veramente io NON HO scritto che si tratti della diretta applicazione di una tradizione cinese antica, ma ho scritto quel che riporto (e che significa altra cosa....):
"si tratta di una rielaborazione di una antica tradizione cinese che da un lato fa parte dell'universo delle riproduzioni simbolico-rituali (in pietre e/o metalli) di vegetali, frutta, piante, animali, dall'altro ha a che fare con la concezione (riguardante soprattutto le pietre preziose e semipreziose, in primis la giada) secondo la quale il contatto nella cucina fra una pietra ed un cibo fa assumere a quest'ultimo i suoi valorio simbolico-magici."
dal che si evince chiaramente:
- che é una rielaborazione e non una applicazione di una tradizione antica, ma da essa muove i suoi passi;
- che si rifà sempre in forma rielaborativa a riproduzioni di cibi, frutta, piante, ecc. non solo e non tanto in ambito funerario (cosa che invece avviene nelle tradizioni mediterranee antiche) ma in altri ambiti simbolico-rituali.
la tradizione relativa alla cucina di cibi a contatto di pietre preziose e semipreziose riguardava come ho già spiegato soprattutto (ma non solo) la giada; nella tradizione cinese (ma non solo) a ciascuna pietra preziosa e semipreziosa si attribuivano significati simbolici e poteri (ad esempio relativi alla fertilità, alla serenità, al sapere, ecc.) e si credeva che elaborare taluni cibi ponendo quelle pietre a contatto con essi favoriosse il passaggio in quei cibi (dotati a loro volta nella tradizione cinese di significati, valori e poteri simbolici e magici: le uova, i pesci, la frutta, ecc.) di quei poteri.
al tempo stesso si credeva che riprodurre con determinate pietre certi cibi (ovviamente non consumandole.....) come altri elementi viventi (piante, fiori, animali, ecc.) perennizzava il loro valore simbolico-rituale-magico ; un intero universo di oggetti e gioielli cinesi antichi deriva proprio da tale pratica ben nota agli archeologi ed ai sinologi e lo stesso avvenne con terracotte e ceramiche, ripeto, non solo in ambito funerario, a differenza delle culture mediterranee e nilotiche antiche.
ridurre tutto a sola "curiosità" significa banalizzare il senso della cosa, esattamente come se si riducesse a "curiosità" il valore simbolico di certi piatti (di cibi veri...) della cucina cinese, dell'uso cerimoniale del té, degli aquiloni, della danza del dragone, dell'uso dei mortaretti, delle lanterne rosse, delle vasche con le carpe, dei ricami su seta, delle decorazioni in fiori artificiali e molto altro, dimenticandone il valore simbolico-rituale e la sua evoluzione, nonché i rapporti con le concezioni confuciane, taoiste, scianamico-animiste e soprattutto buddiste poi esportate anche in Giappone .
in questi ed altre centinaia di casi c'é invece sempre un rapporto dialettico fra innovazione, rielaborazione e tradizione, fra novità e antichità, fra simbologie esplicite e loro evoluzione, tra significati simbolici e senso commerciale, ecc., che ovviamente pu? essere non esplicito e perfino non completamente noto agli autori quando si tratta di iniziative decontestualizzate, ma che invece resta sempre come trama effettiva di fondo da non ignorare per non credere erroneamente che si tratti solo di "stranezze".....