E’ proprio vero che la Cina corre veloce, questo è il momento in cui vuole far vedere che ce la può fare a superare gli altri e ci può arrivare gloriosamente. Solo che magari per le persone come me: orgogliose del proprio Paese Natale, scoprire di non riuscire a starle dietro è veramente doloroso e triste. E’ il caso di parlarne poiché ora in questo momento mi sto riprendendo da una delle mie fatiche più mastodontiche…
Ultimamente per lavoro ho dovuto fare molte trasferte, in primo luogo una settimana in Italia e poi il ritorno alla mia città natale Wenzhou, poi a Shanghai e infine ritorno a Beijing.
Come mezzo di trasporto per le trasferte nazionali la mia azienda ha scelto il dong che 动车, il treno ad alta velocità, orgoglio nazionale, un prodotto interamente cinese, che può arrivare fino ai 300 km/h. Attualmente il biglietto del dong è a volte anche più caro del biglietto aereo se si sceglie la prima classe, ovvero la cuccetta a livello basso, e collega Shanghai con la Capitale in soli 10 ore di viaggio. E se si sceglie di viaggiare di notte, li si passa dormendo nella comodissima cuccetta. Il treno è iper servito, ogni 5 minuti passano spazzini, venditori di bibite e cibi, hostess giovani e belle che non hanno nulla da cui invidiare alle hostess delle compagnie aeree. Ovviamente la pulizia è un must, ormai la Cina vuole anche cercare di abituare i propri cittadini a rispettare l’ambiente circostante e cercare di mantenere un comportamento civile, oltre agli spazzini, ci sono in ogni angolo sacchettini di carta per la spazzatura e ovviamente è severamente vietato sputare.
Bene io da cinese orgogliosa ero veramente felice di prendere questo treno .
Ma in queste bellissime esperienze ho anche faticato molto e sudato sette camicie.
Shanghai – Wenzhou
All’aereoporto di Pudong salgo sul taxi e chiedo al taxista di portarmi alla stazione dei treni. Il taxista mi guarda con gli occhioni e mi dice “Signorina in quale stazione la porto?”. E io mi dico, “mio Dio non lo so”! Gli spiego che devo prendere il dong che per Wenzhou. Il signore gentilmente mi fa: “Allora si trova alla Shanghai South Station, i dong che partono tutti da li!”. Bene io arrivo alla stazione, con mia grande sorpresa e meraviglia è una stazione nuova, bellissima tutta rotonda, pulita ma con i tetti che perdono acqua, va bé si può perdonare un piccolo errore dell’architetto, magari straniero che in Cina ha dato libero sfogo alla propria fantasia senza interrogare un ingegnere. Dopo 4 ore di viaggio. arrivo a Wenzhou scendo e mi trovo in una stazione completamente nuova, penso l’abbiano fatta apposta per questo treno, ci passano solo dong che e l’architettura è anche più meravigliosa di quella di shanghai, un edificio in stile fortezza situato su un’isola naturale circondato dal fiume, per raggiungere la stazione bisogna passare sui ponti. Mi spiegano che lo hanno costruito per impedire che la stazione fosse circondato da persone, ci devono venire solo persone che hanno il biglietto. Già un problema nostro è che siamo veramente in troppi!!! Esco dal treno, seguo le indicazioni per l’uscita e mi ritrovo in una discarica, in quel momento penso “forse ho sbagliato io!”. Chiedo informazioni e un addetto ai lavori mi indica la discarica “Signorina vede li, c’è un passaggio, attraversa la discarica e poi si ritroverà su un ponte poi dopo 10 minuti c’è la stazione dei taxi. Io incredula, mi sono sentita subito male, pioveva a dirotto e io dovevo attraversare tutta la discarica senza l’ombrello con la terra tutta piena di buche munita di due bagagli di cui uno da 25 chili, per uscire da questa meravigliosa costruzione. Il tutto perché il governo di Wenzhou ha voluto utilizzare la stazione anche se non era ancora del tutto ultimata. Così con i miei bagagli non avevo altra scelta che subire.
