"Milano violenta" - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: "Milano violenta"  (Letto 3642 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

ulissefg

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 278
    • Mostra profilo
"Milano violenta"
« il: 09 Febbraio, 2007, 15:39:28 pm »
Ci tengo subito a precisare che il titolo del topic non è un attacco alla città di Milano (me ne guarderei bene), ma solo una citazione che riprende il titolo di un film italiano anni '70.
Faccio riferimento agli episodi di violenza contro cinesi che, vuoi accidentalmente vuoi con premeditazione, hanno visto di recente protagonista il capoluogo lombardo negli ultimissimi tempi.
Ad esempio, è di oggi la notizia di una banda di ragazzi italiani tra i 14 ed i 17 anni che hanno aggredito un gruppetto di ragazzi cinesi loro coetanei, semplicemente per il fatto che questi ultimi si trovavano a transitare nella "loro zona". Un paio di settimane fa' quel ristoratore ha malmenato a sangue quel quattordicenne cinese per futili motivi...
Ma uso questo come punto di partenza per un ben più vasto discorso:
al di là del fatto che questi episodi abbiano visto come attori principali italiani contro cinesi; al di là del fatto che il teatro sia stato la città di Milano...il discorso è: cosa sta succedendo? La gente ha perso di vista il valore della vita umana?
E , mi chiedo retoricamente, la cosa più preoccupante: questi adolescenti sempre più protagonisti di episodi di violenze, bullismo, aggressioni (penso anche ai fatti di Catania) non sono il campanello di allarme di un qualcosa che non va?

Cosa ne pensate di quest'ondata di violenza? E' solo legato al fatto che oggi c'è più informazione e quindi queste cose vengono più a galla, ma ci son sempre state; oppure la nostra società sta cambiando? E quali potrebbero esserne le cause?

Ho come l'impressione che la società in cui viviamo ci stia desensibilizzando, con vari mezzi (mediatici e non) alla violenza ed alla morte.

Il dibattito è aperto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ulissefg »

Usas

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 350
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #1 il: 09 Febbraio, 2007, 19:04:03 pm »
E' chiaro che ci sia qualcosa che non va. Basti pensare che anche solo in ambiente scolastico gli episodi di bullismo e di violenza si verificano quotidianamente, non necessariamente nei riguardi di stranieri. Purtroppo è vero, i ragazzi in età evolutiva oggi sono bombardati dai media, la cui fruizione è lasciata alla loro capacità di discernimento, senza che i genitori o chi per loro si facciano carico dell'onere di supervisionare. Ne consegue l'adesione a modelli di comportamento proposti da reality, films e quant'altro a dir poco diseducativi.
Per non parlare poi del fatto che bambini e ragazzini hanno l'impatto con immagini violente e poco rispettose (a volte anche degli adulti) che non sanno codificare emozionalmente. Ne consegue una sorta di appiattimento emotivo per cui non riescono poi a distinguere ci? che è bene da ci? che non lo è, ci? che è giusto da ci? che è sbagliato e così via.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Usas »

ChinaHxC

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 963
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #2 il: 09 Febbraio, 2007, 21:18:47 pm »
si vabbè i soliti discorsi, secondo me c'è solo più informazione e gnè gnè gnè anche, dato che negli anni 90 era così ugualmente, oggi gira di più la droga l'alcool e le tecnologie inutili, episodi del genere non sono nè aumentati nè diminuiti, anzi un tempo a ste cose dovevi imparà a sopravvivere ora troppi cellulari con fotocamera e il resto fanno abbaiare i soliti quattro sociologi, bah..
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ChinaHxC »
Solitudo punk hardcore.

ulissefg

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 278
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #3 il: 09 Febbraio, 2007, 22:48:01 pm »
Eppure io credo che qualcosa sia cambiato: parlo per me, almeno.

Una decina di anni fa la morte mi faceva paura. L'idea che qualcuno potesse uccidere qualcun'altro non mi avrebbe fatto dormire la notte. Vedevo i servizi sulla Guerra del Golfo, le bombe che cascavano, le immagini dei feriti, e provavo un senso di inquietudine.

