Le botole coi medici asportatori di organi nei negozi cinesi - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Le botole coi medici asportatori di organi nei negozi cinesi  (Letto 8439 volte)

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Idra

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Le botole coi medici asportatori di organi nei negozi cinesi
« il: 13 Marzo, 2007, 03:57:19 am »
Su http://www.mondoacolori.rai.it è possibile vedere un bel video su una leggenda metropolitana che c'è almeno da 20 anni.

La leggenda vuole che una ragazza italiana sia entrato in un negozio cinese e non sia più uscita. Si ritiene che sia caduta in una botola in una stanza sotterranea dove fantomatici dottori cinesi avrebbero asportato gli organi della ragazza per il mercato clandestino.

Ovviamente, per la famosa proprietà transitiva, molti scommetterebbero che se i cinesi fanno certe cose negative (come dottori abusivi), perchè non dovrebbero fare anche ci?.
Se poi sono anche acculturati richiamerebbero ci? che dice Sherlock Holmes: "escluso l’impossibile, quello che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità".
Per altro c'è anche da considerare che la mente tende spesso a usare la fantasia per colmare ci? che non comprende o di cui ha timore.

La puntata è del 09/03/2007 intitolato Leggende Metropolitane, buona visione.
« Ultima modifica: 13 Marzo, 2007, 19:15:40 pm da Idra »

Alexia

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« Risposta #1 il: 13 Marzo, 2007, 14:56:50 pm »
la vendita degli organi umani è nella mentalità dei cinesi, anche molto forte! l'idea di donare gli organi è quasi sconosciuta, ma l'idea della vendita inceve è profondamente radicata nella mentalità cinese.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

kenny

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« Risposta #2 il: 13 Marzo, 2007, 16:09:23 pm »
un'ottimo bussines. domani scavo una buca al negozio.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

Alexia

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« Risposta #3 il: 13 Marzo, 2007, 19:23:33 pm »
ma ti viene costare troppo di scavare il negozio.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

ShaoYan

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« Risposta #4 il: 13 Marzo, 2007, 23:50:14 pm »
Il problema è simile al fatto che tutti pensino che i cinesi riciclino il permesso di soggiorno dopo la morte di una persona e occultino poi il cadavere sciogliendolo nell'acido, per questo non ci sono funerali cinesi.

Inoltre molti pensano che ci sia una banda o agenzia segreta per l'occultamento di cadaveri pagati a peso d'oro dalla comunità cinese.

Ma quest'ultima della ragazza italiana scomparsa, mi sembra davvero ridicola.

Cmq la vendita degli organi in Cina: lo Stato è il primo fornitore mondiale, vendendo gli organi dei condannati a morte senza il loro o dei famigliari consensi. I migliori clienti di questi sono i Giapponesi.

Non so se ridere o piangere.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

kenny

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« Risposta #5 il: 13 Marzo, 2007, 23:57:21 pm »
O_o--
ecco perche' in cina ti danno la pena capitale pure se pargheggi in divieto di sosta...
perche' ci so i giapponesi che pagano bene.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

mei

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« Risposta #6 il: 18 Maggio, 2007, 23:56:33 pm »
l'ho vista pure io quella puntata mi è sembrato cosi ridicolo ke manko ci ho fatto caso...e ho pure quasi dimenticato.... il fatto è ke mi sembra c'era pure un ragzzo ke diceva ke la sua ragazza sia caduta il quella fantomatica botola.......mi sembra si riferisca ad un negozio nelle marche vero??
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da mei »
mei

