la confusione che tu registri fra "racial" ed "ethnic" deriva in realtà dall'uso che
si fa ancora nell'antropologia e nella genetica di stampo anglosassone e francese di quei 2 termini anche da parte di chi sa perfettamente che le "razze umane" non esistono...ci vorranno secoli per abbandonare quel cattivo uso figlio dell'antropologia del passato che é stato perfino di Levi-Strauss...
del resto é comune trovare anche
in scritti certamente antirazzisti "interetnico" usato assieme a "di ogni razza" o "diritti indipendentemente dalla razza", "senza distinzione di razza e colore", che sembrano quindi accettare l'esistenza delle "razze umane" che invece proprio la genetica dimostra definitivamente falsa (per il semplice motivo, al di là dei "miscugli" che DENTRO ogni cosiddetta "razza", ossia
gruppo umano con specifiche caratteristiche esteriori, le variazioni genetiche,
a livello genotipico e non a quello fenotipico superficialmente e falsamente caro ai razzisti, sono SUPERIORI a quelle fra le cosiddette "razze"!) dopo che l'antropologia autocriticamente aveva svelato già 50 anni fa l'asservimento degli studiosi ottocenteschi e dei primi decenni del '900 agli interessi coloniali nel
contribuire a costruire quel falso!
quel che conta é però
il contenuto dell'articolo che non solo conferma (senza condizionale) alcuni elementi che smontano ogni possibile strumentalizzazione su
inesistenti "razze han" (peraltro mai citate dalla tradizione cinese, si veda il testo di Cammelli...) ma (
il che, ripeto é altra cosa ed assai più innovativa nella Cina moderna che aveva aderito al sistema classificatorio etnico occidentale per tramite della sua interpretazione staliniana!!!) ma introduce (in parte col condizionale in parte no) addirittura
una rimessa in discussione della possibilità di sostenere con argomenti scientifici (genetici) il MITO (che tale resta se privato di quegli argomenri scientifici!!!) dell'esistenza stessa di una
"etnia Han" separabile (e "maggioritaria" nella RPC) dalle cosiddette "minoranze etniche".....
facendo questo, l'autore dell'articolo, lo studioso a cui si riferisce e
chi ha approvato la pubblicazione di quell'articolo si collocano sul piano più avanzato del dibattito antropologico degli ultimi 15 anni, che dopo aver dato per acquisito (escludendo razzisti ed ignoranti) che le "razze umane" non esistono , sta ora cercando di far capire a cvhi usa il concetto di "etnia" che NEPPURE LE ETNIE ESISTONO
COME FATTO NATURALE e
con riscontri genetici, ma SOLO come prodotto ARTIFICIALE, ossia culturale, di processi (e su questo Amselle é imprescindibile e va letto...) che determinati gruppi dirigenti in certe epoche e luoghi hanno innescato amplificando o addirittura inventando differenze, pseudotradizioni, pseudo-origini (come il kilt scozzese, la "romanità" dacica dei Rumeni, la celticità dei "Padani", ecc.), alterando filologie (come nel caso dei "Phenikoi"-"Fenici"), trasformando in "etnie" categorie sociali (come il tragico caso di Hutu e Tutsi in Rwanda), applicando falsamente concetti propri ad altri popoli (come fecero i Portoghesi con il concetto iberocattolico di "limpieza de sangre" in Asia), ecc.
e fra questi processi si colloca anche la
produzione in varie fasi storiche e da modelli sia imperiali cinesi che successivamente importati (nazionalismo, etnia, minoranza etnica, ecc.) dall'Occidente e dalle versioni staliniane delle elaborazioni occidentali, della cosiddetta "etnia Han", che quell'articolo ha il coraggio di porre in discussione,
con implicazioni enormi per la RPC e la sua politica interna.......
non mi resta che copiare qui i consigli bibliografici già posdtati sull'altro thread:
specificamente sulla CINA e certi concetti nella sua tradizione e modernità:
http://www.einaudi.it/libro/scheda/(isbn)/978880618467/
sull'etnicizzazione in genere, invece,
http://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Loup_Amselle (che ha scritto il suo testo fondamentale in francia ben 26 anni fa, testo pubblicato in Italiano solo nel 2008 e questo spiega certi ritardi concettuali in Italia!!!):
http://www.tecalibri.info/A/AMSELLE-JL_OPE.htm sul tema in Italia si sono svolte decine di convegni fra cui:
http://www.bonadonnalibri.it/index.aspx ... LIBRO=1914 interessante anche il più ampio concetto di "invenzione della tradizione", nonché il suo rapporto con nazionalismo e democrazia in Occidente del grande Hobsbwam
http://books.google.com/books/about/L_i ... FEAAAACAAJ per ultimo (e riconoscendomi
pienamente debitore degli studi citati e di altri che per brevità non ho elencato qui...) mi permetto di segnalare che su tale tema (a me niente affatto estraneo...) é stato pubblicato (a Milano) un mio testo nel 2006:
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/ ... ntita_.htm