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Autore Topic: quel che non c'é sui media italiani  (Letto 948 volte)

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cavallo

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quel che non c'é sui media italiani
« il: 15 Ottobre, 2007, 09:40:07 am »
poiché molti Associni non conoscono il francese e poiché i media ed i siti francesi sono molto più seri di quelli italiani sulle questioni riguardanti la Cina, ho deciso di aprire questo topic "di servizio", riportandovi alcune notizie riguardanti la Cina e  i suoi attuali raporti con l'Europa tratte da siti francesi, che in Italia non appaiono (forse perché non sono abbastanza adatte ad infangare la Cina?).

Inizio con questa:
http://www.french.xinhuanet.com/french/ ... 505155.htm

In sintesi, l'11-12 ottobre il governo cinese ha organizzato a sue spese nel Guandong (ma con la partecipazione anche di persone dello Zhejiang e Fujian)  un corso per oltre 1.000 rapresentanti di industrie di giocattoli sulla qualità e sicurezza dei prodotti e sulle norme cinesi, statunitensi ed europee in proposito.
 
Già ad agosto, intanto, era stata lanciata una campagna di 4 mesi a scala nazionale per migliorare la qualità dei prodotti (in particolare giocattoli e alimentari) e la sicurezza degli stessi.

 ****domande mie: perché questa notizia non appare sui media italiani? quali altri Paesi esportatori di prodotti in Occidente e/o fabbricanti per ditte occidentali di prodotti fanno altrettanto: il Bangladesh, l'India, il Pakistan, il Messico, ecc.? e si fa la differenza sui media italiani?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

cavallo

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« Risposta #1 il: 16 Ottobre, 2007, 09:00:16 am »
il sito http://french.china.org.cn/video/2007-0 ... 896662.htm
(in francese), contiene un video ed una breve spiegazione circa i "nodi cinesi", esempio di arte tradizionale cinese.

Viene spiegato che quest'arte tradizionale basata sull'intreccio di fili di seta, é praticata dal tempo della dinastia Zhou (1046-256 a.C.) e che ancora oggi tali nodi sono impiegati massiciamente come decorazioni di ambienti, ma trovano anche riscontro nei motivi decorativi dei vestiti di foggia tradizionale ed in altri ambiti, comprese le arti visive (anche informatizzate). Anche il logo della cità di Beiing per i Giochi Olimpici del 2008 é ispirato al "nodo tradizionale" cinese.

Un altro sito spiega la storia dei "nodi tradizionali" cinesi:
http://www.hdps.be/forums/showthread.phpòt=16468

Si spiega che si trattava dall'antichità di un lavoro femminile, basato su regole di simmetria, di conformità del drito e del rovescio, dell'uguaglianza fra alto e basso e tali da consentire il collegamento fra vari nodi all'infinito. I "nodi tradizionali" cinesi sono annodati molto strettamente e difficili da snodare e sono quindi anche utili per attaccare o impacchettare; a parte alcuni casi (nodo "due monete") non sono piatti ma tridimensionali e tale tridimensionalità si ottiene attaccando ra loro due elementi piatti, bordo a bordo, inserendo nello spazio vuoto centrale pietre o altri elementi rigidi.
la rifinitura consiste nell'inamidamento (per renderli rigidi) e talora nella decorazione con altri elementi (pietre preziose, madreperla, vetri, giade, oggi sostituite da plastiche)
I disegni dei "nodi tradizionali" cinesi (allegorici) corrispondono a quelli dei disegni tradizionali benaugurali della tradizione cinese (pace, felicità, benessere, ecc.) ed ai nodi veniva attribuito un valore propiziatorio-protettivo ("apotropaico") a livello individuale e familiare.
I nodi-base sono una dozzina, denominati in modo diverso, da cui si evolvono tutte le altre forme; ad esempio, il "nodo due monete" si chiama così perché ricorda le antiche monete. Alcuni nodi rappresentano simboli buddisti.




*** vorrei sottolineare che:
- molti negozi cinesi in Italia vendono decorazioni e chincaglierie a basso prezzo che riproducono questi "nodfi tradizionali"; si potrebbero valorizzare tali nodi, sia come prodotto (magari riassumendo in un volantino in Italiano la loro Storia millenaria: si pu? anche semplicemente usare quanto scritto in questo post), sia come elemento decorativo di vetrine e spazi interni dei negozi;
- l'uso del "nodo tradizionale" come simbolo di Beijing per le Olimpiadi 2008 pu? essere sfruttato per iniziative promozionali dei negozi (decorazione vetrine e spazi, ad esempio), in particolare (ma non solo)  di quelli di articoli sportivi, in occasione delle Olimpiadi;
- si possono usare i "nodi tradizionali" (e anche venderli come gadgets) nelle iniziative pubbliche di Associna e/o delle Associazioni dei Commercianti Cinesi.

Esistono anche siti francesi (in francese, ma basati soprattutto su immagini) che insegnano a realizzare un "nodo tradizionale" cinese:

http://www.chine-informations.com/mods/ ... _1434.html

http://www.benita-loca.com/p_noeud_chinois.html
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