Wenzhou-Shanghai
Il dong che non aspetta nessuno e non ritarda mai, tranne alla stazione di partenza e all’ultima stazione, nelle stazioni intermedie lascia 1 minuto se è una stazione piccola per salire e scendere e 2 minuti nelle stazioni un po’ più grandi. Bene avevo chiesto alla biglietteria di darmi il biglietto del treno che partiva da Wenzhou e come ultima fermata era Shanghai, poiché portando con me molti bagagli volevo avere il tempo di trasportarli all’interno e invece no, il venditore di biglietti non si comporta da persona, lui è una persona impassibile, che non guarda negli occhi nessuno, non risponde mai alle domande e non chiede mai se non ha capito bene, gli unici gesti suoi sono inserisci dati prendi soldi e stampi il biglietto. Ancora prima che io potessi protestare la folla mi aveva già buttata fuori dallo sportello in quanto avevo già in mano il biglietto di un treno che partiva da Fu Zhou e a Wenzhou si fermava solo per 1 minuto e cominciano a timbrare i biglietti solo 5 minuti prima. Non Importa forse ce la posso fare! Sono una ragazza forte del resto!!!
Bene arrivo alla “waiting room” e aspetto, cerco di mettermi davanti per non fare la fila a timbrare il biglietto e quando arriva il momento mi preparo all’attacco. Cinque minuti prima finalmente timbrano, la fila improvvisamente prende la forma di una mezza sfera, tutti i passeggeri si ammassano all’entrata del gate per entrare prima possibile, io che ero davanti tra uno spintone e l’altro finalmente entro e mi dirigo al binario, finito di attraversare il corridoio scopro che il binario si trova al piano di sotto allora i miei occhi puntano sulle scale mobili. “Oh mio Dio!!! Non sono ancora ultimate!!!” Ci saranno almeno 40 gradini e io ho due bagagli tra cui uno pesa 25 chili, pieno di riviste e materiale dell’azienda! Non fa niente, io ce la posso fare e comincio a trascinare i miei bagagli tra uno scalino all’altro, mentre tutti gli altri mi passano davanti senza nemmeno accorgersi di me e delle mie fatiche, tutti preoccupati di arrivare al dong che al più presto, io stavo veramente soffrendo! Alla fine ce l’ho fatta per un pelo, ma penso di aver perso almeno 2 chili e forse nemmeno in palestra avrei mai allenato così i miei muscoli.
Shanghai – Beijing
Questa volta mi ero preparata bene, si sono mossa per arrivare alla stazione almeno 2 ore prima bella riposata e tranquilla poiché il biglietto che avevo preso aveva come stazione di partenza Shanghai per cui si timbra il biglietto almeno 20 minuti prima e si può salire sul treno subito. Bene arrivo alla stazione Shanghai South Station e mi metto in fila per far controllare le valigie. Dimenticavo di dire che in Cina ovunque vai (metropolitana, stazione treni, musei, località turistiche come piazza Tiananmen, ecc…) ci sono i metal detector che ti fanno il controllo di tutti i tuoi bagagli come nelle dogane dell’aereoporto. Do uno sguardo al tabellone degli orari e non vedo il mio treno. Tranquilla sarà sicuramente un tabellone per destinazioni regionali, allora chiedo a un personale del servizio, questa persona guarda il mio biglietto e impallidisce all’improvviso: “Signorina, prenda la metropolitana e vada subito al Shanghai Station, non è qui è nell’altra stazione!”. Oh my God!!! Ma come??? Il biglietto l’ho preso qui, il bigliettaio non mi ha detto nulla, sul biglietto non c’è scritto la stazione di partenza e il taxista dell’altra volta ha detto che i dong che partono tutti da qui?!?! Ma non ho tempo di protestare, ho 60 minuti e quindi prendo e corro. Un taxi sicuramente non avrebbe fatto in tempo, così con i miei due bagagli, di cui uno da 25 chili, corro, la sfortuna vuole che io dovevo fare 2 scale mobili tutte rotte (quindi a piedi) e fare la fila per il metal detector della metropolitana, per fortuna stavolta il personale della metrò di Shanghai mi ha preso in simpatia e mi ha aiutata con i bagagli e spiegato che in 30 minuti ci arrivo e forse c’è la posso fare! Arrivo alla stazione 10 minuti prima che parta il treno, di cui 5 passati a portare giù i bagagli verso i binari che come al solito sono al piano di sotto e le scale mobili sono inutilizzabili per via di lavori. Maledico il dong che cinese, maledico le sue stazioni, maledico i venditori dei biglietti, maledico i miei bagagli e soprattutto stramaledico le scale mobili rotte e in via di costruzione!!! Maledico tutti…
E ora sono qui in questa cuccetta sotto la coperta con altri 3 passeggeri che non si sono lavate i piedi e puzzano, a scrivere questo promemoria, per ricordare per sempre queste mie braccia indolenzite e queste mie gambe che non sento più.
Un aspetto positivo c’è, forse ho perso altri 2 chili!!!
Qi