che ne pensate di religione? - Generale - Associna Forum

Autore Topic: che ne pensate di religione?  (Letto 3534 volte)

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Alexia

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che ne pensate di religione?
« il: 26 Giugno, 2006, 16:36:19 pm »
in Cina l'educazione religiosa è quello dell'ateismo. i giovani dicono che sono atei, ma ci sono anche tante persone dicono che sono buddisti. ma molto spesso io vedo tanti giovani confondono la religione con superstizioso. e hanno una diffidenza di altre religioni. e voi che conceto avete su Religione? credente o no, che ne farete quando vi chiedono di partecipare un incontro organizzato dai gruppi religiosi?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

ireneadler

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Re: che ne pensate di religione?
« Risposta #1 il: 26 Giugno, 2006, 19:31:35 pm »
Visto che la Cina possiede 56 etnie diverse era difficile mettere una religione di Stato unica. Che i ragazzi capiscono male il buddismo è normale, dato che in Cina il buddismo è considerata una religione politeista che è ben lontano dal concetto iniziale di buddha. Essere atei in Cina è l'unica soluzione per non avere tormenti di fede.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

stafilo

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« Risposta #2 il: 26 Giugno, 2006, 20:42:56 pm »
La religione esprime il rapporto tra una persona ed il senso della propria esistenza , anzi il rapporto tra la persona ed il Mistero che riempie l'esistenza. E le domande : Chi sono ? Da dove vengo ? Dove vado ? La vita ha un senso ? sono comuni a tutti gli uomini.
Allora la questione secondo me è questa : che diritto ha uno Stato (ateo o teocratico, non importa) di interferire nel cammino personale di una persona ? Secondo me assolutamente nessuno. Quindi condanno decisamente la posizione del governo cinese su questo punto. Anzi, secondo me la Cina darà veramente il meglio di se stessa quando la religione vedrà finalmente riconosciuto il suo importante ruolo nella crescita della società.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da stafilo »

Manuel

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« Risposta #3 il: 27 Giugno, 2006, 01:46:28 am »
Citazione da: "stafilo"
La religione esprime il rapporto tra una persona ed il senso della propria esistenza , anzi il rapporto tra la persona ed il Mistero che riempie l'esistenza. E le domande : Chi sono ? Da dove vengo ? Dove vado ? La vita ha un senso ? sono comuni a tutti gli uomini.
Allora la questione secondo me è questa : che diritto ha uno Stato (ateo o teocratico, non importa) di interferire nel cammino personale di una persona ? Secondo me assolutamente nessuno. Quindi condanno decisamente la posizione del governo cinese su questo punto. Anzi, secondo me la Cina darà veramente il meglio di se stessa quando la religione vedrà finalmente riconosciuto il suo importante ruolo nella crescita della società.


Concordo pienamente con le tue parole.
La morale laica di cui si parla tanto anche in occidente dai laici soprattuto da quelli anti Cristiani, non esiste ma è pura utopia. La religione se non finisce in fondamentalismo è il motore di sviluppo di una società migliore perchè getta le fondamenta per il rispetto e l'amore tra le persone. Purtroppo il fondamentalismo sposta la religione sul lato opposto generando odio in contrapposizione con la sua vera essenza.
La mia opinione è che senza morale ( e quindi senza religione) l'umanità è destinata all' auto annientamento. Per contro anche l'ultra religiosità non porta buoni frutti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Manuel »
Manuel 卷毛

cilex

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« Risposta #4 il: 27 Giugno, 2006, 09:28:54 am »
io penso, che proprio perchè la religione è una cosa strettamente personale, che lo stato debba essere ateo......; è  una cosa tua personale e come tale deve essere un percorso tuo!!!
il potere religioso e temporale devono essere ben distinti.... ci? che in Italia non avviene.... il problema principale dell'italia è il vaticano... purtroppo!!!

Dicono che chi ha una religione, abbia un cuore più puro.
io vedo solo lotte di chi identifica la propria la migliore.......

Uno stato deve tenersi fuori, dal sporcarsi le mani per queste cose.

in uno stato con tante etnie ed una razza, pensate che una religiione non porti a guerre e ribellioni interne????? La religione fa fare cose, che in un momento normale della tua esistenza non faresti, sia nel positivo che nel negativo!!! :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

Alexia

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religione e cultura
« Risposta #5 il: 27 Giugno, 2006, 10:14:40 am »
io non meterei tutti quati elementi politici nel conceto di religione. secondo me, la religione ha suo origine antico, viene tradizionalmente ereditato da un popolo, x me conoscere la religione o le credenze mitologiche di un paese vuole dire conoscere la cultura di questo paese. e conoscendo una cultura riesco integrarmi meglio e di sapere dare dei rispetti agli altri.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

Manuel

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« Risposta #6 il: 27 Giugno, 2006, 11:02:38 am »
Citazione da: "cilex"
io penso, che proprio perchè la religione è una cosa strettamente personale, che lo stato debba essere ateo......; è  una cosa tua personale e come tale deve essere un percorso tuo!!!
il potere religioso e temporale devono essere ben distinti.... ci? che in Italia non avviene.... il problema principale dell'italia è il vaticano... purtroppo!!!

Dicono che chi ha una religione, abbia un cuore più puro.
io vedo solo lotte di chi identifica la propria la migliore.......

Uno stato deve tenersi fuori, dal sporcarsi le mani per queste cose.

in uno stato con tante etnie ed una razza, pensate che una religiione non porti a guerre e ribellioni interne????? La religione fa fare cose, che in un momento normale della tua esistenza non faresti, sia nel positivo che nel negativo!!! :wink:


Dare contro il Vaticano è stata e sarà sempre l' atteggiamento preferito di molta gente.Anch'io non concordo con molte posizioni del Vaticano. Resta il fatto che chi conosce la parola di Dio e abbia letto almeno in parte il Vangelo o conosca perlomeno superficialmente la vita di Gesù, anche se non crede pu? rendersi conto che i problemi legati alla religione, mi riferisco a quella Cristiana in particolare, derivano dagli uomini (anche e sopratutto preti)  e dalla loro interpretazione a volte rovesciata e contradditoria rispetto all' insegnamento di Cristo. Il Cristiano che conosce il vero messaggio di Cristo, sa che la sua fede non deve portare a guerre ma al conrario a un messaggio di Amore totale. Molti sono morti martiri per questo. Gesù stesso è stato ammazzato perchè la società dell' epoca lo vedeva come un dissidente e un probabile pericolo per il potere. In realtà è che l'amore vero contrasta sempre con le volontà di potere di cui uno stato è sempre portatore. Per questo motivo il Vaticano è contradditorio perchè si fa portavoce del messaggio di Cristo e nello stesso tempo esercita un potere. Nello stesso tempo non mi pare che la situazione italiana e quella degli stati a religione Cristiana sia peggiore di quella con stato a fondamentalismo Islamico oppure di quelli Atei. Anzi, i diritti umani sono senz'altro più cari ai Cristiani più di chiunque altro.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Manuel »
Manuel 卷毛

stafilo

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« Risposta #7 il: 27 Giugno, 2006, 11:22:58 am »
Citazione da: cilex
io penso, che proprio perchè la religione è una cosa strettamente personale, che lo stato debba essere ateo......; è  una cosa tua personale e come tale deve essere un percorso tuo!!!
il potere religioso e temporale devono essere ben distinti.... ci? che in Italia non avviene.... il problema principale dell'italia è il vaticano... purtroppo!!!

Dicono che chi ha una religione, abbia un cuore più puro.
io vedo solo lotte di chi identifica la propria la migliore.......

Uno stato deve tenersi fuori, dal sporcarsi le mani per queste cose.



Però cilex penso che dicendo così cadi in contraddizione, e mi spiego : quando dici che uno stato deve essere ateo come fai a dire poi che potere religioso e temporale devono essere distinti e che uno stato deve tenersi fuori ? Forse intendi ateo nel senso che non deve essere confessionale ed allora posso essere d'accordo, ma attenzione che "distinzione" non vuole dire "esclusione o censura" dell'altro aspetto. Potere temporale e religioso possono e secondo me devono convivere ciascuno nel suo ambito. Se uno stato "pretende" l'ateismo allora non ci siamo più : diventa a sua volta confessionale (sarebbe uguale se uno stato pretendesse la fede : è assurdo !)
Il problema secondo me è che la propria posizione esistenziale non deve diventare ideologica , ovvero di chiusura.
Io, che sono cattolico, posso essere un buon cittadino e , se entrassi in politica , partecipare al bene ed alla costruzione della Nazione dove vivo assieme ad altre impostazioni culturali politiche e religiose. L'unica condizione è secondo me amare, avere a cuore la vita propria ed altrui. La diversità dell'altro la ritengo una ricchezza, non mi fa problema lavorare con chiunque sia una persona di buona volontà.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da stafilo »

glaus

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« Risposta #8 il: 27 Giugno, 2006, 15:32:48 pm »
I concetti morali possono essere svincolati dalla religione, come nel caso di alcuni sistemi filosofici cinesi.
I cinesi sono un popolo molto religioso, superstizioso (anche da noi non si scherza :-D ) il cui rapporto con il sacro è stato messo a dura prova a partire dal '49.
Il fatto che vi siano 56 minoranza etniche non influisce sull'assenza di una religione di stato in Cina, come dimostrato dalle diverse religioni adottate nel corso della storia dell'impero.

