I salari cinesi aumentano - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: I salari cinesi aumentano  (Letto 5251 volte)

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chinese

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I salari cinesi aumentano
« il: 29 Agosto, 2006, 14:07:32 pm »
Citazione da: "repubblica.it"
Il primo settembre in tutta la provincia del Guangdong - la regione industrializzata che ha per capitale Canton, nel Sud della Cina - per decisione delle autorità il salario minimo legale aumenta del 20%. Anche a Pechino e Tianjin i minimi salgono con percentuali a due cifre. A Shanghai che già aveva i salari più alti della Cina scatta un aumento per legge del 9%. In alcune zone e settori industriali in pieno boom scarseggia la manodopera qualificata e i salari reali salgono ancora di più dei minimi legali

I salari cinesi crescono: il governo ha deciso di aumentare il salario minimo legale, di percentuali a due cifre. Si tratta di una svolta fondamentale, che avrà ripercussioni su tutto il mondo economico.
Un aumento dei salari cinesi non farà altro che rendere meno competitivi i prodotti cinesi. La stima di quanto saranno meno competitivi è ancora incerto, ma le previsioni dicono che l'impatto sarà grande.
A un primo giudizio sembrerebbe una cosa positiva per l'economia italiana, ma in realtà non è affatto così per diversi motivi:

Citazione
Primo: in questi anni la Cina vendendoci i suoi prodotti ci ha anche esportato "dis-inflazione". Offrendo bassi prezzi ai consumatori europei e americani, Pechino ha agevolato il mestiere delle nostre banche centrali: lo "sconto cinese" su computer, telefonini, abiti e scarpe ha tenuto bassa la nostra inflazione ben più di quanto avrebbero potuto fare le autorità monetarie manovrando i tassi d'interesse. In tutta l'Europa, per esempio, dal 1996 al 2005 l'inflazione importata è stata inferiore del 2% all'anno di quel che sarebbe stata senza il "made in China".
La seconda caratteristica singolare di questa globalizzazione è che da anni la Cina finanzia generosamente gli Stati Uniti perché investe in Buoni del Tesoro Usa i suoi immensi attivi commerciali. Anche qui non ci sono precedenti storici. In quel primo esperimento di globalizzazione che ebbe luogo nell'Ottocento quando l'Impero britannico era la superpotenza industriale e militare del momento, fu Londra a finanziare i paesi emergenti, non il contrario. Oggi la banca centrale cinese ha le più ricche riserve valutarie del mondo, mille miliardi di dollari, ed investendole negli Stati Uniti ha tenuto a galla finora la crescita americana.


Nell'immediato la conseguenza principale sarà un aumento del costo dei prodotti made in China (che non hanno alternative). Sarà il consumatore occidentale a perderci, mentre le industrie non ne beneficeranno, perchè ormai la produzione in alcuni settori,come tessile, informatica, si è stabilizzata in Cina.

Insomma, coloro che speravano in un aumento dei prezzi dei prodotti cinesi per trarne dei benefici saranno delusi: la conseguenza principale sarà, invece, un aumento dell'inflazione in Occidente. Ci? dimostra che chi trae maggiori benefici dal basso costo dei prodotti cinesi è il consumatore occidentale, non i cinesi. Sarebbe l'ora che certe crociate (anacronistiche) contro il made in China, condotte richiedendo a gran voce dazi e misure simili, terminassero.
Nel complesso il "made in China" fa bene all'economia occidentale!!!!

citazioni tratte da http://www.repubblica.it/2006/08/sezion ... pendi.html
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinese »

BlackPepper

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« Risposta #1 il: 29 Agosto, 2006, 16:37:56 pm »
Interessante considerazione.

Sarebbe stato carino se l'avessi proposto come articolo da pubblicare sulla home page!  :D

Io sono d'accordo con te. La gente comune ha sicuramente tratto molti vantaggi dai bassi prezzi cinesi. Ricordo che quando andavo a scuola solo per comprare lo stretto necessario si spendeva una fortuna, adesso è tutta un'altra storia!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
Sorridi sempre anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c´è la tristezza di non saper sorridere. - J.M.

babo

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« Risposta #2 il: 29 Agosto, 2006, 19:49:18 pm »
Citazione
Anche qui non ci sono precedenti storici. In quel primo esperimento di globalizzazione che ebbe luogo nell'Ottocento quando l'Impero britannico era la superpotenza industriale e militare del momento


Precisazione inutile, ma la prima vera globalizzazione si ha già nella seconda metà del '500 con l'espansione europea nelle Americhe e l'arrivo di spagnoli e portoghesi in Asia Or.
Rampini va bene che ora sei il guru italiano sulla Cina, scrivi libri e appari in tutte le trasmissioni ma almeno aprili sti benedetti  libri di storia, no?
Infine che si decidano sulla Cina, prima è una grande opportunità, poi un gran pericolo, poi ancora fa concorrenza sleale con i prezzi troppo bassi e infine se questi vengono rialzati ne soffriamo tutti.....   :(
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

dalang

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« Risposta #3 il: 30 Agosto, 2006, 13:53:43 pm »
Ciao,

i salari crescono ma... il costo della vita?
Voglio dire, durante il governo Berlusclown i salari sono aumentati ma l'inflazione di più e quindi abbiamo avuto più soldi in busta paga ma abbiamo pagato molto di più per le solite cose.
Perché fanno gli articoli dicendo solo mezze verità?

Sul "pericolo Cina" si possono fare miliardi di esempi. Il più carino di tutti è questo (per me): dazio sulle calzature in pelle. La UE dice di si ma sono fuori le scarpe da bambino sino al numero 37 e quelle con contenuti tecnici... eh già, altrimenti chi riuscirebbe a far pagare il dazio a Nike, Adidas, Puma, Reebok, Chicco, Primigi, Kickers e via camminando?

Quando riavremo l'industria in mano a capitalisti veri (cioè persone con i soldi in banca e non i debiti ma quotati in borsa) e banche serie, allora forse (e sottolineo "forse") potremo fare qualcosa ma di sicuro NON potremo fare concorrenza alla Cina.

Marco
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dalang »

aron

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« Risposta #4 il: 30 Agosto, 2006, 18:59:34 pm »
PER UNA STUPIDA LEGGE DI ELLA STATISTICA, 1。300。000。000 HA MOLTE PIU POSSIBILITA DI SUCCESSO CHE 60。0000。000 DI PERSONE。
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

Anam

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« Risposta #5 il: 31 Agosto, 2006, 00:53:52 am »
gran bell' argomento
credo che il vero problema dell' UE sia il fatto che se verranno (o sono stati) alzati i salari le industrie europee, e occidentali in genere, non riusciranno a sfruttare milioni di operai a basso costo, le autorità occidentali si lamentano dell'assenza di protezione per la classe operaia cinese ma ci speculano sopra  :vom:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Anam »

silvia

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« Risposta #6 il: 01 Settembre, 2006, 20:02:28 pm »
era ora vediamo se è vero pero', o succede solo in alcune regioni e non in tutte.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

onenemon

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« Risposta #7 il: 01 Settembre, 2006, 23:52:51 pm »
SPERO CHE l'aumeto del salario legale si traduca nel reale.... che sempre la tappa più dificile di una legge(imposto)... sopratutto in un paese cosi grande..

se sarà un fato reale la popolazione dei lavoratori ne beneficierà...elevando la qualità della vità generale e diminuirà le tensioni sociali(che in cina sono molto alti anche se non sentiamo sui giornali perche sono spesso censulati!!!)

"la  stabilità sociale è la base della crescità economica"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da onenemon »
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