per Dubbio:
la Lega non é una piccola minoranza nelle aree dove ha radicamento (non su scala nazionale, ovviamente) e soprattutto é stata sdoganata come "partito di governo" nonostante abbia programmi e comportamenti esplicitamente xenofobi ed alcuni suoi esponenti (es.: Borghezio, Gentilini, ecc.) ne abbiano ancor di più radicali.
la Lega é stata determinante sia nei 2 governi Berlusconi, sia nel "ribaltone" e partecipa al governo delle 2 Regioni più ricche d'Italia, con percentuali di voti rilevanti, Lombardia e Veneto (e fino alle precedenti regionali a quelli di Piemonte e Liguria).
A livello nazionale ha contribuito a produrre la peggiore legge anti-immigrati d'Europa (la Bossi-Fini) e l'obrobrio dei CPT, a livello regionale ha creato (Veneto) addiritura gli "Assessorati alla Cultura Veneta" ed a livello comunale ha imposto norme e provvedimenti di matrice xenofoba, islamofoba, ecc. (non li elenco perché sono convinto che li conosci), realizzando una campagna di massa di tipo xenofobo per ormai oltre 15 anni che ha laciato segni indelebili nelle coscienze dei cittadini e stimolato molti "progressisti" a rincorrerla sul terreno del "securitarismo", per meschini motivi elettoralistici.
Che la Lega co-governi una metropoli decisiva come Milano é una vergogna che ha pochi paralleli nell'Europa degli ultimi anni (a parte Haider e la Carinzia...).
Provvedimenti xenofobi, come ben sai, sono stati inoltre realizzati o proposti anche da un partito di cui ti ho parlato e che é ben più "di massa" dei gruppuscoli neonazisti (con cui peraltro ha spesso ottimi rapporti, nelle "occupazioni non conformi", nelle tifoserie razziste da stadio, nelle candidature elettorali, ecc.): Alleanza Nazionale. Partito che, anch'esso, ha governato 2 volte nazionalmenmte e co-gestito le regioni già dette e in pù la Sicilia, la Puglia, in passato anche la Sardegna, il Lazio, la Calabria e innumerevoli grandi e medie e piccole città italiane.
Se qualche diritto in più lo hanno gli immigrati in alcuni campi (basterebbe la Bossi-Fini a controbilanciarli tutti), grazie spesso a civili e difficili lotte unitarie loro e di soggetti collettivi italiani, ci? non cancella la realtà della crescita degli atti istituzionali, della propagazione degli stereotipi e del "senso diffuso" di tipo razzista in Italia negli ultimi 25 anni ed il fatto che con l'esclusione del caso Haider in Austria e di altri casi minori in staterelli europei "new entry", nessun Paese europeo ha visto governare a livello nazionale e regionale ed in centri quali Milano, Palermo, Bari, ecc. partiti come AN o come la Lega o essere criticato da Amnesty International e perfino dalla UE per i CPT (che pure in altra forma esistono anche altrove) e per la non-tutela del diritto d'asilo.
Ricordi l'orrore di massa che prese i Francesi quando al ballottaggio delle precedenti presidenziali si trovarono Chirac e Le pen e come milioni di Francesi abbiano votato Chirac perché avere Le Pen a dirigere quello Stato era considerato inaudito? Ricordi che in Francia, quella stessa Francia che pure ha votato stavolta per Sarkozy, nessun partito di centro-destra ha mai accettato di allearsi con Le Pen per governare una regione o, peggio, il Paese?
Invece l'insensibilità di massa in Italia é diventata tale, a 40 anni dalle giornate del luglio 1960 (provocate solo dalla pretesa dell'allora MSI di tenere il Congresso a Genova e dal tentativo di Tambroni di usare l'appoggio esterno del MSI al suo governo DC) che non c'é stata alcuna levata di scudi generale contro governi con AN e Lega e la seconda é anche stata corteggiata e accettata dal centrosinistra in occasione del "ribaltone" (cosa che in Francia sarebbe considerato inammissibile).
L'Italia in questi anni é diventato anhe il Paese in cui, dopo l'erezione in passato della moschea di Roma, col beneplacito di Andreotti, é ormai difficilissimo avere l'autorizzazione ad erigere un luogo di culto islamico, mentre nel contempo in Francia, Gran Bretagna e Germania (anche dopo l'11 settembre, che quindi non c'entra se non strumentalmente nelle opposizioni italiane) ne sono stati creati a migliaia, senza aver a che fare neppure nelle énclaves francesi più lepeniste con parlamentari che spargono sangue di maiale sui terreni destinati alle moschee come in Lombardia.
Infine, 25 anni fa non si sarebbero visti spettacoli del tipo odierno di sezioni di Rifondazione (Roma Nord) che aderiscono a fiaccolate anti-Rom, di sindaci DS (Rimini) che organizzano retate anti-"clandestini", di gruppi neonazisti che attaccano un festival musicale multiculturale ("Roma incontra il Mondo 2007" a Villa Ada) con spranghe e coltelli, di abitanti della una volta "progressista" Magliana (Roma) che sputano ale spalle dei Cinesi, gridano "gli stranieri vanno amazzati tutti" e aggrediscono chi sta montando un "Villagio berbero" in un Festival dedicato a Fabrizio De André, poliziotti che a Bergamo si organizzano per pestare e praticare estorsioni ai soli immigrati, di Milanesi non estremisti di destra che fra i vigili della Moratti più gli agenti antisommossa manganellatori ed i Cinesi scelgono di stare dalla parte dei primi, di inviti in Università italiane a negazionisti dell'Olocausto per tenere conferenze, di curve degli stadi trasformate stabilmente in palestre di razzismo, di incendi dolosi continui ai campi Rom.
Non vorrei che con la crescita del razzismo in Italia (certo non solo in Italia) si commettesse lo steso errore commesso nel passato per la crescita di attività mafiose e di violenze sessuali: negare tali crescite é involontariamente il miglior modo per non focalizzare su di esse l'attenzione e quindi per favorirle.