integrazione VS Multietnicità....... - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: integrazione VS Multietnicità.......  (Letto 2992 volte)

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cilex

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integrazione VS Multietnicità.......
« il: 07 Maggio, 2007, 20:14:09 pm »
come scritto in un articolo, pubblicato sul sito di associna, le due piu grandi metodi di integrazione europei non hanno retto... sono esplose... adesso nessuno osa piu parlare di questo termine, hanno capito che l'integrazione non è il sistema giusto per assimilare ci? che è diverso!!! non puoi far diventare una mela in pera... se sono nati diversi difficile che diventino uguali...... un nuovo principio sta venendo a galla... e tutti ne parlano e ne pensano come qualcosa che potrebbe essere la nuova linea di pensiero per tenere buoni questi ciittadini di classe "altra" (non metto ne nobles ne plebea, perchè indica di minore importanza, invece potrebbe essere anche di maggiore importanza) come della serie i diversamente abili..... che termine schifoso.... che ne pensate della multietnicità????? società multietnica... tutti termini che fanno pensare a rasserenare gli animi, e nello sfondo qualcosa che non cambierà niente perchè le persone che c'erano ieri ci sono anche domani,.....percui...non cambierà una mazza.... il viaggio di mosè nel deserto ci ha fatto capire tutto... quante generazioni per cambiare quelle persone... che nonostante la libertà non avevano capito una mazza....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

ShaoYan

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« Risposta #1 il: 07 Maggio, 2007, 22:39:20 pm »
Società multietnica significa armonica convivenza di pluralità diverse in un unico territorio. Secondo me è più adeguato della parola integrazione.
Io sono per la società multietnica!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

anatra82

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« Risposta #2 il: 07 Maggio, 2007, 23:14:12 pm »
La società multietnica è il modello di società proposta dal Canada gia da una decina di anni.

In alcune città dell'ontario e del quebec hanno istituito comunità diverse in quartieri diversi, quindi tutti vivono separatamente e stanno sperimentando questa convivenza di quartieri diversi nella stessa città.[/quote]
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da anatra82 »

cavallo

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no alle identità cristallizzate
« Risposta #3 il: 08 Maggio, 2007, 07:46:26 am »
Penso che "società multietnica" e "integrazione" sono due modi diversi per non affrontare la vera questione. Entrambi, infatti, partono dall'errato presupposto che esistano identità pure ed immutabili e che, ad esempio, si possa distinguere una identità culturale ( ed etnica) di singoli gruppi migranti da quella presunta "italiana" (o "francese", o "tedesca") o, nel caso canadese, dalle identità di altre comunità di migranti.
Così facendo non si tiene VOLUTAMENTE conto dei seguenti fenomeni essenziali:
1) ogni cultura "nazionale" (italiana, cinese, francese, indiana, ecc.) é il risultato di amalgama ed unificazione (spesso violentissima e basata sulla distruzione di culture specifiche) più recente (Francia e soprattutto Italia) o meno recente (Giappone e Cina) di culture regionali diverse, anche con migrazioni interne che hanno spesso affrontato gli stessi problemi (ad esempio i Meridionali nel Nord Italia) di quelle internazionali ed intercontinentali e generato apporti significativi e mutamenti;
2) l'idea stessa di "cultura nazionale" é recentissima, storicamente, dato che il concetto di "nazione" (ben diverso da quello di "regno" o "impero")  é figlio della borghesia  che trionfa nella Rivoluzione Francese del 1789; parlare di "nazioni" prima di tale periodo é improprio, quindi le "tradizioni nazionali" riferite a secoli passati sono un non-senso e le "comunità" basate su tale tradizioni sono artificiali: nulla di male ma si deve esserne coscienti;
3) tutte le culture e le etnie, in diversa misura, sono figlie di miscugli e rielaborazioni di elementi regionali autoctoni, movimenti di popolazione (migrazioni, deportazioni, esili), scambi materiali ed immateriali, mode, influssi (commerciali, per invasione, per dominazione diretta o indiretta, ecc.) , che hanno mescolato elementi originari di varie aree lontanissime dalla propria (ad esempio in Italia il té e l'uso dei mortaretti cinesi, le percussioni e le maschere africane, la patata ed il cacao americani, gli strumenti a corda e il rosario islamici mediorientali e poi le mode spagnole, francesi, inglesi, orientaleggianti ed infine USA) e si evolvono nel tempo (anche in ci? che viene detto "tradizionale"; ad esempio la pizza col pomodoro, "tradizione italiana" non esisteva nel XVI secolo ed il "tradizionale" caffé italiano deriva dall'Etiopia per tramite arabo e turco)
per cui é sbagliato fissarle in entità cristallizzate da far convivere nella "multietnicità" (modello canadese) o da obbligare ad assimilarsi a quella dominante (modello francese);
4) ci sono poi infiniti casi di "multi-identità esplicita" (una "multi-identità implicita" riguarda in effetti ciascuno/a di noi, visto che ognuno ha contemporaneamente diverse appartenenze : ad una nazionalità di nascita, ad una cultura familiare, ad un sistema educativo istituzionalizzato, ad una tifoseria spotiva, ad un gruppo definito da una moda, ad un orientamento sessuale, talora ad una ideologia politica o religiosa, ecc.): coppie "miste"  e loro figli, seconde e terze generazioni di migranti, "convertiti" in termini religiosi (ad esempio: Italiani convertiti all'Islam ma educati prima come cattolici), gruppi sub-culturali e conro-culturali (spesso internazionali) in seno ad una cultura dominante (ad esempio i rappers, i rasta, gli skinheads, in passato i beatniks, gli hippies, i freaks, etc.).
Inoltre "etnia", concetto usatissimo dagli antropologi per comodità, é termne ambiguo e anch'esso capace di coprire complessità enormi in ermini di aree, di caratteristiche e di evoluzione storica, figlo di mescolanze profonde e che non corrisponde affatto a culture omogenee (pensiamo ai casi italiano e francese: di quali "etnie" stiamo parlando??????)
Credo che "multietnicità" e meglio ancora "muliculturalismo" si possa usare per comodità, ma avendo coscienza che la cosa migliore e più importante non é come ci si rapporta agli "altri" che sono in qualche modo "diversi da noi" ma come si riconosce l'esistenza dell'"altro" (culturale, etnico, di orientamento sessuale, ecc.) IN NOI STESSI, ridefinendo PRIMA DI TUTTO cosa significa "io" e "noi" in termini aperti, flessibili, evolutivi e non per questo negatori delle "tradizioni" e su questa base ridefinendo poi il rapporto con le altre identità.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