Oggi, sarà che per il lavoro/studio che mi ritrovo a fare con la morte mi ci confronto ogni giorno; sarà che le TV ci bombardano con notizie di omicidi, vittime di guerra ed altre forme di violenza, con i loro bollettini di morti e feriti; ma quelle stesse notizie che 10 anni fa mi turbavano oggi rientrano in una routine che non mi consente di percepirle emotivamente. Con questo, non dico che troverei normale prendere una sega circolare ed andare a fare a pezzi il mio vicino di casa...Però una notizia del genere, non mi tocca più come prima. Come se, alla fine, tutto ci? sia diventato di "normale amministrazione".
E' come se ci avessi "fatto il callo". E non è normale.

Non voglio fare il sociologo, perchè non lo sono. Non accuso Tarantino (che, tra l'altro considero un genio) ne i video-games (con i quali son cresciuto, insieme ai libri, alla musica ed allo sport). Ho avuto dei genitori che mi hanno seguito, pur lasciandomi sempre molta libertà d'azione ed autonomia di pensiero fin da adolescente.

Forse si parla troppo di morte. Troppo di violenza. In servizi di 2-3 minuti, che fanno sparire la persona, riducendola ad un numero, ad una circostanza di morte, ad un fatto di cronaca. E facendocela percepire, alla lunga, srvizio dopo servizio, esclusivamente come tale. Come se la vita e la morte, alla fine dei conti, fossero cose che non ci riguardassero...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ulissefg »

cilex

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 4.468
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #4 il: 10 Febbraio, 2007, 14:46:21 pm »
io penso che sia normale, non ricordi le biricchinate che facevi tu, nella tua adolescenza verso i vecchietti e gli zingari???
a volte si cresce cosi in fretta che ci dimentichiamo quanto male abbiamo fatto al mondo, forse prima erano colpiti razze diverse, adesso che è colpita la tua razza; temi per la tua vita, forse perchè ti sei fatta una posizione. di solito la morte fa paura se hai qualcosa da perdere; altrimenti vivi come se il tuo destino è già stato scritto e se devi prenderle domani od oggi non importa se a dartele sia italiano o cinese tanto fanno male comunque :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

chinagirl

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • *
  • Post: 843
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #5 il: 10 Febbraio, 2007, 21:11:28 pm »
è vero, il presentimento è quello che le cose stiano peggiorando...ultimamente il 70% delle volte nei locali a milano si finisce a botte...e sembra per cose sempre più insignificanti...mha...forse è un impressione causato dalla maggiore diffusione di notizie....o forse...è solo perchè essendo cresciuta in un paesino, la città di milano mi sembra più caotico di quanto è....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinagirl »
??ama e lasciati amare??...MoulinRouge

ChinaHxC

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 963
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #6 il: 11 Febbraio, 2007, 00:17:03 am »
Citazione da: "ulissefg"
Eppure io credo che qualcosa sia cambiato: parlo per me, almeno.

Una decina di anni fa la morte mi faceva paura. L'idea che qualcuno potesse uccidere qualcun'altro non mi avrebbe fatto dormire la notte. Vedevo i servizi sulla Guerra del Golfo, le bombe che cascavano, le immagini dei feriti, e provavo un senso di inquietudine.

Oggi, sarà che per il lavoro/studio che mi ritrovo a fare con la morte mi ci confronto ogni giorno; sarà che le TV ci bombardano con notizie di omicidi, vittime di guerra ed altre forme di violenza, con i loro bollettini di morti e feriti; ma quelle stesse notizie che 10 anni fa mi turbavano oggi rientrano in una routine che non mi consente di percepirle emotivamente. Con questo, non dico che troverei normale prendere una sega circolare ed andare a fare a pezzi il mio vicino di casa...Però una notizia del genere, non mi tocca più come prima. Come se, alla fine, tutto ci? sia diventato di "normale amministrazione".
E' come se ci avessi "fatto il callo". E non è normale.

Non voglio fare il sociologo, perchè non lo sono. Non accuso Tarantino (che, tra l'altro considero un genio) ne i video-games (con i quali son cresciuto, insieme ai libri, alla musica ed allo sport). Ho avuto dei genitori che mi hanno seguito, pur lasciandomi sempre molta libertà d'azione ed autonomia di pensiero fin da adolescente.