Per le esperienze che ho avuto, non ho notato diffidenza nei cinesi nei confronti delle altre religioni, bensì molta confusione, nonostante nelle librerie sia possibile trovare la letteratura più disparata in materia.
Non pochi mi hanno chiesto, terribilemente incuriositi, se Gesù avesse davvero sposato Maddalena o perché il Codice Da Vinci stava facendo così scalpore in Italia (e non solo).
Per non parlare di una cameriera di un bar a  Pechino che mi ha chiesto se gesù fosse il fratello di Romolo e Remo e fosse stato allattato da una lupa............

Stafilo, la Cina spesso interviene con forza sui movimenti religiosi non approvati dal governo perché fin dal 185 d.C., quando cioé avvenne la rivolta dei Turbanti Gialli, una "setta" taoista, le ribellioni contro lo Stato sono sempre state organizzate e condotte da sette e movimenti religiosi (come quelle delle Cinque staie di riso contro i Mongoli).
Quindi, quando si forma una setta, il governo fiuta subito il pericolo di ribellioni, il malcontento si canalizza rapidamente e quando gli aderenti diventano centinaia di migliaia fino a..... milioni allora c'è da preoccuparsi.
Tutto questo per dire che i movimenti religiosi sono sempre stati tollerati a condizioni che non ostacolassero le decisioni dell'impero (prima) o dello Stato (poi).

Per Alexia: le credenze religiose hanno forti legami con la sfera politica e pubblica poiché non si limitano solo al mero discorso teologico, bensì intrecciano legami fortissimi tra l'umano e il divino e tra gli stessi esseri umani; ma ci? significa doversi misurare anche con le istituzioni, con i rappresentanti del potere e, a volte, con la politica economica di un Paese.

Per ci? che riguarda il Vaticano.... non è che è di moda prenderlo di mira, è che molta gente (e io sono fra questi) non tollera le ingerenze nella politica italiana.

Citazione da: "Manuel"
Anzi, i diritti umani sono senz'altro più cari ai Cristiani più di chiunque altro.

Intendi più di qualsiasi altro esponente di altre religioni/filosofie? Il concetto di "diritti umani" è nato in occidente, non è un valore universale, quindi non sorprende che siano i cristiani a difenderlo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

stafilo

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« Risposta #9 il: 28 Giugno, 2006, 00:05:25 am »
Citazione da: glaus


Stafilo, la Cina spesso interviene con forza sui movimenti religiosi non approvati dal governo perché fin dal 185 d.C., quando cioé avvenne la rivolta dei Turbanti Gialli, una "setta" taoista, le ribellioni contro lo Stato sono sempre state organizzate e condotte da sette e movimenti religiosi (come quelle delle Cinque staie di riso contro i Mongoli).
Quindi, quando si forma una setta, il governo fiuta subito il pericolo di ribellioni, il malcontento si canalizza rapidamente e quando gli aderenti diventano centinaia di migliaia fino a..... milioni allora c'è da preoccuparsi.
Tutto questo per dire che i movimenti religiosi sono sempre stati tollerati a condizioni che non ostacolassero le decisioni dell'impero (prima) o dello Stato (poi).

Ma scusa glaus, c'è una bella differenza tra l'Impero Cinese ed uno Stato che si fonda su una ideologia monolitica (peraltro una ideologia , il comunismo, nata in Europa) che vuole controllare le coscienze. Io non conosco bene la storia degli Imperi Cinesi, ma mi risulta che questi seppero favorire arte, cultura e quant'altro. Conosco però la storia dell'Europa, e si seppe sempre distinguere fra religione e sette pseudo-religiose o politiche che mettevano in pericolo la società. L'attuale Governo cinese è ultimamente figlio di una ideologia simile quindi come tipologia ad una setta e quindi sono convinto che è per questo che fa fatica ad aprirsi alla religione.

"Per ci? che riguarda il Vaticano.... non è che è di moda prenderlo di mira, è che molta gente (e io sono fra questi) non tollera le ingerenze nella politica italiana."

