ripeto il mio consiglio di non ampliare troppo la gamma di TIPOLOGIE di prodotti offerti e semmai:
- avere più prodotti dello stesso tipo di diversa caratteristica e livello di prezzo (spiegandone promozionalmente le differenze);
- avere prodotti collegabili tra loro e "guidati" dai "testimonials";
per il ginseng, si può offrire sia le fiale, sia il ginseng in radice, sia il liquore al ginseng (vari prezzi), sia le caramelle al ginseng, sia le tisane al ginseng, ecc. come fanno 2 supermarkets cinesi all'Esquilino a Roma (ma che non lo valorizzano adeguatamente);
che il "pomelo" sia di nicchia é comprensibile perchè non é molto noto (lo stesso avveniva all'inizio coi kiwi che venivano dalla Nuova Zelanda) ma ha grandi potenzialità di essere promosso il suo valore immateriale
per le salse per i ravioli, a parte l'ovvia soja, la salsa sichuan, la guilin e simili, conviene che ti fai consigliare da un ristoratore cinese, anche per poterne descrivere ai clinti le differenze; ci sono, come credo sai, marche che offrono tutta una gamma di salse differenti (io conosco a Roma quelle della LEE KUM KEE); le paste secche (soprattutto di riso ma anche di grano) non le vedrei come prodotto testimonial mentre vedo meglio i tanti tipi di ravioli surgelati (a cui collegare concettualmente e promozionalmente anche i contenitori in bambù ideali per farli al vapore, le wok, le bacchette, le stoviglie cinesi, nella solita logica a cui ho fatto cenno...)