mi pare che la discussione fra dubbio e goldendragon non sia affatto OT perché "libertà" e democrazia" per me si misurano nei/sui fatti, non sulle belle pagine dei libri o nelle dichiarazioni apologetiche dei politici (spesso i meno democratici e meno democraticamente eletti).
Certo ci sono differenze sostanziali fra le possibilità del otere di intervenire come gli pare in Italia e in Cina, ma io non credo che on Cina ci sia la "non libertà" (assoluta) e in Italia invece ci sia la "libertà" (assoluta).
Faccio alcuni esempi rapidi:
- le "leggi ad personam" del governo Berlusconi fatte per salvare dalla galera Berlusca o suoi amici;
- il caso Mastella-De Magistris;
- la legge elettorale vigente che consegna il voto alle segreterie dei partiti e le coalizioni a 4 figuri trasformisti;
- le pratiche pluridecennali dei servizi segreti italiani di sostegno e depistaggio a favore di stragisti e mafiosi;
- il caso Moro e le sue terribili implicazioni;
- le intercettazioni telefoniche abusive della Telecom e la "disinformacjia" organizzata da Storace contro la Mussolini;
- le vicende di collusione mafia-politica da Portella della Ginestra ad oggi;
- l'uccisione di Enrico Mattei, quella di Pasolini, quella di Pecorelli;
- gli "editti bulgari" (applicati) di Berlusconi contro Biagi, Luttazzi e Santoro mentre il Presidente del consiglio controllava 6 TV nazionali (3 sue e 3 di stato) su 7;
- le condanne di Amnesty International all'Italia per casi di vera tortura in carcere (non la buffonata USA di dichiarare tortura il 41bis, loro che hanno creato Abu Ghraib, Guantanamo e i carceri segreti!) e quelle delle organizzazioni internazionali che fanno il monitoraggio sulla libertà di stampa (sotto Berlusconi eravamo classificati peggio di Tunisia e Khazakhistan!);
- Cossiga (quello che era a capo dell'organizzazione "Gladio"...) che l'altro ieri in tv riconosce di aver importato dagli USA il sistema di far mettere droga nelle tasche di un passante e poi arrestarlo, se é persona "sgradita" ma non accusabile in base alla legge.
Torno poi a ripetere che un Paese in cui già Giolitti governava con senatori e deputati eletti da mafia e camorra e TUTTI i governi post.-fascisti hanno fatto altrettanto, ossia dove il voto di milioni di siciliani, calabresi, campani (e parte del voto pugliese) é condizionato col ricatto, la paura, il clientelismo, l'esempio, da poteri criminali organizzati e collusi col potere politico (e non parlo di condizionamenti esistenti pure in alre situazioni per non farla lunga), stento a definirlo "libero" e "democratico", dato che la libertà di voto credo sia uno dei cardini di ogni democrazia vera.