per michael:
1) io non sono Cinese ma Italiano e non mi piace nesun tipo di "patriottismo" che si chiude in se stesso, tanto peggio se lo fa (come é storicamente avvenuto in Europa) sulla base dell'esaltazione di false supremazie etniche;
2) conseguentemente fra Caio e Tizio preferirei, come te, Tizio ma...
3) ...ma si pu? "imparare dagli altri" in 3 modi divesi:
a) Tizio Uno impara il peggio che c'é (es.: l'individualismo, lo stravolgimento ambientale, il razzismo, il consmismo senza freni, la TV spazzatura, ecc.) e crede che della sua cultura originaria nulla valga alcunché (es.: "inglesismo" nell'800, "americanismo" oggi);
b) Tizio Due cerca di imparare quel che sembra utile a miglioare, sulla base delle sue tradizioni culurali, e senza mitizzare né gli appoti stranieri né le sue tradizoni, ma considera le sue tradizioni e gli apporti stranieri come mondi separati, eventualmente da far faticosamente onvivere in sé, nella sua vita;
c) Tizio Tre prima di porsi il problema di rapportarsi alle "alterità" che lo circondano in modo aperto o chiuso (imparare/non imparare, insegnare/non insegnare) fa i conti sia col fatto che moli elementi di tali "alterità" fanno parte già delle cosiddette "tradizioni" (in genere quelle afroasiatiche in quelle occidentali più che l conrario) ma lo si nega e he molti "valori identitari" e tecniche sono esaltati acriticamente senza rivelarne gli orrori; poi rielabora CRITICAMENTE tutto quel che lo circonda, venga dai nonni,dalla TV, dalla pubblicità, dalle religioni dai patiti, dalla scuola, e combatte duramente (e civilmente) tutte le menzogne e gli stereotipi e le aperture acritiche,he equivalgono alle chiusure pregiudiziali.
Io cerco faticosamente di avvicinarmi il più possibile a Tizio Tre, accetto con simpatia Tizio Due e considero Tizio Uno un'altra faccia di Caio, che aborrisco.
Condivido in pieno quello che hai scritto, però ricordati che stiamo parlando di paesi e non singoli, perci? il Tizio tre è solo ipotetico per non dire un utopia. Per parlare di cultura e tradizione, cosa che non me ne intendo come te, lo ammetto, ma basta vedere in giro nel mondo, ovunque si gira in giacca e cravatta, dal tibet all'africa. Quindi preferisci o no, il "dominant design" è un meccanismo automatico. Tutto ci? che vediamo oggi non è frutto del caso o volontà di dio, ma il risultato di un percorso che ognuno ha scelto.
Per marco, come puoi vedere ognuno ha dei punti di vista diversi. Rispetto la tua opinione. Per quanto riguarda le mie riflessioni, io credo che non sono dei punti di partenza bensi di conclusione. Sono arrivato alla conclusione di questa pseudo teoria. Ti faccio un altro esempio molto più pratico e frequente nella realtà di oggi, che ti fa capire perché secondo me la Cina è da democratizzare. Fai attenzione:
Mettiamoci nei panni di un alto funzionario politico della Cina di oggi, sposato, un figlio, un lavoro autoritario, strade spiannate, macchina, casa, vita da signore.
Allora mettiamo che a lui sta bene la Cina di oggi che vediamo, perché non ha ragione di rovinare un ambiente o una situazione in cui si trova molto bene, ok.
Manda il figlio a studiare in Canada, mette i soldi datogli da qualche commerciante o industriale di turno, apre un c/c in svizzera o canada, prende addiritura il passaporto canadese, non si sa mai, se dovesse andar male immigra all'estero.
Allora la mia conclusione è la seguente:
Lui è contento di ci? che ha e ci? che ha fatto fino ad oggi, figlio che studia all'estero.
Ma io ho una visione molto diversa, quello che vedo io:
anche se tu hai il figlio che studia a Montreal, ma sai come vengono visti i nostri compatrioti o connazionali all'estero??? e come viene visto il tuo futuro nipote da questo mondo?? Il rispetto e l'onore di un popolo non dipende mai dal benessere di un singolo, solo quando tutti noi staremmo bene, il paese progredito, allora posso dire che la Cina è migliorato come paese.
Tu puoi essere milliardario, ma se non hai il rispetto e l'onore, non hai niente. Noi siamo immigrati qui in Italia, perché la storia ci ha mandati qui, io sono felice di stare qui, ma sarei ancora più felice se io sto nel mio paese e qualcun altro viene come immigrato, comunque sia. Il mio sogno è che la nostra prossima generazione, e la prossima ancora, non dovranno più subire discriminazioni nel mondo, e che possano vivere con dignità e onore, orgogliosi di ci? che loro sono.
questo ragionamento secondo voi, quel funzionario politico comunista c'è l'ha fa ad arrivarci con la mente??? e l'intera classe politica dirigenziale nella Cina attuale???
aime, purtroppo no. Loro vivono ancora in una realtà parallela a questa, fuori dal mondo di oggi, anche io prima di venire in Italia (e per fortuna sono venuto), pensavo veramente che il mio paese fosse il più grande del mondo, ma non perché sono un esaltato fin dalla nascità, ma perché il sistema politico ci hanno fatto credere in questa falsità. Basta vedere la cina di oggi quanti giovani esaltati militaristi ci sono.
Allora continuiamo con il paese e il sistema di oggi, continuiamo a mentire se stessi, vedere ci? che non esiste nella realtà, mantenere previlegi di pochi sulla pelle di miliardi di persone. la storia dirà chi ha veramente ragione, in italia si dice chi vivrà vedrà.