Forse si parla troppo di morte. Troppo di violenza. In servizi di 2-3 minuti, che fanno sparire la persona, riducendola ad un numero, ad una circostanza di morte, ad un fatto di cronaca. E facendocela percepire, alla lunga, srvizio dopo servizio, esclusivamente come tale. Come se la vita e la morte, alla fine dei conti, fossero cose che non ci riguardassero...


Condivido molto. LA informazione fatta male porta a questo. Io da piccolo non avevo una paura fottuta di morire, anzi era buffo e forse ovvio cio' che fluttuava nella mia testolina riguardo malattie morte e incidenti, per me esisteva una specie di equilibrio cosmico, un film vitale, cioe' quando stavo male andavo dal dottore mi curava e finiva li, non capivo perche' si sentiva spesso dire quello e' morto, pensavo che l'unica cosa che ti potesse stroncare fosse il cancro, crescendo mi sono reso conto(giustamente) che basta un nulla per morire, che non sempre il medico funziona, che riescono a capire che malattia hai, che se non sei tu a muoverti in tempo spesso finisce male....
vabbe' un po' off topic, ma quello che hai scritto mi ha dato da pensare. GH
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ChinaHxC »
Solitudo punk hardcore.

ulissefg

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 278
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #7 il: 12 Febbraio, 2007, 17:35:19 pm »
Citazione da: "cilex"
io penso che sia normale, non ricordi le biricchinate che facevi tu, nella tua adolescenza verso i vecchietti e gli zingari???


Biricchinate dirette a vecchietti e zingari?!?
Cilex, raccontaci un po' della tua infanzia...  :-D

Scherzi a parte, sono partito con la cronaca di Milano, ma il discorso che volevo approfondire era quello portato più avanti...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ulissefg »

linlin

  • Socio di Associna
  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • *
  • Post: 381
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #8 il: 15 Febbraio, 2007, 18:54:06 pm »
Citazione da: "chinagirl"
ultimamente il 70% delle volte nei locali a milano si finisce a botte...
 8O  8O  70% di cosa? vuoi dire che ad ogni sera in un locale su sette c'è una rissa?

oggi facilmente si vede la morte, che sia al cinema o alla tv puoi vedere cadaveri (interi o a pezzi), la nostra stessa fantasia impallidisce di fronte a tutti questi effetti speciali.
cose un pò di sangue, o qualche botta di fronte a tutto questo?!
credo che tutto questo flusso di violenza ci desensibilizzi, non siamo piu ingrado di capire tra realta e finzione... proviamo piu emozione davanti allo schermo che agli atti di violenza reali.

tutto questo colpisce più i giovani, ragazzi adolescenti, che sono cresciuti in tutto questo...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da linlin »
In ogni donna fa capolino una bambina che cocciutamente vuole rimanere tale.

ulissefg

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 278
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #9 il: 15 Febbraio, 2007, 22:16:30 pm »
Come avrai potuto capire, anche io credo che le cose stiano così...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ulissefg »

ShaoYan

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • *
  • Post: 1.694
    • Mostra profilo
    • http://qiyan09.wordpress.com/
(Nessun oggetto)
« Risposta #10 il: 16 Febbraio, 2007, 01:33:02 am »
Molti filosofi confuciani affermavano che la violenza è innata in ogni essere vivente così come la bontà d'animo.
Come lo YING e lo YANG ogni elemento ha in se anche una piccola parte del proprio opposto, sta a noi bilanciare il tutto, attraverso lo studio, la disciplina, il contenimento del proprio lato oscuro, la riflessione, i riti, l'auto-regolazione... per arrivare a creare una società armoniosa abbiamo bisogno di valori, di ordine, di disciplina...

Un tempo la società era basata sui valori, che potevano essere religiosi o razionali.

Oggi non ci sono più i valori di una volta, la scienza ha svelato troppi segreti, non si riesce più credere nel futuro ne tanto meno che le cose cambieranno.

Non c'è più speranza, non c'è più impegno dai giovani.
E noi esseri umani così ci lasciamo abbattere dal nulla...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »