Riflessioni su razzismo e nazionalismo in Asia - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Riflessioni su razzismo e nazionalismo in Asia  (Letto 3218 volte)

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Alex80

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Riflessioni su razzismo e nazionalismo in Asia
« il: 30 Giugno, 2011, 13:29:34 pm »
Seguendo l'invito di Caocao http://www.associna.com/modules.phpònam ... 288#130288 apro un nuovo thread in cui proseguire la discussione sull'off-topic iniziato nell'altro.

Rispondo quindi a questo post di Cavallo http://www.associna.com/modules.phpònam ... 250#130250 relativamente all'interpretazione di questo articolo del ChinaDaily.
http://www.chinadaily.com.cn/china/2010 ... 445881.htm

Citazione da: "cavallo"
ecco la conferma della tua confusione; tu scrivi ora:
"Quell'articolo esordisce sostenendo che un recente studio pu? rendere falso l'assunto in base al quale esisterebbe un'etnia pura han.
Poi passa a spiegare nel dettaglio i contenuti di tale studio.

Se avesse detto "un recente studio ha fornito un'ulteriore prova sulla falsità della teoria della purezza etnica han", non mi sarebbe sorta nessuna perplessità
."

invece l'articolo dice ben altro che tu (non per malafede, ripeto) non hai assolutamente capito neppure dopo che l'ho evidenziato

ripeto allora:

1) l'articolo inizia affermando:
Han Chinese, long-held as the country's ethnic majority, may turn out to be a false proposition as a latest ethnology finding said its pure-blood people completely vanished into the racial mixes, People.com.cn reported Monday.

il che non corrisponde  a quel che attribuisce la tua paura (infondata) all'articolo ("un recente studio pu? rendere falso l'assunto in base al quale esisterebbe un'etnia pura han"); il termine "pure" sta nella frase appresso e quel che afferma invece l'articolo in apertura é   che l'esistenza stessa della tanto decantata "etnia Han" é UN MITO , cosa che riguarda l'etnia, non la presunta "razza" (etnicismo e razzismo sono cose diverse anche se talora intrecciate...): non hai ancora compreso che l'affermazione apre una possibile dirompente critica alla tradizione etnicizzante (ripeto, niente a che fare col razzismo) cara alla concezione tradizionale "han-centrica" dell'Impero Cinese? ti pare poco e non positivo in campo concettuale, culturale e POLITICO?

Innanzitutto, l'articolo non è un editoriale che riporta il punto di vista della redazione del giornale, altrimenti non ci sarebbe la firma di Zuo Likun. Omologare pertanto il punto di vista del giornale, al punto di vista di Zuo Likun (il quale, comunque, oltre a riportare in breve i risultati della ricerca, non si spreca in ampi personali commenti critici che ci facciano capire se e quanto lui sia d'accordo con i risultati della ricerca), e del ricercatore Xie Xiaodong, sarebbe già di per sè un'operazione logica errata, non fosse che  è improbabile che il ChinaDaily divulgherebbe contenuti che potrebbero essere fortemente in disarmonia con l'ideologia di partito, senza per lo meno confutarli (d'altra parte, anche la stampa occidentale censura e manipola più di quanto crediamo quei contenuti che potrebbero essere in discordanza con l'orientamento politico della testata in questione). Ne consegue, quindi, che possiamo pure considerare i risultati di questo studio perfettamente in linea con il pensiero del PCC, e su questo credo che siamo tutto d'accordo.

Ci? premesso, tu sostieni che io faccio confusione tra "razza" ed "etnia", in realtà chi confonde i due concetti è il ChinaDaily

Citazione
Han Chinese, long-held as the country's ethnic majority, may turn out to be a false proposition as a latest ethnology finding said its pure-blood people completely vanished into the racial mixes, People.com.cn reported Monday.

sostenendo che il mito dell'etnia Han pu? rivelarsi falso (e l'utilizzo del verbo "may" implica una possibilità, non una certezza, ed è proprio questo "may" l'unica cosa che possiamo interpretare come "commento personale " di Zuo Likun, perchè il resto è solo la spiegazione della teoria del ricercatore), in quanto il più recente studio etnologico ha detto che le sue genti di sangue puro sono scomparse in "mescolamenti razziali".
Ovviamente, avrebbe dovuto dire in "mescolamenti etnici", in quanto parlare di "racial mixes", implica l'esistenza di razze.

Non sono quindi io a confondere i termini, è il giornale stesso a farlo, ed io mi limito a prendere atto di ci? che è scritto nero su bianco.
In seguito l'articolo prosegue spiegando il punto di vista di Xie Xiaodong, e cade di nuovo nella stessa confusione concettuale:

Citazione
"The non-existence of pure-blood Han ethnic people resulted from centuries of mass migrations as well as racial integrations," said ethnologist Xie Xiaodong, associate professor with Lanzhou University's Life Science Department.


"La non esistenza di un'etnia di sangue puro Han è risultata da secoli di migrazioni di massa tanto quanto da integrazioni razziali".

Pertanto, come mi sembra di aver inequivocabilmente dimostrato, è l'articolo a confondere costantemente i concetti di etnia e razza, non io, apparendo pertanto scritto in modo scientificamente scorretto, superficiale ed ambiguo.

A sua discolpa, possiamo supporre che la confusione terminologica derivi dal passaggio di traduzione dal cinese all'inglese, ma la cosa resta comunque da dimostrare, e rimane il fatto che le mie perplessità sono legittime, in quanto l'articolo contiene grosse incongruenze terminologiche.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

cavallo

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« Risposta #1 il: 30 Giugno, 2011, 14:04:23 pm »
la confusione che tu registri fra "racial" ed "ethnic" deriva in realtà dall'uso che si fa ancora nell'antropologia e nella genetica di stampo anglosassone e francese di quei 2 termini anche da parte di chi sa perfettamente che le "razze umane" non esistono...ci vorranno secoli per abbandonare quel cattivo uso figlio dell'antropologia del passato che é stato perfino di Levi-Strauss...

del resto é comune trovare anche in scritti certamente antirazzisti "interetnico" usato assieme a "di ogni razza" o "diritti indipendentemente dalla razza", "senza distinzione di razza e colore", che sembrano quindi accettare l'esistenza delle "razze umane" che invece proprio la genetica dimostra definitivamente  falsa (per il semplice motivo, al di là dei "miscugli" che DENTRO ogni cosiddetta "razza", ossia gruppo umano con specifiche caratteristiche esteriori, le variazioni genetiche, a livello genotipico e non a quello fenotipico superficialmente e falsamente caro ai razzisti, sono SUPERIORI a quelle fra le cosiddette "razze"!) dopo che l'antropologia autocriticamente aveva svelato  già 50 anni fa l'asservimento degli studiosi ottocenteschi e dei primi decenni del '900 agli interessi coloniali nel contribuire a costruire quel falso!

quel che conta é però il contenuto dell'articolo che non solo conferma (senza condizionale) alcuni elementi che smontano ogni possibile strumentalizzazione su inesistenti  "razze han" (peraltro mai citate dalla tradizione cinese, si veda il testo di Cammelli...) ma (il che, ripeto é altra cosa ed assai più innovativa nella Cina moderna che aveva aderito al sistema classificatorio etnico occidentale per tramite della sua interpretazione staliniana!!!) ma introduce (in parte col condizionale in parte no) addirittura una rimessa in discussione della possibilità di sostenere con argomenti scientifici (genetici) il MITO (che tale resta se privato di quegli argomenri scientifici!!!) dell'esistenza stessa di una "etnia Han" separabile (e "maggioritaria" nella RPC) dalle cosiddette "minoranze etniche".....

facendo questo, l'autore dell'articolo, lo studioso a cui si riferisce e chi ha  approvato la pubblicazione di quell'articolo si collocano sul piano più avanzato del dibattito antropologico degli ultimi 15 anni, che dopo aver dato per acquisito (escludendo razzisti ed ignoranti) che le "razze umane" non esistono , sta ora cercando di far capire a cvhi usa il concetto di "etnia" che NEPPURE LE ETNIE ESISTONO COME FATTO NATURALE e con riscontri genetici, ma SOLO  come prodotto ARTIFICIALE, ossia culturale, di processi (e su questo Amselle é imprescindibile e va letto...) che determinati gruppi dirigenti in certe epoche e luoghi hanno innescato amplificando o addirittura inventando differenze, pseudotradizioni, pseudo-origini  (come il kilt scozzese, la "romanità" dacica dei Rumeni, la celticità dei "Padani", ecc.), alterando filologie (come nel caso dei "Phenikoi"-"Fenici"), trasformando in "etnie" categorie sociali (come il tragico caso di Hutu e Tutsi in Rwanda), applicando falsamente concetti propri ad altri popoli (come fecero i Portoghesi con il concetto iberocattolico di "limpieza de sangre" in Asia), ecc.

