troppo lungo da postare sul sito, glaus (inoltre io le relazioni le faccio "a braccio"), ma é un argomento che ho trattato in modo trasversale in vari degli articoli miei che la Redazione di ASSOCINA ha pubblicato in homepage e si pu? riassumere nel fatto che esiste una differenza abissale (e sottovalutata) fra la concezione del "conflitto" fra "continuità" e "rottura" (storica, culturale e politica) nella cultura e nella Storia cinese ed in quella occidentale.
nella prima tale "conflitto" é dialettico, non contrappositivo, non escludente e comporta che contibnuità e rottura possano non solo coesistere ma intrecciarsi ed alimentarsi a vicenda, nella seconda non
avviene, neppure dopo Hegel.....
ci? ha riflessi di ordine artistico, politico, militare, ideologico, religioso, economico, ecc. e senza tener conto di questa differenza non si capisce nulla della Cina (e dell'Occidente...)....
le ragioni di tale differenza sono storiche e riguardano diversi ambiti:
- quello del ruolo dell'individuo e dello stato;
- quello della rappresentazione artistica e della concezione del paesahhio;
- quello di una lingua ideogrammnatica che viene imparata e letta (al contrario che in Occidente) usando lo stesso emisfero cerebrale che si usa per le emozioni e i suoni della natura e non quello che si usa per la matematica e le operazioni razionali;
- quello della storiografia e dell'archeologia, del valore dell'"originale" e della "copia", del "preservare" e del "rifare", dell'"innovazione" e della "tradizione", della creatività individuale e del modello collettivo.
in molte iniziative a VERSORIENTE (anche quella a cui ha fatto finta di partecipare da latitante vasco....) Marco Meccarelli ed il sottoscritto da anni hanno costruito e costruiscono un itinerario che, intrecciandosi con i contributi degli altri membri di VERSORIENTE (ad esempio sul piano archeologico, artistico, linguistico, della cvomparazione con altre culture asiatiche, ecc.) e di figure come Valentina Pedone, Marco Wong e tanti altri (nella loro specificità ed esperienza), serve appunto a sottolineare i riflessi di quel fenomeno rilevantissimo in diversi ambiti al di là del singolo tema; così abbiamo fatto anche con mostre fotografiche, di manifesti e immagini di opere artistiche di varie epoche della Storia recente cinese (da quella prerivoluzionaria a quella maoiosta all'attuale), con iniziative sul rapporto fra artigianato di talune minoranze e cultura han, con analisi sulla continuità/discontinuità di fondo ed iconografica nei 60 anni della RPC, con analisi sul senso di certi simboli e rituali (il drago, in Cina versus in Occidente, lo zodiaco cinese, il Capodanno Cinese, ecc.), con riflessioni sulle mistificazioni, mitizzazioni e idee stereotipèate occidentali sulla Cina, ecc.
come ti ho detto, glaus, molte di quelle analisi le ritrovi nei miei articoli pubblicati dalla redazione sulla homepage di ASSOCINA, che sono su temi specifici come le iniziative a VERSORIENTE, ma in effetti sono collegati dal "filo rosso" relativo a quel fenomeno rilevantissimo.....