Un cinese che viene in Italia non aspira ad essere come un Italiano, e neanche un Italiano in Cina aspira ad essere come un cinese. Casomai vogliono scegliere la propria vita senza essere discriminati, integrarsi nella realtà locale se lo vogliono e se non lo vogliono tenere i propri usi, costumi e tradizioni.
Per Glaus: non è esatto dire che non ci sono immigrati in Cina, tu avrai vissuto la situazione degli espatriati in Cina, ma esistono anche gli immigrati per esempio dalla Corea del Nord, Russia ed altri paesi, e non manodopera qualificata
Io ho vissuto nel nord-est della Cina e lì vi erano molti immigrati irregolari dalla Corea del Nord, trovavi le immigrate russe e così via, con situazioni ben diverse dagli espatriati delle ditte occidentali.
Ma comunque, non vi erano procedure procedure diverse nei confronti degli stranieri dei diversi paesi. Quando per esempio io Italiano mi sono sbagliato col visto e sono rimasto più del limite previsto senza avere fatto l'estensione del visto, sono andato nell'ufficio stranieri, ho fatto la fila insieme ad un nord-coreano, ho pagato una multa, e dopo un'ora ero fuori.
L'extracomunitario a cui scade il permesso di soggiorno in Italia, se è ligio alla legge, va qualche mese prima a perdere le giornate all'ufficio stranieri, lascia il suo permesso di soggiorno per qualche mese per il disbrigo della pratica, periodo durante il quale sei in una terra di nessuno e durante il quale hai difficoltà a fare qualsiasi pratica perchè sei in uno status limbo (per esempio se lasci il paese rischi di non potervi manco più rientrare), se invece sbadato stai oltre il periodo previsto rischi il foglio di via e l'espatrio coatto e comunque la criminalizzazione.
Ed in questo chiaro è chiaro l'intento del legislatore e delle istituzioni di rendere la vita difficile agli immigrati in Italia, ed assecondare quella parte della società italiana che vede negli stranieri una minaccia tralasciando di considerare il ruolo che questi hanno in Italia.