e fra questi processi si colloca anche la produzione in varie fasi storiche e da modelli sia imperiali cinesi che successivamente importati (nazionalismo, etnia, minoranza etnica, ecc.) dall'Occidente e dalle versioni staliniane delle elaborazioni occidentali, della cosiddetta "etnia Han", che quell'articolo ha il coraggio di porre in discussione, con implicazioni enormi per la RPC e la sua politica interna.......

non mi resta che copiare qui i consigli bibliografici già posdtati sull'altro thread:

specificamente sulla CINA e certi concetti nella sua tradizione e modernità:
http://www.einaudi.it/libro/scheda/(isbn)/978880618467/

sull'etnicizzazione in genere, invece,
http://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Loup_Amselle
(che ha scritto il suo testo fondamentale in francia ben 26 anni fa, testo pubblicato in Italiano solo nel 2008 e questo spiega certi ritardi concettuali in Italia!!!):
http://www.tecalibri.info/A/AMSELLE-JL_OPE.htm

sul tema in Italia si sono svolte decine di convegni fra cui:
http://www.bonadonnalibri.it/index.aspx ... LIBRO=1914

interessante anche il più ampio concetto di "invenzione della tradizione", nonché il suo rapporto con nazionalismo e democrazia in Occidente del grande Hobsbwam
http://books.google.com/books/about/L_i ... FEAAAACAAJ

per ultimo (e riconoscendomi pienamente debitore degli studi citati e di altri che per brevità non ho elencato qui...) mi permetto di segnalare che su tale tema (a me niente affatto estraneo...) é stato pubblicato (a Milano) un mio testo nel 2006:
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/ ... ntita_.htm
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Alex80

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« Risposta #2 il: 30 Giugno, 2011, 14:22:20 pm »
L'articolo potrebbe avere lodevoli intenzioni, ma le sue imprecisioni lessicali e l'incipit al condizionale possono contribuire a creare confusione in chi, come me, stava ricercando di avere chiarezza sul punto di vista predominante, negli ambienti accademici cinesi, relativamente al tema da esso trattato.

Ci? che mi importava farti comprendere è da dove erano nate le mie perplessità, e credo finalmente che ci siamo chiariti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

cavallo

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« Risposta #3 il: 30 Giugno, 2011, 14:30:05 pm »
io invece trovo quell'articolo entusiasmante per i motivi che ho spiegato e mi preoccupa semmai che non sia stato riportato e analizzato nelle sue implicazioni relative al dibattito POLITICO-CULTURALE nella RPC dai media italiani, dai tanti "politologi" che dicono di occuparsi di Cina e dai corrispondenti dei media italiani in Cina e dato che era in Inglese non c'era neppure la scusa di non capirlo......

c'é più razzismo nel sottovalutare quell'articolo da parte di quei soggetti (e magari invece dare spazio a balle su truppe romane in Cina o invenzioni turistiche connesse degne di Disneyland....)  che nei deliri di qualche blog razzista asiatico......

e pensare che svolte politiche importanti in Cina sono iniziate spesso con articoli di apparente critica letteraria, artistica o culturale.....ma questo in Occidente si ignora....

prova a riflettere (specie dopo aver letto almeno Amselle, per approfondire certi concetti e Cammelli per conoscere la vera storia di certe concettualizzazioni in Cina) quali conseguenze POLITICHE, SOCIALI, ISTITUZIONALI, CULTURALI porterebbe l'assunzione entro qualche anno in Cina della idea che l'"etnia Han" NON ESISTE, non ha caratteristiche proprie che la distinguano dalle altre "etnie" cinesi!!!!
« Ultima modifica: 30 Giugno, 2011, 14:34:05 pm da cavallo »
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destiny

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« Risposta #4 il: 30 Giugno, 2011, 14:32:51 pm »
Alex, Cavallo non sbaglia su queste cose......

Lo hai frainteso... è evidente!

Non prendertela sul personale, ovviamente!

Siè qua per discutere..non altro!


