E' in fase di definizione la nuova legge sull'immigrazione, la cosidetta legge Amato-Ferrero.
Tale legge prevede vari punti:
(in breve)
- superamento dei CPT (luoghi simili alle carceri dove vengono collocati sia stranieri criminali che quelli sprovisti del permesso di soggiorno magari perchè scaduto. Ovvero la loro riduzione e il loro uso soltanto a coloro che devono essere espulsi e non collaborano nella loro identificazione.
- permessi per badanti e colf anche altre le quote previsti ogni 3 anni.
- possibilità semplificata per i manager, studenti, lavoratori specializzatti di ottenere permessi di soggiorn o
- quote triennali modificabili dal governo in corrispondenza della necessita della manodopera di stranieri nelle aziende italiane
- liste di collocamento (per lavorare in Italia) nei vari consolati italiani sparsi nel mondo. Privilegeranno quelli con titoli di studio migliori.
- Sponsor, ovvero un invito di qualcuno che consenta di far ottenere il permesso di soggiorno (c'era una versione più attenuata nella legislazione precedente alla Bossi-Fini). Sono previsti tre tipologie. Sponsor dagli enti (pubblici, associazioni riconosciuti), sponsor da un cittadino italiano (con adeguati requisiti economici) e il cosidetto autosponsor (stranieri che dimostrano particolari requisiti economici). Questo punto sarà sicuramente quello più discusso e credo che sia è effettivamente discutibile.
Lo scopo principale è di prosciugare la clandestinità che porta spesso su strade criminose e comunque irregolari (certo una persona che non ha il permesso, anche volendo, non pu? fare a meno del lavoro a nero) in modo coordinato alle esigenze dello stato italiano.
Il mio aspicio è che i criminali vengato trattati come tali (italiani o stranieri che siano) mentre gli stranieri devono essere distinti da costoro. Questo oggi non è possibile, sia per i media e per l'azione di alcune forze politiche che per come vengono trattati gli stranieri in generale, che hanno sempre a che fare con forze dell'ordine (per aggiornare i documenti) e strutture similari a galere (cpt) dove non possono accedere nessun associazione e nessun giornalista.