non ho la preparazione culturale di cavallo, ma cerco ugualmente di esprimere un qualche mio pensiero (in maniera un po' disordinata...):
- nel parlare di libri c'è anche da ricordare che l'Italia è (purtroppo...) agli ultimi posti fra i paesi OCSE come numero di lettori di libri e persino quotidiani
- sul "provincialismo" della cultura italiana, non posso (purtroppo...) che concordare. Personalmente non sono un intellettuale, leggo un po', ma spesso vengo considerato una persona molto colta... troppo facilmente. La cultura scientifica è a livelli bassissimi. Di quella "umanistica" se ne apprezza la parte roboante, per far bella figura e/o per "fare salotto"
- in base alle mie conoscenze, credo che sia non esatto far risalire molte "innovazioni" alla persia o alla cina, magari sulla base di un confronto per similitudide: se dante ed uno scrittore arabo hanno parlato di un viaggio "mistico", non necessariamente l'uno ha copiato dall'altro (ma non conosco questo problema particolare...)
- in molti casi più che di diritti di primogenitura da assegnare, sottolineerei il continuo e reciproco scambio e la "cooperazione" (magari ottenuta con il metodo del "copia e poi migliora") fra Orienteed Occidente.
- infine: forse sarebbe meglio non esagerare con l'auto-flagellazione
In USA, leader nel mix razziale e nella cultura scientifica (anche se non di massa...), il razzismo e/o il delirio identitario non scherzano...
Ciao a tutti