Uhm.... proviamo a rimettere in carreggiata il topic.....
La domanda di Aron e' giusta, e provo a rispondere:
Come gia' accennato in altro topic, io reputo che fondamentalmente il problema degli italiani non e' ignoranza o razzismo ma più semplicemente la dimenticanza di una parte fondamentale della propria storia, nella fattispecie quando eravamo noi gli emigranti; difatti noto una maggiore comprensione degli immigrati e delle loro problematiche da parte delle persone di mezza eta' o anziane, che appunto si ricordano i tempi passati, quando emigravamo in Germania, Belgio o nelle Americhe. E inoltre, anche se sembra una generalizzazione (ed in effetti lo e') il benessere e l' opulenza ottunde la mentalita' di base degli Italiani, che e' quella di essere un Popolo aperto agli altri Popoli e Culture; Nel corso dei secoli molte popolazioni straniere hanno invaso l' Italia, e oggi non e' che esiste un "italiano" geneticamente, in quanto in essi circola sangue Longobardo, Vichingo, Saraceno, Francese, Spagnolo, Tedesco ecc. ecc.
Per quanto riguarda il lato Cinese del problema, be' qui sono costretto a generalizzare in quanto lo studio mio dell' etnia cinese in Italia e' agli inizi, ma una mia impressione di base e' che i Cinesi in Italia siano alquanto riservati e chiusi in se', cosa ben distante dall' espansivita' tipica di noi Italiani specie nel Meridione, e questo IMHO non agevola la comunicazione.
Per l' integrazione, specie della seconda Generazione, secondo me la cosa importante e' il comprendere e rispettare le culture reciproche e soprattutto per i Cinesi di seconda generazione, raggiungere un equilibrio interiore tra il proprio essere Cinese e Italiano. E' una cosa che conosco bene personalmente pur essendo Italiano, in quanto i miei genitori sono di religioni diverse (sono per un quarto Ebreo) e non e' stato facile per me e mia sorella trovare un equilibrio tra l' Ebraismo e il Cattolicesimo, e devo dire che la mia famiglia ha grossi problemi al suo interno per questo conflitto di fedi e culture.
Saluti,
Dott. Piergiorgio.