cavallo

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« Risposta #7 il: 19 Maggio, 2007, 08:20:35 am »
chi vive in Italia da pochi anni (e anche chi non vive a Roma) non conosce l'origine di questa leggenda metropolitana che é un interessante esempio dei pregiudizi razzisti contro gli immigrati asiatici in genere.
Infatti, all'inizio degli anni '70 a Roma una famiglia ricca libanese aprì i primi negozi "etnici", prima vicino il Pantheon, poi su Via del Corso, vicino Piazza Colonna. Si chiamavano Molayem e quello fu il nome del negozio, che poi divenne invece (quello di ia del Corso)"Babilonia": veneva oggettistica, bigiotteria e abbigliamento (fra cui camicie batik).
Ebbene, é proprio in riferimento a quel negozio che nacque la leggenda della botola, collegata allora al mercato delle schiave bianche per i bordelli mediorientali! La cosa venne poi estesa ad altri negozi simili, cioé di Arabi, in altre parti d'Italia, ma con meno scalpore.
Quando i proprietari avviarono una politica di vetrine molto aggressive, con scene (veri e propri diorama) che mimavano fatti di cronaca, film dell'orrore, ecc. che rese famosissimo il negozio di Via del Corso (l'altro aveva intanto cambiato nome e tipo di merce, vendendo americanate e usato: esiste tuttora), inserirono questa leggenda metropolitana nelle loro stesse vetrine, facendone un elemento di marketing orrorifico che ne annullò gli effetti negativi.
La leggenda così scomparve (non serviva più ed era diventata  controproducente) e venne poi riusata contro i Cinesi.
In un Paese come l'Italia, che fino ai primi decenni del XX secolo (ben prima delle leggi razziali fasciste!) ha visto gente pubblicare libri in cui si sosteneva falsamente che gli Ebrei rapiscono bambini cristiani per sacrificarli ritualmente e che ha l'Università Cattolica di Roma ed il Policlinico in cui hanno curato (e infettato) papa Woytila intitolati a Padre Agostino Gemelli, che era un antisemita razzista dichiarato cosa ci aspettiamo?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Giorgio

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« Risposta #8 il: 19 Maggio, 2007, 10:43:49 am »
Io so solo che a Palermo ce lo raccontavano in continuazione quando ero bambino.  :roll:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

cavallo

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« Risposta #9 il: 19 Maggio, 2007, 11:10:07 am »
per giogio:
a Roma la questione con il negozio Molayem di cui ho parlato é nata circa 33-34 anni fa, quindi probabilmente prima che a Palermo (penso che tu eri bambino meno di 33-34 anni fa).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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AmikoFrizz

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« Risposta #10 il: 19 Maggio, 2007, 13:04:40 pm »
E' una cosa che non finirà mai, i cinesi sono solo un anello di una catena dalla lunghezza infinita.
C'erano pregiudizi forti sui siciliani e la mafia, i calabresi e i sequestri, i sardi e le pecore o le capre, i napoletani e il lavoro, la camorra. I veneti, i friulani, e la grappa. E, per una volta uniti sotto una sola bandiera, gli italiani all'estero visti dai cittadini locali.
Noi italiani abbiamo una storiografia ricchissima di pettegolezzi, luoghi comuni, maldicenze, vecchia almeno quanto la nostra storia di emigrazione nel mondo. E' facile trovare nelle biblioteche o in libreria tanti resoconti di viaggio intrisi di disprezzo e razzismo di numerosi autori MOLTO importanti, ad esempio Dickens, Ruskin, Twain per citarne alcuni.
Una volta, quando la Cina era ancora "chiusa" così come il blocco sovietico, i cinesi eravamo noi...
Quello che mi preoccupa non sono le stupide inesistenti maldicenze, quanto un crescente razzismo nei riguardi di chi è venuto a lavorare in Italia e fare quei lavori che gli italiani non hanno alcuna voglia di fare.
Va be', ora basta, sto scrivendo troppo  :D

ciao
af
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da AmikoFrizz »

cavallo

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« Risposta #11 il: 19 Maggio, 2007, 13:41:07 pm »
concordo totalmente con AmikoFrizz. Penso he si dovrebbe fare di più oper reagire con gli strumenti della ultura e dell'informazione alla diffusione di questi stereotipi 8contro i Cinesi oggi, contro alri in altri momenti) e che anche Associna potrebbe fare di più, magari cominciando ad organizzare gruppi di sudio sul tema delle identità e degli stereotipi razzisti e poi iniziative pubbliche, anche in collaborazione con associazioni italiane e librerie.
Non si pu? accettare tutto passivamente!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Levin

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« Risposta #12 il: 19 Maggio, 2007, 19:13:03 pm »
Ma si perche' lavorare onestamente e pagare le tasse, basta che tutti vi fate una botola in negozio e diventate ricchi, solo noi cinesi possiamo essere cosi' intelligenti da inventare questi metodi.
Altro che ingrosso a Paolo Sarpi, botole per tutti!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Levin »