ancora parole di Napolitano con toni ben diversi dalla sinofobia imperante:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/10 ... ref=HREA-1"Il cammino intrapreso dalla Cina sulla via della riforme politiche, del rafforzamento dello stato di diritto, del rispetto dei diritti umani, così come dell'apertura e liberalizzazione dei mercati - ha detto il Capo dello Stato - è di fondamentale importanza per una armoniosa integrazione in un sistema internazionale aperto e per una piena sintonia con l'Europa. Sono profondamente convinto - ha aggiunto - che sia nell'interesse cinese portare avanti, in piena autonomia, questo processo".
Napolitano ha poi esaltato il ruolo centrale della Cina rispetto alla situazione economica globale. "La Cina contemporanea non è da meno" di quei Paesi come Germania, Stati Uniti o Giappone che in passate crisi hanno fatto da traino. Ora, ha osservato il presidente della Repubblica, Cina ed Europa si trovano davanti a sfide comuni ma chiudere gli occhi di fronte ai cambiamenti globali, come l'attribuzione dello status di economia di mercato alla Cina è anacronistico. "Troppo spesso il disegno europeo incontra timidezze, resistenze, miopie, di cui rischiano di fare le spese anche le relazioni con la Cina: viene da pensare all'anacronistica riluttanza a riconoscere la realtà della Cina come economia di mercato", ha detto il Capo dello Stato.