In armony!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da destiny »

Alex80

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« Risposta #5 il: 30 Giugno, 2011, 14:39:06 pm »
Citazione da: "destiny"
Alex, Cavallo non sbaglia su queste cose......

Lo hai frainteso... è evidente!

Non prendertela sul personale, ovviamente!

Siè qua per discutere..non altro!


In armony!


Mi sembra infatti che stiamo discutendo, non ho mica iniziato una guerra... 8O
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

cavallo

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« Risposta #6 il: 30 Giugno, 2011, 14:43:27 pm »
quoto alex, stiamo discutendo, non sparandoci.....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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destiny

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« Risposta #7 il: 30 Giugno, 2011, 14:46:03 pm »
Citazione
quali conseguenze POLITICHE, SOCIALI, ISTITUZIONALI, CULTURALI porterebbe l'assunzione entro qualche anno in Cina della idea che l'"etnia Han" NON ESISTE


Senza polemizzare, credi sia possibile?

 :-D  :-D
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« Risposta #8 il: 30 Giugno, 2011, 15:00:54 pm »
il discorso si farebbe lungo....e complesso.

cerco di riassumertelo:

"etnicizzare" é una tattica per creare consenso artificiale ma comporta rischi collegati alla crescita del mito dei "diritti delle minoranze etniche" (che é considerato distinto dai veri diritti di TUTTI i cittadini)..... nel caso cinese ad esempio tibetani, uighuri, mongoli, ecc.

possono pertanto perfettamente esistere nel PCC e negli ambienti accademici cinesi ipotesi diverse sull'utilità/possibilità di premere l'acceleratore sulla "etnicizzazione" ovvero al contrario di cominciare a smontare tale argomento forte ma rischioso in prospettiva....

e non é detto (non lo é stato mai nella Storia cinese, come mostra Cammelli) che i difensori della "han-icità" siano tutti "cattivi" e i suoi negatori tutti "buoni"....
ad esempio l'Han-centrismo pu? essere perfino più aperto ed integrativo del "non esiste l'etnia han" e pu? al contrario essere più assimilativo e chiuso...dipende....

comunque in prospettiva si pone la nota questione del soft power della Cina in Asia-Pacifico, e questa questione a mio parere impone una revisione dell'importanza (derivata dalla lettura staliniana di concettin occidentali innestata su concetti imperiali cinesi) del fattore "etnico" (e di quello han in particolare...) nella politica cinese, se ci si rivolge a popoli che difficilmente accetterebbero l'han-centrismo.....

al tempo stesso, é proprio dall'Occidente che ancora una volta cresce l'onda etnicizzante, sia politica ("piccole patrie", identitarismi, comunitarismo, ecc.) che di sfruttamento dell'"etnico" per motivi commerciali, che arriva anche in RPC e nelle comunità cinesi all'estero (basti pensare alla "reinvenzione commerciale" di certo artigianato spesso stravolto, di certi luoghi a scopo turistico, di gastronomie fittizie alla gelato fritto, ecc.) e si é arrivati alla protesta della RPC verso il riconoscimento alla sola Corea da parte dell'UNESCO (massimo vate di quel processo occidentale!) della specificità di certe danze, con la motivazione che...esiste una "minoranza coreana" anche in Cina!!!!

quindi non so cosa avverrà, ma so che quell'articolo dice che qualcosa di importante sta avvenendo in ambiti ufficiali e semiufficiali..... e certo non si tratta di razzismo.....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #9 il: 30 Giugno, 2011, 15:13:31 pm »
Avverrà che Cina e USA entraranno in guerra, ecco cosa avverrà.....

Avverà che sia i primi, sia i secondi tireranno fuori gli instinti più beceri ed il nazionalismo peggiore consegnandoci tutti all'oblio........

Nel frattempo i giapponesi scompariranno dalla faccia della terra, ma si sapeva........fin dall'inizio!

E vissero tutti felici e contenti!

