Lavoro ideale: com'è fatto - page 4 - Sfoghi - Associna Forum

Autore Topic: Lavoro ideale: com'è fatto  (Letto 9956 volte)

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Alexia

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« Risposta #45 il: 14 Ottobre, 2007, 18:15:21 pm »
Citazione da: "cavallo"
Un lavoro (non importa sotto quale forma) onesto ed ossa esprimersi, crescere, imparare, guadagnando quanto basta per vivere dignitosamente e senza calpestare gli altri, ma anzi contribuendo all'impegno di tutti per migliorare le proprie ed altrui condizioni di vita.


Bravo Cavallo!!! Sei riuscito a non essere contaminato!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

aletheia

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« Risposta #46 il: 17 Ottobre, 2007, 15:39:34 pm »
Citazione da: "cavallo"
Alexia, sarebbe davvero bello se l'Università (parlo di quella di Roma, dove ho studiato) fosse come dici tu:
" un luogo di convivenza: compagni, professori, assistenti, tecnici ... una convivenza senza scopo di lucro, deve essere un miscuglio bellissimo!"

Per non dilungarmi sulle mie esperienze di profesori assenteisti (nonostante che facessero lezione per poche ore la settimana), esami assurdi, di studenti raccomandati, di professori che si insultano reciprocamente, di testi con errori madornali, di assistenti che fanno carriera solo se sono yes-men/yes-women (e spesso peggio), ti vorrei solo dire che quando alla Città Universitaria scoppi? il "caso Marta Russo" (per chi non lo sa si tratta di una innocente studentessa di Giurisprudenza ammazzata da 2 assistenti universitari che spararono su di lei dalla finestra della facoltà, scegliendola a caso per dimostrare che si pu? compiere un delitto perfetto!!!!), magistrati e polizia nel fare le indagini in quella facoltà (che ti ricordo é di Giurisprudenza!) scoprirono collateralmente, fra l'altro:
- che alcuni docenti ed assistenti ricattavano sessualmente le studentesse per gli esami;
- che alcuni bidelli erano pregiudicati e 3 andavano all'Università armati;
- che i risultati degli esami venivano falsificati a pagamento (del resto, in altra Università, Napoli,  l'"on." Alessandra Mussolini ha patteggiato la pena, ossia si é riconosciuta colpevole, per aver comperato alcuni esami della sua laurea... e ciononostante é stata deputato) ;
- che alcuni bidelli e docenti assieme gestivano il mercato nero delle fotocopie dei libri;
- che molti docenti avevano mentito nelle indagini per evitare lo scandalo, coprendo gli assassini.

Parte dell'indagine, infine, venne insabbiata per non...infangare troppo la Facoltà.

 8O  8O
Se hanno insabbiato anche le indagini allora continueranno a fare il loro lavoro corrotto. Nn e' una delle soluzioni migliori, ma si fa di tutto per salvaguardare l'immagine. :evil:

Citazione da: "cavallo"
Un po' diverso dal quadro che tu immagini, no? Io ho sempre rifiutato di "fare carriera universitaria", come si dice, proprio per tutto questo ed altro ancora su cui non mi dilungo.

Il lavoro ideale (per tornare al tema del topic)?
Un lavoro (non importa sotto quale forma) onesto ed ossa esprimersi, crescere, imparare, guadagnando quanto basta per vivere dignitosamente e senza calpestare gli altri, ma anzi contribuendo all'impegno di tutti per migliorare le proprie ed altrui condizioni di vita.

E' un sogno? Bh, ma si é chiesto "ideale", no?
 
Fattibile, ma solo tu avresti questo lavoro..ormai il mondo gira intorno al denaro..se nn ne hai sei fuori dal giro. :x
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aletheia »
\"Nobile Semplicità e Quieta Grandezza.\"