Ciao a tutti,
voglio rendervi partecipi di alcune perplessità nei confronti delle testate giornalistiche italiane e capire se possiamo muoverci insieme per risolvere il problema.
Prendo d'esempio il Corriere della Sera perchè è il quotidiano che solitamente leggo, ma credo se ne possano prendere in analisi molti altri.
Ogni volta che leggo articoli inerenti alla Cina o legati al popolo cinese, noto che sono presentati con una certa superficialità e poi commentati dai lettori (nella versione online del Corriere) in maniera il più della volte offensiva.
Sinceramente, al di là che mi sento direttamente coinvolto perchè sposato con una ragazza cinese e vivo in Cina, sono stanco della maleducazione e dell'ignoranza con cui vengono trattati alcuni temi. Talvolta i toni usati sono addirittura razzisti.
La cosa che ancor più mi fà arrabbiare è la superficialità e la mancanza di oggettività con cui le testate giornalistiche trattano le notizie.
Nel caso del Corriere mi verrebbe voglia di querelarli e credo che ci siano le basi per farlo...
Alcuni articoli d'esempio:
http://www.corriere.it/cronache/12_settembre_27/cina-schiacciato-rullo_074bb14c-0887-11e2-b109-0c446f94a4e2.shtmlhttp://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_settembre_20/incendio-monza-capannone-nube-fumo-brucia-2111904681758.shtmlAlcuni commenti dei lettori:
"Quel paese che ci rifornisce di tutto, possibilmente roba scadente o dannosa, ma a bassissimo prezzo che mette fuori mercato qualsiasi altro produttore, il paese dove i diritti umani non esistono, che sta cancellando il Tibet e la sua cultura, che inquina e avvelena il mondo con i suoi scarichi privi di alcun controllo, che sta distruggendo le nostre economie con i suoi prodotti confezionati rispettando nessuna norma (ma stoltamente fa parte del WTO), che a Tienanmen ammazza studenti come mosche, che schiaccia un manifestante con un rullo compressore. A questa Cina noi diciamo sempre di si, come avere partecipato alle olimpadi, perché ormai è diventato davvero quel drago con il quale non si può che scendere a compromessi. Questa (e ovviamente molto altro) è la Cina."