 :-D  :-D
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« Risposta #10 il: 30 Giugno, 2011, 19:07:16 pm »
é una (tremenda) ipotesi possibile, ma non la ritengo la più possibile per varie ragioni:
- la RPC ha bisogno del mercato USA e gli USA hanno ancor più bisogno del sostegno ai loro bond della RPC: farsi direttamente la guerra sarebbe ...sconveniente per entrambi;
- se non si verificheranno (mi auguro) ragioni per una guerra civile (ad esempio su base "etnicizzante" o per scontri politici) per la RPC viene  preventivata una crescita ulteriore, mentre l'economia USA é al collasso e già ha l'affanno a gestire guerricciole come Afghanistan ed Iraq, non avrebbero mai le risorse economiche per una vera guerra contro la RPC (loro principale creditrice....).

semmai mi paere meno improbabile una "guerra per procura di bassa intensità", dove gli USA creino crescenti rensioni fra i vicini della RPC (supportati in armi e intelligence dagli USA) e la RPC per crearle difficoltà e in quel caso ovviamente crescerebbe il nazionalismo cinese....

ma alla lunga vedo assai peggio USA e UE che RPC.....
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« Risposta #11 il: 30 Giugno, 2011, 20:01:51 pm »
Citazione da: "cavallo"
é una (tremenda) ipotesi possibile, ma non la ritengo la più possibile per varie ragioni:
- la RPC ha bisogno del mercato USA e gli USA hanno ancor più bisogno del sostegno ai loro bond della RPC: farsi direttamente la guerra sarebbe ...sconveniente per entrambi;
- se non si verificheranno (mi auguro) ragioni per una guerra civile (ad esempio su base "etnicizzante" o per scontri politici) per la RPC viene  preventivata una crescita ulteriore, mentre l'economia USA é al collasso e già ha l'affanno a gestire guerricciole come Afghanistan ed Iraq, non avrebbero mai le risorse economiche per una vera guerra contro la RPC (loro principale creditrice....).

semmai mi paere meno improbabile una "guerra per procura di bassa intensità", dove gli USA creino crescenti rensioni fra i vicini della RPC (supportati in armi e intelligence dagli USA) e la RPC per crearle difficoltà e in quel caso ovviamente crescerebbe il nazionalismo cinese....

ma alla lunga vedo assai peggio USA e UE che RPC.....


Concordo con questa analisi.
Se Cina e Usa entrassero in guerra, sarebbe l'apocalisse, tanto più che si tratta ambedue di potenze nucleari. Si spera pertanto che prevalga il buon senso, e se non sarà così, ci autocondanneremo all'estizione. In fondo faremmo solo un favore alla Terra se scomparissimo, perchè siamo una specie esageratamente parassita. ^^"

Edit: a proposito di guerra sino-americana...
http://www.comingsoon.it/News_Articoli/ ... /?Key=5896
No comment. :lol:
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« Risposta #12 il: 30 Giugno, 2011, 22:31:47 pm »
UE vs USA...

usiamo le portaerei francesi che si rompono in porto subito dopo la partenza o gli mandiamo l'esercito padano trotesco?
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destiny

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« Risposta #13 il: 01 Luglio, 2011, 11:35:51 am »
Citazione da: "cavallo"
é una (tremenda) ipotesi possibile, ma non la ritengo la più possibile per varie ragioni:
- la RPC ha bisogno del mercato USA e gli USA hanno ancor più bisogno del sostegno ai loro bond della RPC: farsi direttamente la guerra sarebbe ...sconveniente per entrambi;
- se non si verificheranno (mi auguro) ragioni per una guerra civile (ad esempio su base "etnicizzante" o per scontri politici) per la RPC viene  preventivata una crescita ulteriore, mentre l'economia USA é al collasso e già ha l'affanno a gestire guerricciole come Afghanistan ed Iraq, non avrebbero mai le risorse economiche per una vera guerra contro la RPC (loro principale creditrice....).

semmai mi paere meno improbabile una "guerra per procura di bassa intensità", dove gli USA creino crescenti rensioni fra i vicini della RPC (supportati in armi e intelligence dagli USA) e la RPC per crearle difficoltà e in quel caso ovviamente crescerebbe il nazionalismo cinese....

ma alla lunga vedo assai peggio USA e UE che RPC.....


Tu non hai idea del nazionalismo folle che c'è in Cina...

Sono intrisi fino al midollo di questa cieca e suicida ideologia.....

Molti abbracciano con semplicità le sporche e cattive teorie nazi-razziste di quei cattivissimi occidenali facendole proprie.......

Negli USA si sa, mezza amministrazione e filo-nazista!

 :-D  :-D

Sono dei bambini pericolosi da sedare e rinchiudere da qualche parte....
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