credo che il modo in cui si spendono (a parte il soddisfacimento dei bisogni primari) i propri soldi, pochi o (soprattutto) tanti che siano, sia un interessante indice del livello di condizionamento subito (da media, mode, tabu religiosi, incrostazioni e stereotipi camuffati da tradizioni, ecc.) e del livello etico e culturale degli individui.
C'é chi si fa costruire case a forma di cesso, chi si fa incrostare diamanti nella cappote dell'auto, che acquista prostuitute di lusso, chi insegue il mito dei SUV, chi si riempie casa di paccottiglia "di lusso", chi gonfia gli armadi di scarpe firmate, come in passato c'era chi organizzava festini barocchi, chi comprava schiavi, chi si sovraccaricava di anelli d'oro, ecc. e c'é chi dedica ad acquistare libri, a promuovere arte, ad iniziative di solidarietà, ad investire nella scienza e nella produzione, a fare il mecenate, come in passato c'erano i creatori di grandi musei, i committenti di grandi artisti ed architetti, di scienziati e poeti (non affronto qui la questione, pure importantissima, di come si siano ottenuti i soldi, se col lavoro, l'ingegno, la fortuna, l'eredità, lo sfruttamento sevaggio, il crimine, ecc.).
Per questo resto dell'idea che farsi una casa-cesso, anche quando (come in questo caso) si guidano campagne per diffondere i servizi igienici nel Sud del Mondo, sia esplicitare chiaramente i propri "alti" riferimenti culurali e una dimostrazione fra le tante (penso come ho detto agli arredi e architetture obrobriose di tanti "nuovi ricchi", italiani, sauditi, cinesi, bangladeshi, di modello concettuale USA) del degrado globale.