si ma non mi pare che la politica cinese in tibet sia la stessa. Poi per carità, io non ne so nulla, ma secondo le leggi le minoranze in Cina sono stra-tutelate.
Parlando in generale l'idea di dover "conservare" razze e/o culture non è affatto "naturale", nella storia "razze" e culture sono nate e sono scomparse... Certo non intendo dire che lo sterminio fisico, tipo indiani in america, sia naturale.. ma anche prima che le culture e le "razze" si fondessero è sempre stata una cosa normale, anzi, è successo ad ogni occasione..
Le minoranze in teoria godrebbero di alcune agevolazioni, ma in realtà molte di queste sono disattese nella pratica e la tutela si dimostra soltanto apparente. Subiscono pressioni culturali e economiche fortissime. La leggenda che siano "stra-tutelate" viene colpevolmente diffusa tra la maggioranza han per farle appparire delle ingrate ai loro occhi, bloccando un possibile dialogo reale e costruttivo tra le parti. Se questo dialogo fosse a livello umano e non sempre distorto dalla politica, non saremmo arrivati a questo punto.
Sulla seconda parte del tuo intervento, molto cruda, posso solo dire che in un matrimonio in genere si chiede il consenso di entrambe le parti e che negli ultimi decenni la sensibilità su questi temi è notevolmente aumentata a livello internazionale, ma sicuramente questo già lo sai.
non è uno stare sulle scatole, è paura. Le ragioni sono tante, alcune oggettivamente egoistiche altre meno.
Comunque il Tibet indipendente sarebbe ragionevolmente invaso a livello commerciale da multinazionali e nel giro di un paio di generazioni il loro "salviamo la cultura" ce l'avrebbero in fondo ai piedi..
Siamo stati tutti invasi dalle multinazionali. Preservare la cultura non significa che questa possa modificarsi nel tempo, anche sotto l'effetto di influenze esterne. La cultura è dinamica.