Riguardo alle ingerenze : ma allora tutto è ingerenza o condizionamento. La stampa, la televisione, la scuola, il cinema. La politica è e deve essere al servizio della società, delle sue esigenze. Ma comunque è sempre un "dopo", è una conseguenza. La politica DEVE subire le ingerenze dei cittadini perchè è uno strumento e non un fine.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da stafilo »

glaus

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« Risposta #10 il: 28 Giugno, 2006, 03:58:37 am »
Citazione da: "stafilo"
Riguardo alle ingerenze : ma allora tutto è ingerenza o condizionamento. La stampa, la televisione, la scuola, il cinema. La politica è e deve essere al servizio della società, delle sue esigenze. Ma comunque è sempre un "dopo", è una conseguenza. La politica DEVE subire le ingerenze dei cittadini perchè è uno strumento e non un fine.

E' vero, ma una cosa è la partecipazione dei cittadini, un'altra è l'intromissione di uno Stato (se ad esempio gli Stati Uniti interferissero sulle decisioni politiche dell'Italia in molti si troverebbero contrari a un simile atteggiamento).

L'impero cinese ha sempre favorito l'arte e la cultura così come ha cancellato forme di espressioni artistiche eccezionali. Nulla di strano, succede in ogni epoca e non solo in Cina.
Ho fatto un excursus storico per cercare di far capire come storicamente (leggi: da sempre) i movimenti di rivolta sono sempre stati incarnati da fenomeni religiosi di massa (ci? che potremmo chiamare "sette"), un modo questo mantenutosi nei secoli.
L'impero ha favorito lo sviluppo delle religioni, così come ha inferto loro dei colpi quasi mortali nel momento in cui interferivano con la politica imperiale (come la grande proscrizine del buddhismo in epoca Tang, 845 d.C.).
Ora, è vero che adesso l'impero non esiste più, però è anche veo che certi modi di manifestare il proprio dissenso si sono mantenuti, soprattutto quello religioso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

stafilo

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« Risposta #11 il: 28 Giugno, 2006, 14:41:08 pm »
Sintetizzando, mi pare che il "nocciolo" della questione sia il concetto di interferenza . Allora, parlando del Vaticano, tu dicevi glaus, "sarebbe come se gli Stati Uniti...etc" : beh , a questo proposito mi viene da dire "Dio avesse voluto che sulla guerra in Iraq il Vaticano avesse interferito di più di quanto non lo abbiano fatto (concretamente) gli Stati Uniti !!".
Ma poi scusa : non esiste l'ONU (dove il Vaticano è solo "osservatore") ? E lì gli stati membri non interferiscono ogni giorno tra di loro ? (soprattutto "certi" stati nei confronti di quelli che politicamente e militarmente non valgono un piffero).
Insomma, c'è interferenza e c'è interferenza se permetti. Io posso dirti : "Non mangiare troppo che ingrassi, amico mio" perchè ho un reale interesse al tuo bene. Ma posso anche dire "Guarda di non mangiare troppo sennò vengo lì e ti riempio di botte perchè non sopporto i tipi grassi" ! Beh questo secondo tipo di interferenza è prepotente ed inaccettabile.
In via di principio io considero l'interferenza uno strumento : come ogni strumento è all'inizio sempre neutro (nè buono nè cattivo). Tutto dipende da chi lo usa.

P.S. : per "stemperare" la discussione una battuta. Speriamo che nella prossima partita con l'Ucraina non interferisca la sfiga !  :twisted:
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glaus

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« Risposta #12 il: 28 Giugno, 2006, 23:52:25 pm »
Certo che interferiscono gli Stati membri dell'ONU (spesso quando non dovrebbero), ma sta di fatto che ogni volta che il Vaticano si intromentte su, per esempio, aborto, pacs, laicità, crocifissi, etc, la cosa mi infastidisce perché non sono decisioni e problemi di sua competenza.
Poi i singoli cittadini hanno i loro principi morali e su questi non ho nulla da dire.
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stafilo

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« Risposta #13 il: 29 Giugno, 2006, 12:07:38 pm »
Non è questione di "competenza" . E' questione di formulare dei giudizi (pienamente legittimi). Indipendentemente da come uno la pensa secondo te è più interferente e fastidioso che , per esempio, si DECIDA a Bruxelles all' Unione Europea senza chiedere il permesso a nessuno su tutto e di tutto (dalla lunghezza che devono avere le banane alla possibilità di fare esperimenti sugli embrioni umani) o che (altro esempio) alla Domenica il Papa denunci (ma senza avere nessun potere decisionale) che in Darfur decine di migliaia di persone sono a rischio di morte per fame e guerra ?
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