babo

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« Risposta #4 il: 12 Maggio, 2007, 20:05:24 pm »
Citazione da: "ShaoYan"
Società multietnica significa armonica convivenza di pluralità diverse in un unico territorio. Secondo me è più adeguato della parola integrazione.
Io sono per la società multietnica!

La vorresti anche in Cina?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

ireneadler

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« Risposta #5 il: 12 Maggio, 2007, 20:44:25 pm »
Citazione da: "babo"
La vorresti anche in Cina?


La Cina non era già multietnica?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

babo

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« Risposta #6 il: 13 Maggio, 2007, 01:11:51 am »
Citazione da: "ireneadler"
Citazione da: "babo"
La vorresti anche in Cina?

La Cina non era già multietnica?


Sì certo, scusa non mi sono spegiato bene...
intendevo avere nelle città cinesi numerose comunità di stranieri (non della RPC), ognuna che rivendica il diritto ai propri usi e costumi, molto diversi da quelli cinesi.
Sarebbe interessante vedere la reazione dei cinesi no?
Pensa se la Cina, diventata grande potenza economica, iniziasse ad attrarre molti degli immigrati che ora vengono in europa tipo: arabi,africani,indiani,pakistani,cingalesi, filippini,sudamericani  ecc e perchè no anche gli stessi europei in cerca di nuove opportunità di lavoro.
La formazione di quartieri multi o mono etnici, i problemi di integrazione, la nascita delle 2g...
E' solo un ipotesi remota  ma la trovo interessante  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

ireneadler

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« Risposta #7 il: 13 Maggio, 2007, 15:55:30 pm »
Sulla divisione di quartieri etnici, non era già avvenuta dopo la caduta dell'impero?
Già la popolazione odierna è così alta, pensa con gli immigrati, poverelli dove andranno ad abitare. :(
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

babo

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« Risposta #8 il: 15 Maggio, 2007, 17:25:19 pm »
Citazione da: "ireneadler"
Già la popolazione odierna è così alta, pensa con gli immigrati, poverelli dove andranno ad abitare. :(


Già vedo che hai individuato un problema, e non da poco se a Roma recentemente è arrivata una delegazione ONU pe discutere dell'emergenza alloggiativa...
però ti piacerebbe o no?
se ti è indifferente tanto il mondo va così, oppure sei contraria ad una possibile immigrazione in Cina. Se per esempio la Cina diventasse come il Canada multietnico di cui parlava Anatra, per te sarebbe un'evoluzione positiva o negativa?
i cinesi potrebbero accettare uno scenario del genere?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

ireneadler

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« Risposta #9 il: 15 Maggio, 2007, 20:44:14 pm »
A mio parere, la Cina non accetterebbe mai la divisione in quartieri etnici, perche' nella storia della Cina e' gia capitato parecchie volte che stando in un luogo e abitandolo per molto tempo gli stranieri ne hanno preso il comando per poi chiamare quel luogo "casa loro".
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。