei voluto divertirmi, giocare, uscire ed invece…Tante volte ho chiesto a papà e mamma perché non potevo essere come gli altri, mi hanno sempre risposto:” siamo immigrati, noi siamo diversi da loro, se non lavoriamo non viviamo”. Non capivo quelle giornate di lavoro estenuanti, quelle responsabilità enormi di cui mi caricavano e quel non accorgersi che stavano segnando la mia vita e il mio futuro.

Un giorno presi coraggio e dissi ai miei genitori:” quando finisco le medie vorrei iscrivermi al liceo artistico” perché disegnando riuscivo ad esprimere le mie emozioni, mi risposero: “ vuoi diventare come quello che solo dopo la morte è diventato famoso”? ( Si riferivano a Van Gogh ).

Per ogni “No” che ricevevo aumentava la mia rabbia e un giorno ho detto “ BASTA” e sono andata via di casa per cercare la mia indipendeza e costruire una mia vita.

Oggi, dopo tanti anni, vorrei dire a loro:

 Cara mamma e caro papà,

“Io come figlia ho cercato sempre di capire il vostro comportamento e so che le vostre scelte hanno sempre avuto come il bene primario la mia felicità. Avete sempre voluto proteggermi dalle realtà spiacevoli cercando di regalarmi un futuro migliore. Abbiamo litigato tante volte e poi, un giorno, sono andata via e questo vi ha causato un dolore grandissimo. Vorrei dirvi che vi penso tutti i giorni, che durante le notti piango da sola perché vorrei condividere con voi la mia quotidianità. Probabilmente non sono la figlia modello che desiderate ma questa volta vi chiedo di concedermi un minuto del vostro tempo per leggere queste parole.Sono cresciuta e ho intrapreso la mia strada, una strada che non vi piace e che forse non accettate tuttora. L’ho fatto per realizzare i miei sogni e per essere la persona adulta che sono. Sono cresciuta e sono in grado di prendere le decisioni, possono essere sbagliate o giuste ma almeno sono mie. Ho passato la mia adolescenza nell’attività familiare e ho imparato a dare il giusto valore ai soldi. Ho capito che non mi danno felicita’ e che i rapporti umani sono molto piu’ importanti. Ho visto voi lavorare tantissimo per guadagnare di più ma sono stata anche testimone di come i nostri rapporti si siano deteriorati perché non c’era altro posto se non per accumulare ancora di più. Se vi avessi ascoltato avrei sposato un uomo benestante e oggi non sarei qua scrivervi invece ho avuto una bellissima bambina con un ragazzo italiano. Ho perso il vostro sostegno e non immaginate quanto abbia
bisogno di avervi accanto, di avere la vostra approvazione e di sentirvi felici per la donna che sono diventata”

Vi voglio bene

Chen lele

 


Traduzione in Cinese pubblicata su Huarenjie il 17 Nov 2013

https://www.huarenjie.com/thread-2485026-1-1.html

亲爱的爸爸妈妈,我想对你们说。。。

1997年我以家庭名义申请到达意大利。那时我只有9岁。我还记得出发的那一天,姑父姑妈对我说的那些安慰话,“你是个很幸运的小孩,你可以移民到意大利和爸爸妈妈一起住。” ”意大利是个很美的国家,你一定会喜欢的“。不知这些话是为了安慰我,还是安慰他们自己心中的伤痛。那个一手带大的小孩就要走了,那个被给予了无数的爱的小孩,不知何年何月,他们才能再次的拥抱她。在开往上海飞机场的路上,我就开始幻想着我将在意大利的新生活,幻想着在学校和许多朋友一起玩耍,幻想着回到家后把所有的事都说给爸爸妈妈听,就像一个正常的家庭。一切都这么完美,直到我父母在博洛尼亚的饭馆开业之前。家里除了我还有妹妹和弟弟,所以从饭馆开业时我就背上了无数的责任,大多数都是些我年龄范围之外的责任。我得经常随着父母去某些办公室做翻译,而读书已不在是我的青年期的首要任务。我还记得我不能参加朋友的生日会,因为我得在餐厅里帮忙;我不能和朋友一起出去玩,因为我得帮忙;连校游都不能参加,原因还是要帮忙。在学校里我多次不能报道,课都跟不上,某些同学开始欺负我,叫我,“黄脸中国人 “。那些话严重地伤到了我的心,但我没在家里提起过,我看着他们忙着工作,根本没有时间管我。我的青年期就是在办公室里和餐桌边度过的,我嫉妒着那些和我同龄的人的笑容,他们的自由以及他们青年期的正常生活,我也想过和他们一样的生活,但是… 我问过我爸妈很多次,为什么我不能和他们一样,他们一直答复:“因为我们是移民的,和他们不同,我们一旦不工作,就无法生活下去”.我无法理解,这些辛苦的工作和沉重的负担为什么都交给了我,然而,他们没有发觉所有一切都已经深深的刻在了我未来的生活里。有一天,我鼓起勇气跟我父母说:“等我初中毕业以后,我想报名去艺术学校”。我跟他们解释说画画是我的爱好,只有画画才能够完全表达我的心态,可他们却毫不犹豫的回答我:“不可以!”并且反问我是不是也想跟那个画家一样,等到死了以后才出名?(“那个画家”指的是梵高)许多的“不可以 “在我的心中增加了许多的怒气,直到一天我说 “够了! 于是我离开了家,在外独自寻找一个属于我的未来。许多年以后的今天,我想在这里给你们写些心里话。。。亲爱的爸爸妈妈作为女儿,我一直试着去理解你们的所作所为,我非常清楚你们所做的一切都是为我幸福着想。你们一直在这复杂的社会中保护我,为了能够给我一个美好的未来。我们经常会吵架,然后有一天,我离你们而去,这对你们带来了巨大的痛苦。我想对你们说从那天开始,我一直都没有停止过对你们的思念,每晚我都会哭着入眠,因为我希望能够和你们分享我的每一天。我可能不是你们所想像中的那完美的女儿,但这次我请你们给我点时间而用心听我说。我已经长大了,选择了我自己的路,一条你们不喜欢的路,可能直到现在你们依然无法接受。我之所以这样,只是为了追求我的梦想,为了成为现在正在成熟的我。我已经长大了,能够为我自己拿主意,可能是对,也可能是错,不管怎么样是我自己做的决定。我的青年期是在工作中度过的,所以我知道赚是多么辛苦,我也知道它不能给我带来幸福,因为人与人之间的关系才是最重要的。我看到你们为了赚钱所付出的努力,我也见证到就因为这份努力的付出,反而让我们的关系恶化了。如果我一直听你们的,可能现在我会嫁给一位有钱的老公,也不会在这里写什么。可是我嫁给了一个意大利人,并且还有了一个非常漂亮的混血女儿。现在的我失去了你们的依靠, 你们无法想像我是有多么需要你们在我身旁,鼓励我,并且希望今天的我能够让你们感到骄傲我爱你们
陈乐乐

Posted by on 17 Novembre 2013. Filed under Cara mamma e caro papà, vorrei dirvi…, Prima Pagina, Racconti. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

10 Responses to “Cara mamma e caro papà, vorrei dirvi….”

  1. spero davvero che i tuoi genitori capiscano tutti i sacrifici che anche tu hai fatto per loro, vedrai che quel momento arriverà. in bocca al lupo!

  2. Grazie veramente per aver condiviso.
    Fatti forza e cerca di volerti bene, in fin dei conti sei stata coraggiosa e con quel coraggio (che chissa’ darai per scontato ora) farai tante cose stupende.
    Non sta a me dire come ritornare in contatto con i tuoi genitori. Il bello e’ che tu desideri rientrare in contatto con loro. Tieni caro quel desidero, comunque vada. In bocca al lupo!

  3. Ciao Lele,

    ammiro la tua forza e soprattutto il tuo coraggio. Non dev’essere stato facile dover decidere se seguire i propri istinti (interpretati dagli adulti come capricci di ragazza immatura) o assecondare il volere dei tuoi cari (che in fondo non desiderano che il tuo bene, ma che in un altro senso negano la tua identità). Una cara amica mi ha detto una volta di non prendere la strada più facile solo perché è quel che fa meno male agli altri. Il fatto che tu abbia dovuto tagliare i ponti coi tuoi, può essere interpretato come “egoismo”, per chi vede solo il dolore arrecato alla famiglia, ma significa anche spirito d’iniziativa e determinazione nel prendere le redini della tua vita e dargli la direzione che vuoi perché hai capito fin da ragazza che donna avresti voluto essere.
    Ognuno è quello che decide di essere, eppure molte persone ancora vivono identificandosi con quello che l’entourage si aspetta da loro. Perciò stimo moltissimo persone come te che riescono ad uscire dal gregge e prendersi la responsabilità delle proprie azioni! Se veramente vuoi riavvicinarti e riconciliarti con i tuoi genitori, sono sicura che un giorno ce la farai e loro capiranno ed apprezzeranno il tesoro di figlia che hanno. Tanti auguri per la tua bimba ^^

  4. ho letto a meta’ e le lacrime scendevano senza accorgermene. Mi chiedevo se nn stessi scrivendo la mia storia. Stessa infanzia stessa adolescenza.

  5. anche io avevo fatto la tua scelta, me ne ero andata ma per mia fortuna dopo un po’ di tempo sono riuscita ad riconciliarmi con i miei. Alla fine hanno ceduto ed hanno accettato le mie scelte. Ti auguro tante belle cose e un abbraccio alla bimba.

  6. Grazie a tutti per il sostegno,so bene che non sono sola ad aver avuto questa esperienza.

    • Ciao. So che questo tuo post non é molto recente, ma spero che tu riesca a ricevere questo messaggio. Vorrei sapere se potresti lasciarmi un tuo contatto, vorrei tanto chiederti dei consigli, anchio sto affrontando un periodo simile. Grazie

  7. Non vorrei dire parole di troppo pero questa e la vita
    Io sono nato e cresciuto in italia
    Mi sono fatto strada da solo Adesso sono abb benestante
    Cmq il conportamento di andare via da casa non e una cosa tanta matura
    Anche perche sei una donna
    E anche sposarsi avere figli senza 祝福dei genitori parenti io credo che questo non sia
    La felicita che meriti
    Ma ognuno ha il suo sogno e la sua strada

    • Ogni scelta che si decide di prendere nella propria vita non saranno mai facile, tantomeno giuste o sbagliate. Perché ogni passo che facciamo, coninvolgono (anche inconsapevolmente) la vita degli altri. Qui non si tratta di essere uomo o donna, ma semplicemente di essere se stessi.
      Rispetto il tuo pensiero di vita.
      Comunque vorrei precisare che i miei genitori, come anche i miei parenti, erano tutti presenti al mio matrimonio.
      Il matrimonio cinese ormai è diventato un business.
      Un’ultima cosa 家家都有本难念的经. La convivenza tra persone non è mai stata facile, e mai sarà, c’è chi assorbe e chi esplode. Penso solo che se vivere separate ci mette armonia, perché forzare la convivenza?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *